In marcia per la pace, sui sentieri della Grande Guerra
Sabato 20 luglio in val San Nicolò l’evento promosso da parrocchie e Apt di Fassa con il patrocinio della Diocesi
In marcia per la pace, sui sentieri della Grande Guerra. La val San Nicolò, laterale della val di Fassa, nella mattinata di sabato 20 luglio sarà il suggestivo teatro naturale di una camminata aperta a tutti, per riflettere insieme sulla grande sfida della pace, a partire da una ritrovata attenzione alla cura delle relazioni interpersonali e all’armonia con il creato.
L’iniziativa è inserita nel cartellone della rassegna «Ispirazioni d’estate», promossa da parrocchie, Apt e comitati turistici della val di Fassa, con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Trento e il supporto, in particolare per l’evento di sabato prossimo, della Commissione diocesana giustizia e pace.
Guideranno la camminata l'arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi, il vescovo della confinante Diocesi di Belluno–Feltre mons. Renato Marangoni e il vescovo altoatesino di Treviso mons. Michele Tomasi, che interverrà anche in qualità di presidente della Commissione per i problemi sociali delle Diocesi del Triveneto.
Il ritrovo, per chiunque vorrà partecipare con i propri passi di pace è alle ore 9.30 presso la chiesetta a tenda in val San Nicolò.
Dopo l’accoglienza dei partecipanti e l’intervento introduttivo del vescovo Lauro, avrà inizio la camminata a piedi di circa 1 ora.
Tre testimonianze lungo il percorso
Lungo il percorso sono previste tre tappe, con altrettante testimonianze da luoghi di guerra e di azioni di pace.
La prima voce sarà quella di Daniel Uche, 41enne nigeriano, migrante in fuga da una guerra dove fu obbligato ad imbracciare un fucile a soli 11 anni. Oggi Daniel vive a Trento e collabora con l’associazione di volontariato «Dalla Viva Voce» a sostegno delle persone ex detenute.
Nella seconda tappa la testimonianza è affidata a padre Pavel Melnyk, prete ortodosso ucraino, costretto ad abbandonare il suo Paese nel febbraio 2022, a seguito dell’invasione russa. Sposato con tre figli e residente a Riva del Garda, si divide fra Trento e Verona per seguire i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina. Contemporaneamente, per mantenere la famiglia, padre Pavel lavora in un’azienda arcense.
Terza testimone, la missionaria trentina suor Maria Martinelli, comboniana, laureata in medicina, attiva da una vita in Africa, da ultimo nel Sud Sudan lacerato dalle guerre civili scatenate dall’estremismo religioso.
Alle 11.30 è previsto l’arrivo del gruppo dei camminatori di pace in località Ciamp, presso la baita della parrocchia di Pera, per la riflessione conclusiva del vescovo Michele e la preghiera finale guidata dal vescovo Renato.