Giorno del Ricordo: «Ricordare per rafforzare cultura di pace»

Il vicepresidente della Provincia Tonina e il sindaco di Trento Franco Ianeselli hanno celebrato la memoria delle Foibe

Giuseppe Ferrandi, Mario Tonina, Franco Ianeselli, il prefetto Gianfranco Bernabei e Roberto De Bernardis.
 
Il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina, è intervenuto oggi pomeriggio a Palazzo Geremia alla cerimonia promossa in occasione del Giorno del Ricordo dal Comune di Trento in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e la Fondazione Museo storico del Trentino.
«Come Provincia autonoma di Trento – ha detto il vicepresidente Tonina ringraziando il Comune – ci siamo mossi negli ultimi anni con particolare convinzione nell’ambito della scuola e attraverso diverse altre iniziative. Voglio ricordare, fra queste, che due anni fa il Presidente Fugatti si è recato con il Gonfalone della Provincia al monumento nazionale della foiba di Basovizza.»
 
«L’anno scorso – ha aggiunto il vicepresidente – nella sala Depero è avvenuta la cerimonia di conferimento dell’Aquila di San Venceslao all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – comitato di Trento, che è riuscita a coltivare la memoria, a mantenerla viva, ad impedire che il trascorrere del tempo porti con sé l’oblio e la rimozione, dando un contributo importante alla crescita e allo sviluppo del Trentino e delle nostre comunità.
«Ricorrenze come questa – ha concluso Tonina – ci possono aiutare a rafforzare la cultura della pace, dell’accoglienza, dell’integrazione fra culture diverse, valori che, nel nostro territorio, grazie anche alla sua peculiare storia e autonomia, sono fortemente radicati.»
 
A palazzo Geremia sono intervenuti anche il Sindaco Franco Ianeselli, il Commissario del Governo Gianfranco Bernabei, il presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato provinciale di Trento Roberto De Bernardis e il direttore della Fondazione museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi.
Nelle parole dei diversi interventi, accanto al ricordo e al racconto di drammatiche vicende umane, un comune appello a coltivare la memoria di una pagina di storia troppo spesso dimenticata.
L’evento a ricordo delle vittime delle foibe si è concluso con la lettura di brani e poesie della letteratura istriana dell’esodo eseguita da Cecilia Ruele e accompagnata dall’armonica di Gabriele Girardelli.