Gregorio Paltrinieri, nato per nuotare

Al Festival dello Sport il primo italiano a vincere tre medaglie in tre Olimpiadi

Paltrinieri - @ Martina Massetti.

La prima giornata della settima edizione del Festival dello Sport di Trento si è conclusa con un Teatro Sociale da tutto esaurito per Gregorio Paltrinieri, bronzo olimpico negli 800 stile libero e argento olimpico nei 1.500 stile libero negli ultimi Giochi di Parigi 2024.
Ma anche e soprattutto primo italiano a vincere tre medaglie in altrettante Olimpiadi. Per lui un'intervista particolare, basata sulla sua passione per la lettura, con una serie di citazioni prese da libri diversi che hanno spinto però a riflessioni profonde sulla carriera, sulla maturità e sulla crescita dell'atleta azzurro.
«Le Olimpiadi sono qualcosa di completamente diverso - ha spiegato - dove si incontrano i più forti in ogni disciplina. Il primo mio primo rivale? Il cinese Sun Yang. Poi l’Europa è cresciuta molto.»
 
Tanti applausi sinceri ed un grande calore dal pubblico per Paltrinieri, che ha toccato molti temi, dalle gare alle passioni personali (come quella per il basket), dai sogni per il futuro fino alla mentalità vincente.
«Nel mio caso, mi sono sentito appagato solo per un attimo dopo la vittoria dell'oro a Rio nel 2016, perché pur vincendo non avevo fatto il record del mondo per un paio di secondi... – ha raccontato parlando del proprio approccio alle competizioni. – Le sconfitte ti portano a rimetterti in discussione e quella è la parte più difficile.»
 
Paltrinieri poi ha parlato delle persone che lo hanno ispirato nella vita, tra cui Kobe Bryant, figura legata alla sua passione per la pallacanestro.
«Un atleta che è sempre rimasto al top. Il talento ad un certo punto conta poco, l'importante è avere qualcosa che ti differenzia da tutti gli altri.
«Kobe, in questo, è stato un esempio: il suo lavoro continuo è un approccio che ho sempre sentito mio.»
E poi, ovviamente, la famiglia: «Mi hanno sempre sostenuto e questo non è scontato".

Infine il futuro: «Se continuerò in piscina? Arrivo da stagioni molto stancanti dal punto di vista mentale. Gareggiare mi piace, di contro però non è una questione lineare. Vorrei andare avanti, ma ci sto ancora pensando».
Non manca inoltre l'attenzione verso il mare, altro «terreno» di gara ed allenamento per Paltrinieri:
«Dobbiamo tutti impegnarci per tutelarlo e sviluppare una cultura del mare, come già sta succedendo in altri Paesi nel mondo.»