È nato ufficialmente il Pane delle Palafitte
Al via la commercializzazione nei panifici trentini dopo il successo registrato alla presentazione a Autumnus
Grande successo per la presentazione ufficiale del pane delle palafitte nel «paniere» di Autumnus, che dal 19 al 22 ottobre ha portato alla scoperta del territorio trentino attraverso i frutti della sua terra. Quest’anno tra i protagonisti c’è stato un pezzo di pane rinvenuto sulle rive del lago di Ledro nel 1937 e oggi parte del patrimonio di reperti archeologici che racconta la vita del villaggio palafitticolo di Ledro di 4.000 anni fa.
Dopo aver passato cinquant’anni in vetrina, il pane (foto di copertina) è stato messo «sotto la lente» dei microscopi e i suoi segreti sono stati ricostruiti da una equipe condotta dall’Associazione Panificatori della Provincia di Trento, MUSE e la sua sede territoriale del Museo delle Palafitte del lago di Ledro, Camera di Commercio di Trento, Università degli Studi di Trento (che per l’interessamento dell’antropologa Marta Villa aveva dato il via a queste ricerche che sono poi state condotte presso il Laboratorio di Archeologia) e Soprintendenza dei Beni Culturali.
Già in altre occasioni le ricerche sul pane sono state presentate a Ledro e c’è sempre stata grande attenzione da parte di vari pubblici, anche specialistici: questo antico alimento è a base di chicchi (spesso interi) di farro, poco macinati; il pane è senza lievito, presumibilmente senza sale, contiene addirittura resti di spighette e aveva una forma a mezzaluna.
Un pane sano dicono anche i nutrizionisti, altamente digeribile, adatto ai celiaci e toccasana per il microbioma del corpo umano. Autumnus 2023 e Piazza Duomo a Trento sono state invece utili a raccontare di come queste «coordinate scientifiche» siano bastate all’Associazione Panificatori per dar vita, con tanto di disciplinare e logo depositato, al primo «Pane delle palafitte» d’Italia.
«Questo significa - spiega il presidente dell’Associazione Emanuele Bonafini - che da ora i soci dell’Associazione Panificatori potranno dare vita a questo pane sulla base del disciplinare e renderlo disponibile nella distribuzione. Insieme alle tante proposte attive presso lo stand del MUSE è stato possibile raccontare il progetto “Pane delle palafitte” anche grazie allo svolgimento della famosa “merenda preistorica”, solitamente attività didattica presso il museo ledrense, e per l’occasione diventata modalità per coinvolgere un centinaio di bambini nel procedimento preistorico che dalla macinatura dei chicchi di farro su macine in pietra porta all’impasto, alla cottura e alla degustazione di un prodotto km 0 ma con una storia millenaria».