Presentato oggi il programma dell'Agosto degasperiano 2021

«Su sentieri incerti» dal 28 luglio al 25 agosto animerà la Valsugana con un programma di 7 incontri, lezioni e testimonianze di grande rilievo

Dal 28 luglio al 25 agosto torna l’appuntamento con l’Agosto degasperiano, la rassegna itinerante di eventi che la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi organizza in varie località della Valsugana per guardare con intento degasperiano ad alcuni dei grandi temi del nostro tempo.
In calendario sette incontri – tutti a ingresso gratuito – che hanno come obiettivo la comprensione delle fragilità del presente e la ricerca di nuove rotte per i giorni che verranno.
«In Italia è sempre stato fatto così. Amici, reagite contro questa frase, contro questo andazzo, contro questo ripetere che sempre in Italia è stato fatto così. Bisogna che le cose cambino, cambino l’atteggiamento e l’interessamento del pubblico se vogliamo creare un’Italia nuova.» (Alcide De Gasperi, 24 marzo 1946)
 
Ci sono lezioni in grado di sfidare il tempo e che con gli anni sembrano mantenere intatte incidenza e freschezza.
La lezione offerta da Alcide De Gasperi è una di queste e queste sono le premesse, dopo uno stop forzato causato dalla pandemia, con cui la Fondazione rilancia la rassegna dell’Agosto degasperiano, nata con l’intento di rivedere alcuni grandi temi dell’oggi alla luce della sensibilità degasperiana e giunta quest’estate alla sesta edizione. Un itinerario costruito attraverso sette incontri culturali che si snoda sul territorio della Valsugana e Tesino – dove lo statista nacque e morì – e che offre al grande pubblico strumenti di conoscenza e di ispirazione e alcune suggestioni per aggiornare lo sguardo sul nostro tempo.
L’edizione 2021 è stata presentata questa mattina nella sala conferenze della Fondazione Caritro a Trento dal direttore della Fondazione Trentina De Gasperi Marco Odorizzi e dall’amministratore delegato dell’Apt Valsugana-Lagorai Stefano Ravelli.
 
Ricordando l’importanza di tornare a costruire, pur con le dovute cautele, occasioni di incontro e condivisione tra le persone e le loro idee, Marco Odorizzi ha delineato il tema del percorso, dedicato non a caso all’incertezza: «Durante questa pandemia ci siamo scoperti fragili e vulnerabili» ha spiegato, «siamo stati strappati ai nostri progetti, grandi e piccoli, e abituandoci a vivere alla giornata ci siamo scoperti assetati di futuro. Ma forse, dare la colpa di tutto al virus, sarebbe mentire a noi stessi: è da tempo che le nostre comunità faticano a trovare i sentieri che portano a quel cambiamento che spesso invochiamo ma che poi facciamo poco per costruire.»
Una constatazione che dà impulso all’intero percorso che, come spiega il direttore, «chiama alcune figure autorevoli a raccontarci come gli ambiti del sapere e del vivere a cui essi hanno consacrato le proprie energie possono aiutarci a orientarci, a indirizzare le nostre scelte in maniera più consapevole e a individuare traguardi collettivi capaci di dare senso alla vita.»
 
Scienza, politica, memoria, ideali civili, cultura ed economia: sono questi gli ambiti che la rassegna intende indagare, nella convinzione che, quando i sentieri del passato non bastano più, non vi è alternativa se non quella di aprirne di nuovi, immaginando un traguardo e inseguendolo anche a costo di camminare su sentieri incerti…
Da parte sua, Stefano Ravelli ha ricordato il lavoro che da anni la Fondazione sta svolgendo in Valsugana e Tesino, «aiutandoci a scoprire che tutto un territorio può identificarsi in un grande personaggio del passato e diventare la valle di Alcide De Gasperi. Non si tratta di un mero slogan, ma di un percorso di riconoscimento che parte dagli abitanti della valle e che si è sviluppato negli anni, con pazienza ma anche con convinzione, e che ora viene percepito sempre più spesso anche fuori dalla nostra provincia. Che esista una valle che può offrire una natura varia e bellissima, attività sportive lacustri e montane, ma anche proposte culturali impegnate ma non elitarie, di alto livello ma inclusive e diffuse su tutto il territorio, è una cosa che molti ci invidiano e che ci teniamo stretta.»
 

