Strage di Nizza, lo sdegno delle autorità del Trentino e dell’Alto Adige
Dorigatti: «Non cederemo a provocazioni» – Kompatscher: «La nostra società è più forte di ogni terrore – Widman: «Non deve esistere alcuna giustificazione»
Tantissime le attestazioni di sdegno e di condanna per l’assurdo attentato di Nizza. Publbichiamo quelle del Presidente del Consiglio provinciale di Trento Bruno Dorigatti, del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano ArnoKompatscher e del Presidente del Consiglio della Regione autonoma del Trentino Alto Adige Thomas Widmann. |
Il presidente Bruno Dorigatti
È sempre più difficile trovare parole adatte a dire dell’orrore e dello sgomento che avvolge tutte le comunità d’Europa – e quindi anche la nostra – davanti alla follia di quei fondamentalismi che ritengono di adempiere a volontà divine nell’uccidere i propri simili.
Il massacro di Nizza, con il suo carico di dolore e di simbologie, rappresenta l’ennesima tragica prova della gravità dello scontro in atto con una minoranza di fanatici assassini senza scrupoli e senza dignità. Uccidere per creare il caos. Uccidere per seminare la paura. Uccidere per lacerare l’umanità. Sono questi gli obiettivi di una pazzia collettiva che ogni giorno di più gronda sangue innocente; una pazzia alla quale dobbiamo rispondere con fermezza e rigore; con intelligenza e cultura; con responsabilità e coraggio.
Mentre esprimiamo, sulle note della “Marsigliese”, tutto il nostro sincero e profondo cordoglio e la nostra fraterna vicinanza al popolo francese, da tempo obbiettivo primo di uno stragismo spaventoso, confermiamo la nostra volontà di non cedere alla spinta della violenza che vorrebbe ridurre l’Europa ad un nuovo campo di battaglia ed, al contempo, ribadiamo la certezza che tutto questo sangue innocente comunque non ci fermerà nel batterci per le ragioni della civiltà, della convivenza e della pace.
Kompatscher su Nizza: vicini alla Francia, uniti contro il terrorismo
Cordoglio e vicinanza alla Francia dal presidente Arno Kompatscher: «Dobbiamo essere uniti e risoluti, la nostra società è più forte di ogni terrore.»
Dopo i fatti sconvolgenti di Nizza, il presidente Kompatscher si unisce «all’immenso dolore dei familiari delle vittime di questo terribile atto di assurda e ingiustificata violenza.
«Ancora una volta sono state colpite persone innocenti, che nel giorno della festa nazionale celebravano la libertà, l'uguaglianza e la fraternità." A nome della Giunta provinciale, suo personale e di tutta la popolazione dell’Alto Adige, il Presidente esprimere ai familiari delle vittime e alla Francia profondo cordoglio, vicinanza e solidarietà.
«È un attentato che colpisce non solo le vittime e i loro familiari, non solo Nizza e la Francia ma tutta l’Europa, l’intero mondo civile, la persona senza distinzioni razziali e religiose, la stessa democrazia, – aggiunge Kompatscher. – In questi drammatici momenti il Landeshauptmann ricorda che non possiamo e non dobbiamo lasciare che il terrore, la rabbia e la paura abbiano il sopravvento. Per questo confidiamo che i Governi di tutto il mondo si uniscano nella lotta contro chi semina odio e violenza.
«In queste ore buie – conclude Kompatscher – l’Europa deve mostrare la massima risolutezza ma senza farsi prendere dall'isteria, perché la nostra società aperta è più forte di ogni terrore.»
La solidarietà del Presidente del Consiglio regionale Thomas Widmann
«Quanto accaduto a Nizza lascia senza parole: un attentato che riempie di orrore e sgomento. Il pensiero va alle vittime e alle loro famiglie e a tutti coloro che sono rimasti colpiti da questo vile atto terroristico.
«A nome dell'intero Consiglio regionale esprimo la più autentica vicinanza a tutti loro. Non può e non deve esistere alcuna giustificazione per atti terroristici come questi e il nostro dovere è quello di non cedere alla paura, ma di essere ancora una volta protagonisti della Pace, promuovendo un modello di solidarietà e convivenza che permetta di superare l'odio e garantisca il benessere a tutti coloro che cercano una vita migliore, nel rispetto reciproco delle diverse culture e delle regole.»