Morte di Andrea Camilleri, i messaggi giunti in redazione

Il Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani Romano Pesavento e il Presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione della triste scomparsa dello scrittore Andrea Camilleri, vuole associarsi ai tanti messaggi di condoglianze pervenuti da più parti, ricordandone l’alto contributo letterario e l’attualità dei temi affrontati, in molteplici circostanze, con ferma e lucida ironia.
Se ne va uno dei più carismatici affabulatori del Novecento; un siculo in cui risuonava la sapienza universale di derivazione magno-greca, che lo rendeva un libero pensatore e un autentico cosmopolita, sensibile al dolore dell’uomo in quanto tale.
Molti studenti hanno scoperto il piacere della lettura attraverso le sue opere e i suoi personaggi. La sua lezione non verrà dimenticata.
«Non basta leggere, bisognerebbe anche capire. Ma capire è un lusso che non tutti possono permettersi» - (A. Camilleri, Segnali di fumo).
Prof. Romano Pesavento
Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani.
 
Camilleri: Bonaccini, «Con le sue opere un linguaggio nuovo dove ogni parola è passione»
«La notizia della morte di Andrea Camilleri vela di tristezza la giornata, – dichiara il Presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. – Se ne è andato un narratore che ci ha donato con le sue opere un linguaggio nuovo dove ogni parola è passione.»
«Con lui – conclude il Presidente della Conferenza delle Regioni – la letteratura italiana di questa nostra epoca si è nutrita della linfa che solo un uomo di tale cultura poteva dare. E donne e uomini hanno ritrovato il gusto di avere fra le mani un libro e di leggere. Grazie Maestro.»