Terme e benessere: un mondo in continua evoluzione
Recarsi alle terme e usufruire dei benefici che queste strutture offrono non è una peculiarità dei giorni nostri.
Forse non tutti sanno che i Greci furono tra i primi popoli a conoscere e apprezzare le acque termali, mentre i Romani esaltarono questo strumento di cura e di relax attraverso la realizzazione delle monumentali Thermae pubbliche (nella sola città di Roma più di 800 erano gli stabilimenti termali pubblici e privati).
La caduta dell’Impero Romano e la diffusione del cristianesimo, che invitava a fuggire dalle occasioni di edonismo, determinarono il declino delle terme come fenomeno sociale.
Nel corso del Medioevo la pratica termale venne limitata al solo uso terapeutico e le conoscenze relative ai benefici delle cure si mescolano alle speculazioni empiriche e popolari.
Da centri di cura, le località termali si andarono progressivamente trasformando in centri di villeggiatura e di vita mondana destinate ad assumere una fisionomia propria e autonoma, riconosciute come stazioni e città termali.
Possiamo pertanto affermare che rispetto al suo significato primario il settore del termalismo si è notevolmente modificato, sia nell’ambito del servizio sanitario nazionale che in quello legato alle attività turistiche.
In questo lungo processo durato un quarto di secolo si è delineato in maniera autonoma e separato dal contesto termale il comparto del benessere, fondato su principi e applicazioni che non utilizzano necessariamente le proprietà terapeutiche delle acque termali (vedi).
L’affermarsi di nuovi modelli di consumo e una domanda crescente di servizi che integrano i trattamenti termali con il fitness, la bellezza e il relax, hanno comportato negli anni la diffusione a macchia d’olio di numerose SPA - «Salus per Aquam» o «salute attraverso l’acqua» - localizzate nelle città come servizio offerto all’interno di una palestra o di un albergo.
SPA, beauty farm, centri benessere e terme sono diventate denominazioni che spesso possono essere confuse fino a diventare espressione unica di un’offerta che si rivolge sia al turista-viaggiatore, orientato alla cosiddetta vacanza di benessere-relax, sia al cittadino, come fuga dallo stress della città e della quotidianità.
Per tale motivo quando parliamo di centro benessere ci riferiamo ad una piccola oasi di pace e di relax per il fisico e per la mente, dove rigenerarsi per affrontare con energia ed entusiasmo la vita quotidiana.
Come già ripetuto più volte, la parola benessere (da ben-essere = stare bene o esistere bene) non descrive soltanto una condizione di assenza di malattia ma è uno stato che coinvolge sei differenti dimensioni: fisica, emotiva, mentale, sociale, ambientale e spirituale (vedi).
Un po’ di numeri. Secondo i dati del Rapporto Federterme 2011 - l’Associazione di categoria delle industrie termali e delle acque minerali - le imprese italiane classificate come aziende termali sono 378, e offrono, complessivamente, 27.867 posti letto, di cui, quasi il 50%, localizzato nel Nord Italia.
Il Veneto è la prima regione italiana con 85 aziende termali, seguita da Campania (55) e Toscana (23).
Fonte: ISTAT, Capacità degli esercizi ricettivi 2009 (Vedi).
Il bilancio del settore termale conta 787.964.000 euro di ricavi totali (1,7% in più rispetto al dato dell’anno precedente), di cui il 54% deriva dalle cure termali, il 35,6% dai servizi ricettivi e il 10,2% dalle prestazioni per il benessere. Per quanto riguarda la domanda di turismo termale e del benessere secondo gli ultimi dati ISTAT, relativi ai movimenti turistici negli esercizi ricettivi, nel 2009 gli arrivi nelle località termali hanno sfiorato i 3 milioni e 300 mila, mentre le presenze si sono attestate intorno ai 13 milioni e 100 mila, con picchi registrati nel mese di luglio e agosto. Si è trattato prevalentemente di clientela italiana, che ha rappresentato oltre il 60% degli arrivi e delle presenze.
Rispetto al 2008, il calo complessivo dei movimenti turistici in Italia, riflesso della crisi economica internazionale, ha riguardato anche il comparto termale, in contrazione del 4% negli arrivi e del 3,4% nelle presenze. La Toscana, il Veneto e il Trentino Alto Adige sono state le regioni ad aver registrato il maggior numero di flussi turistici nelle località termali, sia in termini di arrivi che di presenze.
( Da http://www.ontit.it/opencms/opencms/ont/it/focus/focus/Il_turismo_termale_in_Italia)
Detto questo, con l’aumento esponenziale di questa tipologia di strutture, si è reso sempre più necessario la creazione di una figura professionale e specifica per questo ambito, una figura capace di rispondere in maniera completa alle esigenze del mondo del benessere.
Dopo due anni di tentativi e di peripezie burocratiche finalmente è partito a Rovereto un corso unico nel suo genere, sia a livello provinciale che nazionale, promosso dall’Opera Armida Barelli: il percorso di Alta formazione per «Tecnico Superiore per la gestione del Centro Benessere» che ha come scopo quello di creare una figura specialistica responsabile dell’organizzazione e management dei servizi, della gestione delle risorse umane nonché del controllo e miglioramento dei processi produttivi del settore benessere.
La figura opera nel Centro Benessere e svolge attività di coordinamento, organizzazione, programmazione, gestione e controllo dei processi caratterizzanti l’offerta. Contestualmente alla richiesta, supporta il progettista ed il committente nella fase di ideazione o restyling.
Tale figura collabora in sinergia con varie figure per il raggiungimento di elevati standard qualitativi e per una politica di innovazione costante anche attraverso la promozione, creazione e manutenzione di reti a supporto dell’offerta turistico - culturale del territorio; opera nel Centro Benessere e svolge attività di coordinamento, organizzazione, programmazione, gestione e controllo dei processi caratterizzanti l’offerta.
Inoltre contestualmente alla richiesta, supporta il progettista ed il committente nella fase di ideazione del centro in base a logiche relative di percorsi di trattamento diversificati, di operatività, di tempi, sulla scelta degli arredamenti tecnici, dei prodotti cosmetici, delle attrezzature e del tessile.
Il corso di Alta formazione ha aperto i propri battenti nei primi giorni di giugno con 16 aspiranti Manager ed è stato ufficialmente presentato il 6 giugno a Rovereto.