Intervista a Sonia Leonardi, responsabile di Miss Italia in regione
Laureata in Giurisprudenza Modella professionista a 17 anni Attività principale: presentatrice televisiva Ha sempre saputo coniugare con equilibrio ed eleganza l'arte della seduzione e della comunicazione
Si sta avvicinando la stagione di
Miss Italia e abbiamo voluto intervistare Sonia Leonardi, la
bellissima Trentina che ha l'esclusiva per la nostra regione delle
selezioni di Miss Italia.
Con l'occasione abbiamo pensato anche di fare un regalo ai nostri
lettori mostrandola nelle sue pose migliori.
Sonia Leonardi, di fronte e di
profilo.
«Sonia, hai mai partecipato anche tu ad un concorso di Miss
Italia?»
«Come no? Nel 1990, e sono arrivata alla finale piazzandomi
sesta.»
«Ti ha cambiato la vita arrivare fin lì?»
«Beh, quantomeno ho aperto una fortunata agenzia di organizzazione
di eventi, manifestazioni e spettacoli, principalmente legati al
mondo della moda.»
«Che è il modo migliore per introdurre modelle, fotomodelle e
indossatrici…»
«Lo fai ancora l'indossatrice e la fotomodella?»
«Continuo a fare il mio lavoro di indossatrice, ma solo alle
sfilate di alta moda a Parigi.»
«Però! Devi invitami la prima volta che ci vai…»
«Come no, ti tengo informato.»
«Ti piace di più fare l'indossatrice o condurre Miss Italia?»
«Se devo dire la verità, si fatica molto meno a posare o indossare
qualcosa che a organizzare una selezione di Miss Italia.»
«Hai acquisito l'esclusiva per le selezioni di Miss Italia in
Trentino Alto Adige dal 1999. Ti dà soddisfazioni?»
«Beh, una delle mie ragazze è diventata Miss Italia. Direi che non
è poco…»
«No certo. Ma le ragazze che non vincono, che fine fanno?»
«Comunque sia, Miss Italia è la via più breve per arrivare a fare
il mio lavoro. Chi è tagliata per fare la modella o l'indossatrice,
può prendere due strade. O andando a Milano a fare un corso
specialistico o partecipare ad una selezione di Miss Italia.»
«Che
differenza c'è?»
«In entrambi i casi le ragazze imparano a posare, a cammi-nare, a
truccarsi, a esprimersi. Solo che mentre il corso se lo devono
pagare, con Miss Italia non spendono neanche un centesimo.»
«E quando hanno finito il corso o il concorso?»
«Si fa il book, lo si fa conoscere e si cercano occasioni.»
«A quel punto, chi ha più chance?»
«Miss Italia è una fonte inesauribile di opportunità. Ma se una
volesse far base a Trento, entra nella mia scuderia. Con me ci sono
sempre occasioni, a patto che ci sia stoffa e buona volontà.»
«Miss Italia è un ambiente moralmente corretto? Voglio dire,
genitori e morosi possono stare tranquilli?»
«Assolutamente sì. Ci sono delle regole precise e ferree. Se una
ragazza si facesse fare un servizio fotografico troppo spinto, non
potrebbe più partecipare al concorso. Se beccassi uno dei miei
collaboratori a fare un'avance, lo caccerei seduta stante. Hai
visto anche tu quali regole e quali impegni deve accettare un
giurato per entrare in una giuria.»
«Sì, lo ricordo.» Quando ho fatto il giurato, hanno fatto
sottoscrivere per accettazione a me e ai colleghi decine di regole
alle quali attenermi.
«Ecco. Sappi che più vai in alto e più trovi ambienti
asettici.»
«Quante selezioni hai organizzato
lo scorso anno?»
«In regione? Una trentina.»
«Wow! Ma come hai fatto? Due serate alla settimana?»
«Anche tre o quattro in certi casi.»
«E hai retto?»
«No, sono crollata - risponde sorridendo. - Ma solo dopo la fine
delle selezioni di mia competenza.»
«Ti ho vista insieme ad Andrea Daprai, il maestro di sci che ha
fatto di corsa il tratto di strada tra Milano e il Cervino. C'è
qualcosa di tenero tra voi?»
«Mi stai facendo un'intervista?»
«Certo che lo è.»
«E di solito chiedi queste cose?»
«Eh? No. In effetti, al dott. Edo Benedetti non l'ho chiesto… E
neanche alla dottoressa Borgonovo Re. Ma, chissà perché, con te
sono curioso.»
«Beh, sì… Credo di poter affermare che stiamo bene insieme. Più che
bene.»
