Il 4 novembre chiude al Forte delle Benne di Levico Terme
«Parole Scavate», alle ore 15 finissage: lettere di Bruno Lucchi a Giuseppe Ungaretti
Lettere di Bruno Lucchi a Giuseppe Ungaretti «Veglia» dal volume monografico della mostra «Bruno Lucchi - Parole Scavate» visitabile fino al 4 novembre al Forte delle Benne, Levico Terme.
Veglia
Cima Quattro il 23 dicembre 1915
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore.
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita.
Levico Terme, all'alba di un giorno freddo.
Caro GIUSEPPE,
nel 1915,
nella notte del 23 dicembre,
antivigilia di Natale,
a Cima Quattro
scrivi una delle tue poesie più intense.
Vento freddo del nord.
Oscurità, silenzio.
Neve e luna da sfondo.
Sul palco, per compagnia,
la solitudine e una bocca:
«digrignata» - scrivi.
Non c'era più oscurità.
Non c'era più silenzio.
Non c'era più neve.
Non c'era più luna. - Per lui. -
Solo il vento freddo del nord soffiava ancora,
scompigliando mondo, pensieri, sogni.
C'è colore inconsolabile, quella notte:
bianco-nero, e qualche timida sfumatura di grigio.
«Impensabile trovare altro».
Ma, nel 1915,
in quella notte del 23 dicembre,
antivigilia di Natale,
a Cima Quattro
tu cerchi e trovi
«quell'impensabile altro»
che tiene attaccato alla vita:
Scrivere lettere piene d'amore.
Bruno
Bruno Lucchi - www.brunolucchi.it
Via Marconi,87 - 38056 Levico Terme
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