Il «bazooka» di Mario Draghi parte lunedì 89 marzo
La BCE immette sul mercato mille miliardi in 17 comodissime rate
Come avevamo scritto il 22 gennaio scorso (vedi nostro sevizio), il governatore della banca Centrale Europea Mario Draghi fa partire quello che aveva annunciato allora e che la stampa ha definito bazooka: la diffusione sui mercati finanziati europei di 1.000 miliardi di euro in 17 rate da 60 miliardi l’una.
Lo scopo è duplice. Da una parte si tratta di favorire la ripresa economica facendo circolare più cartamoneta, dall’altra di aiutare gli stati troppo indebitati.
Tra questi, anche l’Italia, la Spagna e soprattutto la Grecia. Per quanto riguarda quest’ultima, non si tratta di una dilazione o di un aiuto mirato, ma di un'immissione alla stregua degli altri stati.
Tutti saranno aiutati nella stessa maniera, ovvero acquistando titoli di stato.
In questa maniera ci sarà più domanda che offerta di Buoni del tesoro, facendo di fatto crollare il mercato delle rendite finanziarie.
E, poiché i mercati si muovo per tempo, già oggi che il bazooka ha solo il colpo in canna, lo spread è sceso sotto i 100 punti.
Nel contempo, dicevamo, Draghi aiuta l’economia. Primo perché con il cambio euro/dollaro che si è molto avvicinato alla parità sarà più facile esportare negli USA e nei paesi che hanno il dollaro come divisa per le transazioni internazionali.
Secondo, perché la maggiore disponibilità finanziaria favorisce la provvista di denaro da parte delle aziende, grazie anche alle banche che non potranno più vivere con le rendite dei titoli di stato.
L’unica controindicazione che l’immissione di tanta cartamoneta avrebbe potuto fare era l’inflazione.
Ma visto che l’Europa intera si trovava in deflazione, Draghi ha colto l’attimo giusto per rilanciare il tutto.
Per questo si chiama bazooka, metafora del Panzerfaust, il lanciarazzi rudimentale inventato dai tedeschi che letteralmente significa «pugno che arresta i carri armati».