Incontro con gli autori
La personalità versatile di Adriano Olivetti raccontata da Giulio Sapelli e Davide Cadeddu
L'imprenditoria riformista di
Adriano Olivetti e la vita di uomo di cultura ed impegno sociale è
raccontata nelle pagine del nuovo libro di Giulio Sapelli e Davide
Cadeddu: Adriano Olivetti, lo Spirito dell'impresa. E' la storia di
un uomo pieno di idee innovative: all'interno dell'azienda portò
gli asili di fabbrica, una settimana in più di ferie per gli
operai, la scuola media affiancata al percorso professionale, la
costruzione di case per i lavoratori e la costituzione della
biblioteca di fabbrica sempre con un saldo principio: che al centro
ci sia la persona.
E' un libro su un «imprenditore di successo, imprenditore suo
malgrado», come spiega Davide Cadeddu, ricercatore e membro della
Società Europea di Cultura, Adriano Olivetti avrebbe voluto
compiere studi classici, ma fu indotto dal padre ad iscriversi alla
facoltà di ingegneria. Scelse però di cambiare il percorso, da
meccanico a chimico. Nato da famiglia ebrea, convertita poi al
cristianesimo - racconta di lui Giulio Sapelli, docente di storia
economica e analisi culturale dei processi organizzativi presso
l'Università di Milano - decise in tempo di leggi antisemite di
condividere le sorti degli ebrei: fu un utopista religioso.
«Olivetti riuscì ad unire, nelle sue scelte di lavoro e di vita,
azione pensiero e spiritualità, nemmeno l'imprenditore più
illuminato, oggi, riuscirebbe a fare tanto». Così, Pietro Guindani,
amministratore delegato di Vodafone Italia, ha ammesso che lo
spirito e l'anima di Olivetti non sono più presenti nelle aziende
italiane.
Un grande personaggio, Adriano Olivetti: fondò un movimento, prima
culturale e poi politico, Comunità, seguendo la sua intuizione di
un ridimensionamento della forza dei partiti, in modo da permettere
alla società di creare lo Stato. Fu inoltre sindaco di Ivrea e
deputato.
Dicono di lui che conoscesse di persona ogni operaio della sua
azienda. «E' il desiderio, purtroppo insoddisfatto di ogni
imprenditore» è stato il commento di Pietro Guindani.
Olivetti è riuscito ad avere un concetto di universalità, un
approccio solistico, non solo nell'impresa, ma nella vita. Quello
che si può senza dubbio definire un «uomo del rinascimento».
(gr)