L'Accademia Italiana della Cucina alle Tenute Sajni Fasanotti

Grande festosa serata dell’Accademia Italiana della Cucina, Delegazione di Rovereto e del Garda Trentino, alle Tenute Sajni Fasanotti di Mori

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È stata una serata da non dimenticare quella organizzata dalla Delegazione di Rovereto e del Garda Trentino della prestigiosa Accademia Italiana della Cucina presso il ristorante delle Tenute Sajni Fasanotti a Mori.
Una scelta importante per celebrare l'avvio della primavera e il graduale ritorno alla convivialità dopo lo stop a causa della pandemia. Nel corso della riuscita serata si è andati alla scoperta del mondo del cioccolato, con i suoi benefici, la storia e la tradizione di questo dolciume raccontati dalla signora Michela Semeraro dell’azienda Indal di Trento.
Ha portato i saluti della comunità di Mori il Sindaco Stefano Barozzi, che ha sottolineato come il nostro territorio della Vallagarina stia dando vita a diverse nuove aperture, e altre proposte sono in dirittura di arrivo, nel settore enogastronomico.
 
Durante la «gustosa» conviviale è stato salutato il graditissimo ritorno quale Socio dell’Accademia del dr. Paolo Marega, già Assessore comunale di Rovereto, già Presidente della Cassa Rurale di Rovereto, di Itas Assicurazioni, di Tecnofin e di Trentino Sviluppo.
Il Delegato avv. Germano Berteotti ha sottolineato con grande piacere e orgoglio il raggiungimento, con l’entrata del dr. Marega, di ben 35 entusiasti e affiatati Soci.

   

«Dopo le limitazioni a causa dell'emergenza Covid-19 - ha detto Berteotti nel suo accorato saluto - , riprendiamo il nostro percorso per  continuare a trasmettere l'importanza anche nella cucina della ricerca di un equilibrio tra innovazione e tradizione. Siamo convinti che la cucina sia in primis tradizione e salvaguardia del gusto locale, un'espressione profonda del territorio, che è un punto di partenza per esprimere la propria passione, la creatività e la voglia di sperimentare».
 
La scelta della location della serata è ricaduta sul BocconDiVino delle Tenute Sajni Fasanotti, nuovo ristorante a Mori. Locale che propone «piatti semplici ma rivisitati in chiave moderna – ha commentato il titolare Umberto Sajni Fasanotti - con i quali raccontiamo i sapori del Trentino e non solo, creati con passione dalla nostra giovane brigata, esperta e piena di entusiasmo. Il menù, diverso di giorno in giorno, è pensato per valorizzare il vino, accostato ad ogni tipo di pietanza, anche speziata. Una cucina semplice, ma con prodotti selezionati e di alta qualità, proposti a prezzi interessanti e con la possibilità di scoprire vini d'autore».

 
Il menù si è aperto con l'uovo soffice, servito su fonduta di Casolet della Val di Sole e croccanti bocconcini di pane al burro aromatizzato. Il tutto abbinato alle bollicine TrentoDoc Primo Dominie. Si è proseguito con i paccheri Paolo Petrilli con pesto di pistacchio e speck Trentino croccante, accompagnati dal Pinot Grigio ramato Crescendo 2019. A seguire i bocconcini di pollo disossato e ripieno di luganega trentina, serviti con verdure colorate saltate al burro, che hanno beneficiato dell’accostamento con il Marzemino Podere Casette 2019. Per chiudere con il tortino al cioccolato fondente con cuore caldo servito su salsa di lamponi e saggiamente abbinato al Moscato Giallo dolce Note magiche 2019.
 
L'idea poi è quella di compiere ulteriori passi nel mondo della ristorazione. Il progetto delle Tenute è ambizioso: «Questo spazio è stato inizialmente acquistato per allestire la nostra cantina – ha aggiunto Umberto Sajni Fasanotti - poi abbiamo trasformato la sala show room in ristorante. I prossimi passi della linea di sviluppo sono quelli di creare una rosticceria per la cottura di verdura, carne e pesce, con l’aggiunta di un grande bar per un'offerta più ampia».


 
Una serata, in conclusione, che ha incuriosito e soddisfatto tutte e tutti gli ospiti presenti.
Il prossimo appuntamento della Delegazione di Rovereto e del Garda Trentino dell'Accademia Italiana della Cucina è in programma presso la sala conferenze dell’Hotel Du Lac et Du Parc in Viale Rovereto 44 a Riva del Garda per sabato 7 maggio, con l’importante convegno dal titolo «Cucina è cultura. Tra arte, tradizione e sostenibilità - La cucina italiana: uno straordinario laboratorio di biodiversità culturale in una armonica diversità».
 
I relatori saranno tutti di primissimo piano, a partire dagli chef stellati Alfio Ghezzi e Peter Brunel, poi lo chef Andrea Irsara, il docente di Storia dell'Alimentazione Massimo Montanari e i giornalisti Leila Salimbeni e Marcello Pecchioli. Il convegno sarà moderato da Maddalena Fossati, direttrice della rivista «La cucina italiana». Un appuntamento patrocinato dalla Provincia di Trento, da Trentino Marketing, dal Comune di Riva del Garda, dall'Azienda per il Turismo Garda Dolomiti e da Riva del Garda Fierecongressi.

L'Accademia Italiana della Cucina, fondata nel 1953 a Milano, è stata riconosciuta nel 2003 dal Ministero dei Beni culturali quale «Istituzione culturale della Repubblica Italiana». È divisa in delegazioni territoriali, di cui quella roveretana è tra le più attive.
«Siamo costantemente impegnati a promuovere iniziative idonee a diffondere e migliorare conoscenza e valori di un patrimonio importantissimo dell'Italia e del Trentino. Ora si può progettare un ritorno alla normalità e il prossimo convegno di Riva del Garda è un passo in avanti in questo senso. In questa serata siamo stati molto contenti di aver ospitato la Delegazione di Verona, che ringraziamo per la gradita presenza» - ha concluso Germano Berteotti.

Paolo Farinati