Un amico per volare: Franco e Andrea Antonello a Cles
Presenteranno personalmente il progetto lunedì 13 alle ore 11:00 al liceo B. Russel: l'autismo significa molto spesso solitudine
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L'autismo significa molto spesso solitudine. Una volta terminato il ciclo scolastico dell'obbligo ragazze e ragazzi con autismo si ritrovano a casa, tagliati fuori dalla vita sociale e comunitaria.
Cosa fanno i loro coetanei? Un gelato con un amico, un cinema, 2 tiri al pallone, cose semplici, ma che rendono felici.
Le stesse cose che piacciono a tutti e che, anche se a volte non lo sanno dire, anche i ragazzi con autismo desiderano.
È quello che ha pensato la signora Raffaella Caldonazzi di Trento (foto a pié di pagina), spentasi a 91 anni, che ha destinato un lascito di diverse migliaia di Euro alla fondazione di Franco e Andrea Antonello (foto di copertina), I Bambini delle Fate, che da anni opera in tutta Italia sostenendo progetti di inclusione per i ragazzi con Disturbi dello Spettro Autistico.
La signora aveva conosciuto la loro storia nel libro di Fulvio Ervas «Se ti abbraccio non aver paura», caso letterario in Italia e che presto vedremo nell'adattamento cinematografico del regista premio Oscar Gabriele Salvatores «Tutto il mio folle amore», con interpreti di eccezione Valeria Golino, Diego Abatantuono, Claudio Santamaria e Giulio Pranno nei panni di Andrea.
Grazie all'importante lascito, quindi, partiranno anche in Trentino e in val di Non i progetti di inclusione della «Banca del Tempo Sociale» dei Bambini delle Fate, in collaborazione con la Fondazione Trentina per l'Autismo ed il Liceo Bertrand Russel di Cles.
Il progetto si chiama «Un amico per volare» e offrirà ai ragazzi con autismo occasioni di amicizia e tempo libero da trascorrere con i pari, e a studenti e studentesse l'opportunità di fare un'esperienza di crescita nel mondo del sociale.
La Fondazione Trentina per l'Autismo formerà gli studenti e coordinerà le attività attraverso un suo referente, che valuterà mensilmente il loro operato e lo comunicherà alla scuola per il riconoscimento dei crediti formativi. Inoltre, lo studente più meritevole riceverà dai Bambini delle Fate una borsa di studio.
Tutti i ragazzi saranno premiati, ottenendo dei buoni mensili da utilizzare in libreria e per articoli elettronici.
«Collaboriamo da anni con la Fondazione I Bambini delle Fate, ma è stata una sorpresa inattesa, - ha dichiarato il presidente della Fondazione Trentina per l'Autismo Giovanni Coletti, Ufficiale al Merito della Repubblica per il suo operato in favore delle persone con autismo e per la realizzazione del centro specialistico Casa Sebastiano a Coredo. - Ringraziamo di cuore la signora Raffaella. Ha conosciuto il dolore e la solitudine, ha perso il bene più grande, un figlio di 20 anni, e 10 anni dopo il marito, ma ha saputo rivolgere il suo pensiero a chi è in difficoltà e ha trasformato la sofferenza in speranza per tante persone che affrontano quotidianamente la durezza dell'autismo.»
Un dono caduto dal cielo, è proprio il caso di dirlo.