 
 Il programma 
L’Agosto degasperiano si strutturerà su sette incontri, ognuno dei quali sarà una lezione e un’occasione di dialogo con il pubblico. A dare il via al programma sarà il noto scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio, mercoledì 28 luglio a Civezzano; Carofiglio si cimenterà in un tema delicato e particolarmente caro allo statista di Pieve Tesino: come ridare dignità alla politica, andando contro la corrente della disillusione e dell’indifferenza per fare dell’impegno pubblico il perno di una nuova stagione di civismo.
Il giorno seguente il viaggio riprenderà da Borgo Valsugana dove l’Agosto degasperiano, in collaborazione con il Festival Trentino 2060, incontrerà l’economista Carlo Cottarelli per affrontare «L’incertezza nel futuro dell’Europa» e fare il punto sullo stato di salute e le prospettive del grande progetto a cui De Gasperi dedicò le sue ultime energie: il pur ambizioso piano «Next Generation EU» basterà a garantire la ripresa economica europea e a lanciare il processo di integrazione verso nuovi scenari?
 
La tappa successiva insisterà sullo straordinario e importantissimo strumento della memoria perché – come è stato scritto – un popolo che non ha memoria non ha nemmeno futuro. Proprio per questo, mercoledì 4 agosto sul palco di Vigolo Vattaro sarà la volta di Lia Levi, raffinata scrittrice della memoria ebraica sopravvissuta alle persecuzioni razziali. Levi è una testimone del presente, una donna che ha scelto di raccontare il dramma dell’odio di cui fu testimone e di trasmettere la lezione alle generazioni future perché gli errori di ieri possano guidare i passi del domani.
Il lunedì successivo, 9 agosto, l’Agosto degasperiano farà tappa a Pergine Valsugana per raccogliere la testimonianza di Ilaria Cucchi e della sua battaglia decennale per ridare dignità e giustizia a suo fratello Stefano, ucciso mentre era in stato di arresto per detenzione di stupefacenti. Una grande lezione di giustizia che interroga la coscienza di un intero Paese e che ci riguarda tutti.
 
Il programma dell’Agosto degasperiano darà quindi spazio alle manifestazioni per la commemorazione della morte dello statista e, in particolare, alla Lectio degasperiana che il 18 agosto annovererà in qualità di ospiti l’avvocato Giuseppe Guzzetti e l’ex ministro Giulio Tremonti.
Nel solco del pensiero degasperiano Guzzetti e Tremonti saranno chiamati a confrontarsi su un argomento di grande attualità: il ruolo delle comunità come protagoniste attive dello sviluppo del Paese e come punto di equilibrio tra i poteri di Stato e mercato.
Venerdì 20 agosto la rassegna raggiungerà la val di Sella, luogo del cuore dello statista, per incontrare Guido Tonelli, uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs (la cosiddetta «particella di Dio») e tra i più importanti ricercatori e divulgatori scientifici italiani. Tonelli farà il punto sul ruolo e la funzione della scienza in equilibrio tra le ragioni dello scetticismo scientifico e quelle dello scientismo.
 
L’ultimo appuntamento in calendario vedrà come protagonista Marino Sinibaldi, intellettuale, giornalista, critico letterario, già direttore di Rai Radio3 e recentemente nominato dal ministro Franceschini alla presidenza del Centro per il Libro e la Lettura, l’istituto del Ministero della Cultura che ha il compito di attuare politiche di diffusione del libro e della lettura in Italia.
Il tema del suo intervento, in programma mercoledì 25 agosto a Castel Ivano, sarà «La cultura per vincere la paura».
Tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito ma è obbligatoria la prenotazione, da effettuare fino a esaurimento dei posti disponibili attraverso le modalità indicate sul sito della Fondazione (www.degasperitn.it). Gli eventi si svolgeranno nel rispetto delle vigenti norme atte a limitare i rischi di contagio da Covid-19.
 
Con il percorso proposto dall’Agosto degasperiano 2021 la Fondazione persegue l’intento di riunire un intero territorio nel perimetro dell’eredità degasperiana.
La manifestazione è infatti realizzata grazie al contributo della Fondazione Caritro e si avvale della collaborazione di numerose amministrazioni e realtà locali: l’Apt Valsugana-Lagorai, la Piccola Libreria di Levico, Arte Sella, il Festival Trentino 2060, l’Istituto Sturzo di Roma, gli Ecomusei del Tesino, della Valsugana e del Lagorai, il Forte Colle delle Benne, Associazione Croxarie, Castel Ivano, la Fondazione Castel Pergine, la libreria Il Ponte, oltre ai comuni di Pieve Tesino, Castello Tesino, Cinte Tesino, Castel Ivano, Borgo Valsugana, Levico Terme, Caldonazzo, Pergine Valsugana, Altopiano della Vigolana e Civezzano.