«La crescita economica di un paese è strettamente connessa al grado di istruzione»

Eric A. Hanushek dimostra che il futuro della società dipende dal capitale umano

«Stiamo derubando i nostri figli?»
A questa domanda, Eric A. Hanushek della Stanford University, nella sua relazione al Festival dell'economia 2012, non ha dato risposta, ma ha stimolato una serie di importanti interrogativi e soprattutto ha provato, dati alla mano, come investire sui giovani sia determinante per l’economia di un Paese e come la crescita della sua stessa economia sia strettamente connessa al grado di istruzione.
 
«In questo periodo di crisi, – ha esordito il professor Hanushek che ha studiato a fondo la realtà italiana, – ci concentriamo sul presente ma non pensiamo al lungo periodo. Dobbiamo invece occuparci di più del nostro futuro.
Il futuro dipende esclusivamente dal capitale umano di un paese, sono le competenze delle persone che fanno la differenza e la qualità è strettamente connessa alla qualità delle scuole.
«Ciò comporta che migliorare l’istruzione dei nostri figli significherà apportare cambiamenti importanti nelle scuole, ma sono proprio i sistemi scolastici che non vogliono cambiare, senza pensare che questo porta a ripercussioni drammatiche sul futuro dei nostri figli.
«Per altro verso – ha spiegato Hanushek, – è pur vero che il cambiamento nella qualità dei docenti richiede buone istituzioni, istituzioni che riconoscono di fatto un ruolo cardine all’istruzione, in rapporto al reddito individuale, alla distribuzione del reddito e alla crescita e al miglioramento della produttività.»
 
Ma come mai certi Paesi presentano una crescita economica più veloce di altri, si domanda Hanushek.
Grafici alla mano, vengono messi in rapporto da una parte, gli anni di scolarità e la crescita economica e dall'altra, la crescita economica e il successo dell’apprendimento.
Ciò per dimostrare che più del fattore temporale, la variabile determinante è il grado di apprendimento in un sistema scolastico.
 
Un altro quesito che ha stimolato la ricerca presentata da Hanushek è questo: le politiche dovrebbero concentrarsi sui migliori o sui mediocri? Bisogna concentrarsi sui brillanti o raggiungere un’istruzione di base per tutti?
La risposta è che entrambi sono importanti, certamente un’istruzione dedicata ai migliori sarà più determinante per certi Paesi piuttosto che per altri e ciò dipende essenzialmente dal grado di sviluppo.
 
Il professore di Stanford quindi, è entrato nel cuore della sua ricerca e ha presentato, supportato dai grafici, una simulazione, nella quale viene immaginata una riforma della scuola fra vent’anni.
L’esito dimostra gli indubbi benefici derivanti dai miglioramenti della qualità dell’istruzione, strettamente collegati alle previsioni di crescita economica dei paesi analizzati.
 
In definitiva, come muoversi per il futuro?
Bisognerà enfatizzare lo sviluppo del capitale umano e soprattutto la sua qualità, mettendo in campo le seguenti strategie: formare in modo altamente specializzato, giocare d’anticipo e non rimandare.