Val di Non: Castel Valer apre le sue porte ai visitatori

Grazie all’accordo tra il conte Ulrico Spaur e l’Apt , per la prima volta apre le sue porte ai visitatori per via continuativa

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Dal 7 aprile, Castel Valer nel comune di Ville d’Anaunia apre le sue porte ai visitatori grazie a un accordo tra il conte Ulrico Spaur, proprietario dell’antica dimora, e l’Azienda per il turismo della Val di Non (APT).
Questa apertura che dota la Val di Non e il Trentino di un’ulteriore preziosa risorsa legata al turismo segna un importante precedente in tutta la provincia di Trento: è la prima volta in assoluto che un progetto di valorizzazione di un sito culturale privato è stato gestito interamente da un APT.
La cronaca degli ultimi due anni ha visto la messa in vendita del castello dopo che la provincia di Trento si era dichiarata non interessata alla proposta di acquisto, caldeggiata anche dalla comunità locale.
A distanza di qualche mese dalla presenza sul mercato di Castel Valer, l’inversione di rotta da parte del Conte, anche per il timore che un eventuale compratore privato potesse stravolgere l’identità del castello, interrompendo il rapporto avviato tra la proprietà, gli enti e le associazioni locali e legato a fortunate iniziative culturali e aperture straordinarie al pubblico.
La decisione da parte del Conte di mantenere la proprietà è stata presa anche in relazione all’interlocuzione, mai interrotta, con l’APT per trovare una modalità di valorizzazione del bene interessante per entrambe le parti.
E una volta definiti in linea di massima i termini dell’accordo lo Staff APT ha messo a punto il business plan che ha portato a programmare l’apertura in programma per il 7 aprile.



«Castel Valer è un bene straordinario. Impossibile da immaginare fino a quando non si varchino le sue porte. Racconta un pezzo di storia e, dato non secondario, anche grazie alla preziosa opera di tutela del suo patrimonio di inestimabile valore effettuata dalla famiglia Spaur, testimonia come la nostra valle sia stata costantemente in relazione con un contesto internazionale. Abbiamo accolto con grande favore la decisione definitiva del Conte di ritirarlo dal mercato e ci siamo subito messi al lavoro, insieme, per farlo diventare un nuovo importante attrattore nell’ambito del panorama turistico della provincia di Trento. È una bella sfida che ci vede impegnati 145 giorni all’anno con obiettivi importanti. 
«Puntiamo, infatti, a coinvolgere complessivamente 12.000 visitatori con una media giornaliera di 90 biglietti staccati. Siamo molto soddisfatti del progetto e dell’intesa raggiunta anche perché è la prima volta che un accordo come questo prende forma in Trentino, – commenta Giulia Dalla Palma, direttrice dell’APT Val di Non. – Ci siamo ispirati a cosa è stato fatto per la valorizzazione di altri manieri privati in Alto Adige e pensiamo che operazioni così siano molto interessanti perché, in un’ottica contemporaneamente win-win, permettono alla proprietà di sostenere meglio gli enormi costi legati al mantenimento di dimore come Castel Valer e mettono a disposizione della collettività preziosi patrimoni storico-artistici in grado di generare anche un indotto per gli attori coinvolti nella filiera turistica del territorio.»

Il percorso della visita rappresenta il perfezionamento - e il coronamento - di precedenti esperienze connesse a iniziative molto apprezzate come il Trenino dei Castelli e toccherà la cappella di San Valerio, sala dei cavalli, ponte, cortile, giardini, cantina, salone degli stemmi, cucina gotica e studi adiacenti, loggia e loggiato e camere madruzziane.
Sei saranno le visite giornaliere, accompagnate di volta in volta da due guide che accoglieranno i visitatori in prossimità della biglietteria, posizionata nella piazza Pilati del paese di Tassullo, aperta il venerdì, il sabato e la domenica, ad eccezione del periodo 7 luglio 10 settembre, caratterizzato da un calendario giornaliero di aperture.
 

 
«Siamo molto contenti perché, forse, più dei numeri, per arrivare all’apertura, fondamentale è stata la fiducia che ci siamo guadagnati da parte del conte Ulrico Spaur nel corso degli anni, cercando insieme nuove iniziative che facessero vivere una nuova vita a un castello unico in tutto l’arco alpino e in Europa. L’apertura di Castel Valer  – conclude Andrea Paternoster Presidente dell’APT – prova che se c’è un obiettivo comune, lavorare insieme si può e ci impegneremo tutti affinché una cosa che sembrava impossibile esprima al meglio tutte le sue potenzialità.»
La nuova identità di Castel Valer rappresenta anche una possibilità di rilancio per l’offerta turistica della zona ed è, inoltre, legata a un interessante progetto finalizzato a creare nuova occupazione.
Il gruppo di guide impegnato nelle visite sarà, infatti, costituito da giovani della Val di Non, laureati in Conservazione dei beni culturali e formati specificamente dalla Soprintendenza ai beni storico-artistici della provincia di Trento.
Insieme alle informazioni sulle particolarità del castello forniranno informazioni anche relative al patrimonio artistico e naturalistico del territorio. Insomma, una storia a lieto fine!
E visto che, come in ogni fiaba degna di essere chiamata tale, c’è di mezzo un castello, non poteva essere che così.
 
 ORARI E PREZZI 
Il castello sarà visitabile ogni mese - tranne a novembre in cui sarà chiuso - da un minimo di 6 a un massimo di 18 giornate (6 visite quotidiane) mensili.
A luglio e ad agosto le visite saranno giornaliere.
Biglietto intero comprensivo di visita guidata: 10 €.
Gratuità e sconti per gruppi, famiglie e scolaresche.