Tunisino arrestato per minaccia aggravata dal coltello

Revoca del permesso di soggiorno e conseguente espulsione dal territorio nazionale

Nella serata di ieri, una pattuglia della Squadra Volanti della Polizia di Stato veniva inviata dalla Centrale Operativa della Questura in ausilio a personale dell’Arma dei Carabinieri a seguito di una segnalazione pervenuta sul numero di emergenza «112 NUE» relativa ad un soggetto in stato di alterazione, armato di coltello, che minacciava i passanti in via Maso della Pieve.  Gli equipaggi, giunti immediatamente sul posto indicato, venivano indirizzati verso un autobus urbano della «SASA», fermo in via Loris Musy, in quanto all’interno del mezzo vi era uno straniero che brandiva un coltello da cucina dalla lunghezza di 28 cm, puntandolo verso un passeggero.
 
Vista la gravità dei fatti e la situazione di pericolo imminente, gli operatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri utilizzavano contemporaneamente l’arma a impulsi elettrici «Taser» contro il soggetto, neutralizzandolo; anche in questo frangente, tuttavia, il soggetto continuava a opporre una strenua resistenza, venendo definitivamente bloccato.
Accompagnato presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Bolzano, il soggetto veniva compiutamente identificato per J.T., 25enne tunisino, richiedente asilo e con precedenti di polizia a carico, che veniva tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale, minaccia aggravata dall’uso dell’arma e danneggiamento e collocato presso le celle di sicurezza di quel Comando Carabinieri in attesa dell’udienza di convalida.
 
Su disposizione del Questore, è stata immediatamente interessata la Commissione Territoriale per il Riconoscimento dello status di rifugiato, al fine poter procedere poi alla revoca del permesso di soggiorno e all’espulsione dal territorio nazionale del tunisino.