Ritorno dal futuro con le fotografie di Giovanni Pedrotti
Parte un ciclo di appuntamenti sul territorio con le novità della mostra «Trentino in posa. Fotografie di Giovanni Pedrotti alla vigilia della Grande Guerra»

Piazza Fiera - Trento, 1903, stampa alla gelatina cloruro d’argento.
Parte da Trento, con due visite guidate pomeridiane nelle giornate di martedì 19 e giovedì 21 agosto, il ciclo di approfondimenti organizzato, con attenzione a diversi pubblici, in occasione della mostra «Trentino in posa. Fotografie di Giovanni Pedrotti alla vigilia della Grande Guerra», visitabile fino al 12 ottobre negli spazi espositivi di Torre Vanga e Palazzo Roccabruna.
Il programma, a cura della Soprintendenza per i Beni culturali, toccherà poi diverse vallate trentine già teatro dell’attività del fotografo.
Saranno le raffinate immagini di Giovanni Pedrotti (1867-1938), fotografo gentiluomo, liberale e irredentista, a raccontare il territorio trentino e la sua gente nell’ultima età dell’Impero.
Nel corso dell’estate, infatti, la Soprintendenza per i beni culturali, in collaborazione con musei, biblioteche ed amministrazioni comunali, proporrà un ciclo di appuntamenti in diverse località provinciali, in concomitanza con la mostra.
La raccolta dei fieni a Lavarone, 1903, stampa alla gelatina cloruro d’argento.
L’esposizione, ideata da Laura Dal Prà attingendo ai ricchi fondi dell’Archivio Fotografico Storico della Provincia autonoma di Trento, raccoglie una suggestiva selezione di immagini realizzate dal fotografo tra il 1899 e il 1914, in un Trentino ancora inviolato dall’imminente tempesta bellica.
Nel centenario dell’inizio del conflitto, l'iniziativa consente quindi di paragonare mentalmente il ‘prima’ e il ‘dopo’, invitando alla scoperta di un microcosmo ambientale e umano esplorato, con sguardo soggettivo ma sensibile, da un ‘dilettante’ esperto, dalla vivace attitudine sperimentale.
Al pari di quell’agiato borghese di cent’anni orsono, a nostra volta siamo posti davanti alle molteplici sfaccettature di un mondo percorso da tensioni e contraddizioni sociali, ma ancora ignaro che la Belle Epoque – sia pure nella sua più modesta declinazione locale – volgeva definitivamente al tramonto.
Cavalese, 1913, stampa alla gelatina cloruro d’argento.
Folta ma occasionale, la produzione trentina di Pedrotti comprende il ‘diario’ visivo delle frequenti gite ed escursioni che egli intraprese in compagnia dei familiari o dei compagni della SAT (Società degli Alpinisti Tridentini), della quale fu successivamente socio, membro di direzione e presidente.
Si tratta comunque di un patrimonio di immagini di notevole ampiezza documentaria, visto che copre, sia pure con diversità quantitative, l’intera compagine territoriale, fornendo elementi preziosi e insostituibili per lo studio di aspetti di vita ormai irrimediabilmente trascorsa.
Nel suo insieme questa ricchezza sarà esplorata in occasione delle visite guidate alle due sedi della mostra previste per martedì 19 agosto (Torre Vanga) e giovedì 21 agosto (Palazzo Roccabruna).
Valle di Rabbi: Gruppo familiare in posa davanti al Caffè Rotonda, 1902, lastra su vetro alla gelatina cloruro d’argento. Sotto: un particolare.
I due appuntamenti, con inizio alle ore 16.00, sono organizzati con la collaborazione della cooperativa Kaleidoscopio e la partecipazione del Centro Servizi Anziani Contrada Larga.
Le serate in programma sul territorio, dalla Val di Fiemme agli Altipiani trentini e alle Valli del Noce, permetteranno poi di mettere a fuoco, di volta in volta, le relative pagine del catalogo fotografico di Pedrotti: vivide memorie del passato ormai pienamente riconosciute come beni culturali da tutelare e apprezzare anche nei loro aspetti tecnici e formali.
Con questi obiettivi, gli autori del catalogo della mostra approfondiranno, in rapporto al contesto locale, le suggestioni del documentario «L’occhio borghese. Il Trentino alla vigilia della Grande Guerra nella fotografia di Giovanni Pedrotti», realizzato dalla ditta Wasabi s.n.c. per la regia di Luciano Happacher e Michele Moser.
Gruppo di villeggianti presso l’hotel Regina del bosco, 1911, stampa alla gelatina cloruro d’argento.
Tutte le foto sono dell'Archivio Fotografico Storico della Provincia autonoma di Trento.