40mila i visitatori. Un tributo all’arte e al senso di comunità
Ossana, «Il borgo dei 1000 presepi» chiude con un nuovo successo di pubblico
Foto d'archivio.
In poco più di un mese, le quasi 2mila opere realizzate da artisti e residenti hanno richiamato nel paese dell’Alta Val di Sole decine di migliaia di turisti, sfiorando il record assoluto del 2022. La sindaca Marinelli: «L’essenza dell’evento conta più dei numeri: qui le Natività raccontano la storia e la fanno rivivere». Successo anche per le iniziative collaterali, tra cui la discesa della Befana dal campanile della chiesa di San Vigilio. E già si pensa alle novità per celebrare la 25ª edizione. |
Una processione di visitatori. Passo lento e occhi colmi di meraviglia, di fronte ai quasi 2mila presepi (mai così tanti) che per oltre un mese, dal 1° dicembre 2023 fino a domenica scorsa, hanno fatto bella mostra di sé lungo strade e cortili di Ossana, dal centro storico fino al castello di San Michele, restituendo quel calore che solo le manifestazioni portate avanti da una comunità custode delle proprie tradizioni riescono a generare.
Quelle che hanno lo straordinario potere di farti sentire a casa. Era l’obiettivo della 24a edizione de «Il borgo dei 1000 presepi»: dal riscontro, in termini numerici (soprattutto nel ponte dell’Immacolata, con un autentico boom) e di gradimento, si evince che il traguardo è stato pienamente raggiunto.
E poco male se stavolta il record delle oltre 40mila presenze stabilito lo scorso anno è stato solo sfiorato.
«Per quanto il rimarchevole afflusso di visitatori ci renda fieri, il successo di una rassegna di questo genere non può e non deve essere circoscritto ai freddi numeri.
«Non abbiamo mai snaturato la nostra essenza in nome di una caccia al primato fine a se stessa: sarebbe sbagliato e controproducente, – afferma la sindaca di Ossana Laura Marinelli. – La quantità è molto più importante della qualità: durante tutto l’anno e ancora di più nel periodo della rassegna, decine di persone lavorano con assiduo impegno per far sì che la visita dei presepi diventi per il pubblico un’esperienza indimenticabile in un borgo pulito, curato, sicuro e pervaso dalla magia del Natale.
«Chi viene a Ossana sa che qua ogni anno può trovare creazioni che si distinguono per l’indiscutibile ed elevato valore artistico e soprattutto perché raccontano la storia, anche del territorio, e la fanno rivivere.»
Tra queste, particolarmente apprezzata l’opera in terracotta (fatta giungere per l’occasione dalla Sicilia) che richiamava la rievocazione della nascita di Gesù, realizzata per celebrare gli 800 anni dalla prima rappresentazione del Presepe, avvenuta nel 1223 a Greccio (Rieti) per merito di San Francesco d’Assisi.
All’interno del percorso espositivo, delimitato dall’ormai iconico filo rosso e illuminato da antiche lampade artigianali, i visitatori hanno potuto soffermarsi sulla varietà dei presepi, evidente non solo nei temi trattati ma anche nelle dimensioni e nei materiali (alcuni particolarmente originali) con cui sono stati realizzati da espositori di professione o occasionali.
Tutti, comunque, animati dal profondo attaccamento per il territorio e dalla volontà di contribuire alla valorizzazione di una delle sue manifestazioni simbolo.
Un’edizione che ha fatto da ideale contesto alla celebrazione ufficiale dell’ingresso di Ossana nel club de «I borghi più belli d’Italia» (avvenuto nel 2022), con la consegna della bandiera dell’associazione da parte del presidente Fiorello Primi proprio in occasione dell’inaugurazione della rassegna.
Oltre ai presepi, anche le molte iniziative collaterali organizzate durante tutto il periodo dell’esposizione hanno contribuito a richiamare nel piccolo borgo dell’Alta Val di Sole persone di ogni età: tra queste, il Mercatino e la Casa di Babbo di Natale e l’arrivo anticipato della Befana, che il 2 gennaio in sella alla sua scopa si è calata dal campanile della chiesa di San Vigilio sotto gli sguardi incantati dei bambini (e pure degli adulti). Uno spettacolo reso ancor più scenografico dalla neve artificiale.
«Questa idea è piaciuta così tanto che il prossimo anno la riproporremo in una versione ancora più sviluppata, vedremo di costruirci attorno una bella storia, – sottolinea Luciano Dell’Eva, presidente dell’associazione Il Borgo Antico, che insieme all’amministrazione comunale e in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Val di Sole ha organizzato l’esposizione, con il prezioso contributo di quasi 30 volontari. – Vedere così tanta partecipazione ripaga ogni sforzo: anche il giorno delle prove c’erano decine di persone ad assistere.
«I presepi di Ossana riescono a trasmettere serenità, permettono di conoscere l’anima pura della sua comunità.»
Quella che verrà, per il «Borgo dei 1000 presepi» sarà la venticinquesima edizione: un traguardo speciale.
«Ognuna è come un tassello che va arricchire il mosaico. Ciò che conta è introdurre sempre qualcosa di nuovo, che sappia sorprendere o comunque suscitare un’emozione, restando tuttavia fedeli ai valori che ci contraddistinguono.
«Abbiamo già in mente vari spunti, vedremo di concretizzarne quanti più possibili», – aggiunge Dell’Eva.