Il ministro Brunetta al Festival dell’Economia
«Pubblica amministrazione: la riforma è parte fondamentale del PNRR»
Si è detto ottimista sulla possibilità di riformare la pubblica amministrazione il ministro Renato Brunetta, intervenuto in collegamento questo pomeriggio all’incontro dal titolo «Come riparare la macchina dello Stato?» in cui si è affrontato il tema del reclutamento del personale, del rinnovamento della dirigenza e delle riforme per migliorare i servizi ai cittadini e alle imprese.
Il ministro ne ha parlato con Claudio Lucifora, professore di Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e con Alberto Orioli, vicedirettore de «Il Sole 24 Ore».
Il confronto si è tenuto nella giornata in cui è prevista la riunione del Consiglio dei ministri ed è atteso il varo del decreto sul reclutamento nella pubblica amministrazione, oggetto della discussione.
Valorizzazione del capitale umano, digitalizzazione e semplificazioni sono stati quindi gli argomenti approfonditi.
In sala Depero del palazzo della Provincia, ad assistere all'incontro, c'era anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.
A fronte delle ingenti risorse disponibili, ha ricordato il ministro, ci sono le condizioni poste dall’Europa perché queste risorse siano messe a disposizione. In materia di riforme l’Italia dovrà quindi presentare lo stato di avanzamento dei lavori.
«Confido che questa sia la volta buona» ha detto il ministro, aggiungendo di voler contrastare le spinte conservatrici.
La riforma della pubblica amministrazione, è emerso dall’incontro, è parte fondamentale del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il ministro ha quindi ricordato che l’Italia è tenuta a realizzare numerose riforme, i cui contenuti sono stati concordati con la Commissione europea.
Ha sottolineato inoltre di aver iniziato la sua azione con un patto con il sindacato su innovazione e coesione sociale e di aver riavviato il rinnovo dei contratti del settore pubblico.
Ha ricordato i cambiamenti in atto in materia di reclutamento e turn over, con concorsi che ora saranno digitali, semplificati e realizzabili in pochi mesi.
Basta dunque a concorsi mastodontici, basta saloni e palestre affollati, basta a figure come i «concorsisti», giovani impegnati a prepararsi a superare i vecchi quiz logico-matematici necessari per accedere ai concorsi.
Diventeranno fondamentali i titoli di studio legalmente riconosciuti necessari per le diverse tipologie di concorso.
Oltre alle prove, scritte e orali, conterà anche l’esperienza maturata.
Claudio Lucifora ha sottolineato come in questa fase legata al programma di ripresa e resilienza la tempestività sia fondamentale.
Ma lo è anche la capacità di attirare talenti, di motivare le prestazioni, di riallocare il personale e, se necessario, anche rimuoverlo. In passato tutto questo non era sempre possibile. Sarà quindi indispensabile, ha detto, reclutare le persone giuste.
Il ministro Brunetta ha concordato sulla necessità di prevedere meccanismi di premialità anche lasciando più possibilità alla contrattazione decentrata.
La pubblica amministrazione, ha aggiunto, sarà in presenza ma lavorerà anche da remoto, e dovrà mettere al centro le esigenze di cittadini e imprese.
Rispondendo ad una domanda sul tema della digitalizzazione, Brunetta ha ricordato che la riforma della pubblica amministrazione è considerata abilitante rispetto ad altri cambiamenti e che introdurre information technology in un ambiente non efficiente non porta risultati.
La semplificazione delle procedure burocratiche è quindi la premessa per la transizione digitale.
Ha inoltre annunciato l’intenzione di raccogliere, per completare gli ultimi necessari passaggi, le esperienze di successo presenti nel Paese e che magari si sono fermate a pochi passi dal diventare effettive.
Claudio Lucifora ha ricordato che a fronte della necessità portata dalla digitalizzazione di adeguamento delle competenze tecniche, la pubblica amministrazione fa fatica a trovare talenti, soprattutto per le differenze salariali con il privato, ma anche a causa dell’adozione di contratti a tempo determinato.
Si è chiesto inoltre se la digitalizzazione potrà avere effetti sulle differenze esistenti tra gli standard qualitativi.
Il ministro Brunetta si è detto fiducioso, con le riforme in atto, di riuscire a dare uno stimolo importante alla pubblica a amministrazione, con risultati in termini di produttività ed efficienza, accentuando anche le possibilità di mobilità verticale e orizzontale. In materia di dirigenza pubblica il ministro ha confermato la volontà di aprire alle professionalità presenti nel settore privato.