Dal 13 al 17 maggio al Teatro S. Marco di Trento

Il 26° Meeting provinciale «La Scuola a Teatro» è promosso dalla Co.F.As

Superato ormai il traguardo del quarto di secolo, torna per la sua ventiseiesima edizione il Meeting «La Scuola a Teatro», atto finale del progetto «Giovani a Teatro - Teatro a Scuola», promosso dalla Co.F.As. in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento.
Gli studenti aspiranti attori di sette Istituti superiori provinciali hanno affrontato nel corso dell'anno scolastico 2023-2024 che sta per concludersi un impegno creativo in ambito teatrale e, sotto la guida dei loro insegnanti coordinati dalla professoressa Maria Zanetti e coadiuvati anche dagli esperti della Co.F.As., hanno allestito gli spettacoli che saranno presentati al pubblico al Teatro S. Marco di Trento nel Meeting «La scuola a teatro» nelle giornate di lunedì 13, martedì 14, mercoledì 15, giovedì 16 e venerdì 17 maggio 2024, sempre con inizio alle 20,30.
 
La serata di apertura del Meeting vedrà in scena, lunedì 13 maggio, la Compagnia scolastica del Centro di Formazione Professionale «Enaip» di Villazzano con «E parlerò al suo cuore! - Racconti per l’anima» a cura di Sergio Bailo. La scrittura teatrale prende spunto dalla Bibbia e racconta di Osea, definito il profeta della tenerezza, e del suo amore travagliato per Gomer, una delle prostitute sacre del tempio pagano di Baal.
Attraverso una serie di «Racconti per l’anima» lo spettacolo punta a riflettere e a trasportarci in un luogo dove queste piccole storie possano parlare direttamente al nostro cuore.
 
Due le Compagnie scolastiche in scena martedì 14 maggio. Si inizierà con l’Istituto Tecnico Tecnologico Buonarroti di Trento che porterà in scena «Zeta, l’ultima lettera» di Ilaria Andaloro e Fabio Gaccioli con estratti da «Romeo e Giulietta» di Shakespeare.
La performance nasce da una serie di riflessioni riguardanti la cosiddetta generazione Z in rapporto alle altre generazioni.
Alcune pagine del capolavoro shakespeariano hanno aiutato a focalizzare nuclei tematici quali l’amore, il conflitto, lo scontro generazionale.
Celebri episodi della tragedia sono stati attualizzati e riscritti dai partecipanti al laboratorio teatrale per raccontare come gli adolescenti di oggi vivano la propria età, con le luci e le ombre che la caratterizzano.
 
Sarà poi la volta del Liceo Linguistico «Sophie Scholl» di Trento con «La macchina si ferma», spettacolo tratto da un racconto dello scrittore britannico Edward Morgan Forster.
In un futuro indefinito l’umanità vive in un mondo sotterraneo, costantemente servita dalla Macchina e ad essa asservita.
Ciascun individuo vive isolato nella sua cella dotata di tutti i comfort ed è fortemente scoraggiato dall’uscire in superficie.
In questo universo vivono Vashti, decisa sostenitrice dei vantaggi del mondo regolato dalla Macchina, e il suo ribelle figlio Kuno, attratto invece dalla libertà di sperimentare la vita in superficie.
 
Il Meeting proseguirà mercoledì 15 maggio, ancora con una doppia proposta, la prima delle quali vedrà l’Istituto «Lorenzo Guetti» di Tione di Trento proporre la rivisitazione del testo del romanziere canadese Michel Tremblay «Le cognate»: una serata tra amiche che attorno ad un tavolo sono alle prese con problemi quotidiani, mentre vanno all’attacco di un milione di punti in un concorso a premi.
Una graffiante satira del consumismo, ma anche il delicato ritratto di un gruppo di «casalinghe disperate».
 
«Otello (a modo nostro)», riscrittura della celebre tragedia di Shakespeare, sarà quindi la proposta del Collegio Arcivescovile «Celestino Endrici» di Trento dove un impavido generale al servizio della Repubblica di Venezia parte per una missione a Cipro, poco dopo essersi sposato con Desdemona contro il volere della famiglia di lei.
Non saranno i Turchi nemici, tuttavia, a costituire la minaccia maggiore per Otello, bensì l’infido sottoposto Iago.
Attraverso una serie di macchinazioni che coinvolgono anche l’ingenuo Roderigo, infatuato di Desdemona, Iago manovra Otello fino a fargli credere che moglie lo tradisca con il suo neo-luogotenente Cassio.
 
Giovedì 16 maggio aprirà la quarta serata del Meeting il Liceo Andrea Maffei di Riva del Garda con «Café litéraire - Guerra e pace».
Si tratta di un musical in quattro atti sul tema delle relazioni umane, della guerra e della pace, che si propone di informare e far riflettere sui temi della guerra e della povertà, ma anche sulla possibilità di intervenire per promuovere e affermare i diritti umani essenziali e il valore della solidarietà.
Quattro sketches - in italiano, francese, spagnolo, tedesco e inglese - attraverso i quali si cerca con la musica, la danza, il canto e la narrazione di affrontare in maniera lieve, ma allo stesso tempo incisiva, il tema dei progetti e degli obbiettivi di ognuno di noi, della fatica e delle gioie legate alla vita e alla morte.
 
La seconda proposta della serata vedrà in palcoscenico studentesse e studenti del Liceo Classico Giovanni Prati di Trento impegnati nella trasposizione scenica del romanzo di Agata Christie «Verso l’ora zero».
Si tratta della storia di Lady Camilla che, come ogni estate, invita presso di sé parenti e amici.
Ma si crea una strana situazione quando Nevile, pupillo ed erede della nobildonna, l’avverte che quest'estate saranno con lui sia la nuova moglie Kay, sia Audrey, la sua prima moglie.
Dal momento del loro arrivo la tensione diverrà sempre più palpabile, fino a quando una mattina si scoprirà il cadavere di Lady Camilla.
Chi l'avrà uccisa? Sarà il sovrintendente Battle a risolvere l’intricato caso.
 
Il Meeting si concluderà venerdì 17 maggio con «150 anni di istituto agrario: l’inizio di un lungo viaggio».
Lo spettacolo è frutto di quattro laboratori, condotti in parallelo dall’educatore teatrale Michele Torresani responsabile dell’Equipe Teatro della cooperativa sociale «Progetto 92», durante i quali gli allievi dei diversi indirizzi scolastici dell’Istituto si sono avvicinati all’arte della recitazione, concretizzando gli apprendimenti di tale percorso nella messinscena di quattro atti unici che ricostruiscono rispettivamente il contesto e le motivazioni che hanno portato alla nascita di questa realtà («Fra nazionalità di confine: fondazione»); l’inaugurazione, l’organizzazione scolastica, i festeggiamenti di ringraziamento per il primo direttore Edmund Mach («Scuola di vite»), passando per l’importanza della sperimentazione e della didattica territoriale nel supportare coltivatori e allevatori («Ricercare, innovare, divulgare!»), giungendo infine ad evidenziare il collegamento con le dinamiche dei fenomeni associativi e migratori («Cooperazione e migrazione»).

L'ingresso alle cinque serate del Meeting, che avranno inizio alle 20.30, sarà riservato e gratuito.