La chiacchierata era avvenuta in un
bar. Avevamo scambiato due chiacchiere di tutta fretta, poi ci
siamo alzati. E lei non smetteva mai di alzarsi…
«Scusa, Sonia, ma quanto sei alta?»
«Un metro e settantotto. Ma sono i tacchi che mi alzano.»
Me li mostra.
«Dieci centimetri? - osservo. - Non li trovi faticosi?»
«Dodici centimetri. No, li trovo femminili. E poi,
insegniamo alle ragazze a camminare. Permetti che io dia l'esempio?
È un basic.»
«Li porti sempre?»
«Sempre. Fanno parte non solo del mio portamento, della
personalità, della mia femminilità.»
«Cavatemi tutto, ma non i miei tacchi, eh?»
«No, - sorride ancora. - Nessuno mi cava tutto.»
«Mai posato nuda?»
«No.»
«Peccato.»
«Per chi?»
«Per tutti, per l'umanità in genere…»
«Beh, non trovi che le foto del sito - mi dice socchiudendo
maliziosamente gli occhi, - siano lo stesso abbastanza, diciamo…
interessanti?»
«Ecco, lì non li porti sempre i tacchi…»
«E un sacco di altre cose…»
«Ci autorizzi a pubblicarne alcune?»
«Certo. Mica sono invereconde…»
«No, anzi, fanno onore al tuo Lato B come dicono
nell'ambiente di Miss Italia.»
«Ah giusto, scusa. Quelle che mi riprendono il lato B non
pubblicarle.»
«Stai scherzando? Sono le più...»
«Smettila. Sai meglio di me che nel contesto di un'intervista non
vanno bene.»
Non condivido, ma rispetto certamente la sua osservazione. Chi
vuole vederla meglio, il suo sito è www.sonialeonardi.com.
Sonia Leonardi è laureata in giurisprudenza, ma non ha mai pensato
di esercitare. Fin da ragazzina (17 anni) ha iniziato a lavorare
come modella professionista e da allora ha solo perfezionato questa
sua naturale vocazione. Ha curato la sua dizione e messo a regime
la sua naturale vocazione al dialogo in pubblico. Infatti, senza
mai dimenticare le passerelle, si è portata da tempo alla
professione di presentatrice.
«I miei
introiti principali - dice - provengono dall'attività televisiva
dove presento qualsiasi tipo di evento.»
Infatti, tra le altre cose, ha presentato «Galà d'inverno» e «Galà
dei ricordi» per Radio Video Italia. Ha fatto innumerevoli
televendite di successo e ha presentato importanti avvenimenti
sportivi come la Partita del Cuore e le partite dell'Itas.
«Una volta ti ho vista recitare in "Casa Vianello"…»
«Sì, infatti. Ma tu guardavi Casa Vianello?»
«No, guardavo te.»
«Capisco… Allora mi hai visto anche altrove?»
«Sì, una volta accarezzavi una Peugeot… Non era male.»
«La mia presentazione?»
«No,. La Peugeot… ha ha!»
«Ma tu non fai mai un complimento?»
«Non vorrei essere cacciato. Sai, il regolamento di Miss Italia… he
he»
«Dimentica per una volta il regolamento e sii sincero.»
«Bene. Allora, parliamo del tuo servizio su Marta Sala e i vestiti
da sposa che indossi. Hai un'espressione da donna davvero
innamorata…»
«Ho capito. - Sorride. - Altro?»
«Sì, il tuo lato "B". È bellissimo…»
«Stooop! - ride. - Rientra in funzione il regolamento, OK?… ha
ha!»
Camminando con lei per il centro di Trento, nessuno mi ha salutato.
Al suo fianco nessuno mi ha visto per la semplice ragione che
guardavano solo lei. Arriviamo al negozio che Sonia ha in centro a
Trento. Una profumeria situata in un posto strategico.
«Lo segui tu?» - indico il negozio.
«Solo un po'. Ma è un punto di ritrovo comodo a tutti. Quando passi
di qua, dai un'occhiata dentro, potresti vedere un sacco di belle
ragazze.»
«Non mi interessano molto le belle ragazze.»
«Mavà? - ironizza, finta meravigliata. - e da quando?»
«Devi sapere un mio segreto.» - le confido.
«Dimmi.» - risponde facendosi seria.
«Le donne mi piacciono ancora, ma… non ricordo più perché.»
«Ma cosa dici?»
«Però, - la interrompo. - A guardarti bene, qualcosa mi torna ben
in mente…»
Guido de Mozzi