Olivi in visita alla «Cereria Ronca» e alla «G.A. Operations»

L'Assessore provinciale: «La forza di un grande marchio tessile e il coraggio imprenditoriale del piccolo industriale di nicchia»

Il «tour» dell'assessore della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi in visita ad alcune aziende trentine è proseguito con altri due incontri: il primo con Giorgio Ferrami, direttore dello stabilimento, e con le rappresentanze sindacali interne di G.A. Operations Spa, a Mattarello; il secondo, sempre a Mattarello, con la titolare della Cereria Ronca, signora Eleonora Pisetta, e col suo direttore commerciale Mauro Deanesi.
 
«Abbiamo toccato con mano due realtà per diversi aspetti positive del panorama produttivo trentino – ha detto l'assessore Olivi al termine delle viste – due aziende che, come un giardino, stanno crescendo in silenzio, senza far rumore e quindi vanno a maggior ragione valorizzate.»
 
«Con G.A. Operations Spa – ha proseguito – siamo in presenza di una grossa realtà industriale che in Trentino era conosciuta un tempo come Vestimenta o Hilton, e che oggi si avvale della forza di un marchio internazionalmente riconosciuto, com'è quello del Gruppo Armani.»
 
«La visita alla Cereria Ronca, invece, ci ha fatto toccar con mano le difficoltà che vive in questo delicato momento di crisi una piccola azienda, – ha commentato l’assessore provinciale – ma anche la tenacia e la caparbietà con cui questi produttori di nicchia sanno barcamenarsi puntando sulla qualità del prodotto e sulla rete distributiva locale con l'obiettivo di rafforzare la marca trentina e di creare quella coesione grazie alla quale potremo uscire dalla crisi più forti di prima.»
 
Non solo. L'assessore Olivi ha voluto anche sottolineare che «soprattutto la visita alla piccola realtà industriale ha fatto emergere quanto bene accetti siano stati e siano gli incentivi pubblici, che hanno aiutato i produttori ancor prima della crisi a irrobustire le proprie aziende, incentivando gli investimenti in tecnologie ambientali e su fonti ecologiche alternative per la produzione di energia».
«Avevamo visto giusto – ha aggiunto – quando, nel predisporre i provvedimenti anticrisi, abbiamo puntato e stiamo puntando sia sull'ecosostenibilità degli investimenti, sia sull'innovazione e la qualità della filiera produttiva.»
 
Positiva, insomma, è la situazione della G.A. Operations Spa di Mattarello, nata nel 2012 dalla fusione della G.A. Operations con la MSC, sulle ceneri di quelle che un tempo erano state per i trentini la Vestimenta e la storica Hilton. Azienda tessile del Gruppo Giorgio Armani, la sede di Trento conta oggi 160 dipendenti circa.
All'incontro con l'assessore Olivi, assieme al direttore dello stabilimento Giorgio Ferrami, erano presenti i rappresentanti sindacali interni Lorena Paris, Mario Lorandi e Michele Schiavone. 
 
La loro visione dell'azienda è presto detta.
«Noi siamo la Ferrari dell'abbigliamento, – ha affermato con orgoglio Schiavone. – Abbiamo superato positivamente le difficoltà vissute nel 2009 e l'ingresso dello stabilimento sotto il cappello del marchio Giorgio Armani ci ha irrobustiti notevolmente e i rapporti sindacali interni sono buoni.»
 
Ma la G.A. Operations, che produce la prima linea uomo/donna della Giorgio Armani e che si trova a lavorare gomito a gomito con gli altri stabilimenti del Gruppo, dislocati a Trissino, Fossò, Modena, San Martino in Rio, Vertemate, Settimo Torinese, Inzago, Carrè e Matelica, costituisce il fiore all'occhiello della produzione tessile trentina, ma anche lo sbocco lavorativo soprattutto per tante donne che escono dai nostri Centri di Formazione Professionale.
«Noi oggi – ha detto il direttore Ferrami all'assessore Olivi, – non potremmo sopravvivere se in Trentino non ci fosse l'Istituto Canossiane, così come l'istituto Canossiane non esisterebbe se a Mattarello non fosse fiorita per molti decenni una tradizione tessile di prim'ordine.»
 
Diversa, ma per certi aspetti ugualmente positiva, è la situazione che Olivi ha incontrato sempre a Mattarello, a meno di mezzo chilometro in linea d'aria, visitando la Cereria Ronca.
Accolto dalla titolare Eleonora Pisetta e dal suo direttore commerciale Mauro Deanesi, l'assessore ha compiuto una breve visita allo stabilimento che dà lavoro a dodici dipendenti, che produce a livello industriale pregevoli oggetti in cera e che propone anche uno store assai frequentato da chi è alla ricerca sia di lumini da cimitero, sia di oggetti preziosi ed eleganti da arredamento o da regalo.
 
«La Cereria Ronca – ha detto Olivi al termine – è la dimostrazione che le produzioni di nicchia, se supportate da coraggio imprenditoriale, da spirito innovativo, da voglia di investire e dal desiderio di fare rete sul territorio, possono affrontare comunque la crisi senza intaccare il proprio patrimonio occupazionale.»
 
Gli ha fatto eco il direttore commerciale Deanesi.
«Certo, le vendite sono in calo, i margini di guadagno pure, ma noi guardiamo al Trentino: se anni fa abbiamo delocalizzato in Romania, oggi dall'estero siamo rientrati in Trentino, perché crediamo fermamente che puntare sulle nostre forze e sulla coesione dei vari soggetti del territorio sia in definitiva la carta vincente.
«E ben vengano gli incentivi pubblici: noi ne abbiamo usufruito per ammodernare e per ingrandire lo stabilimento, ma anche per far partire uno dei primi impianti fotovoltaici industriali della provincia.»
 
I problemi rimangono, insomma, ma le prospettive sono rincuoranti.
«Certo – ha concluso Deanesi, – la situazione internazionale e nazionale non è delle migliori, ecco perché noi puntiamo sul Trentino e sulle sue potenzialità.»

M.N.