In costruzione il programma di Trento, città del Natale

Viste le cancellazioni delle iniziative più importanti, l'Amministrazione Comunale vuole ripristinare i caratteri originali del Natale

Nonostante le restrizioni causate dall’emergenza sanitaria, che hanno determinato la definitiva cancellazione del mercatino di Natale e delle tradizionali fiere del periodo invernale, l’Amministrazione comunale è impegnata a cercare il punto di equilibrio tra priorità e vincoli di carattere sanitario, legittime ragioni dell'economia ed esigenze della dimensione comunitaria.
La volontà è quella di recuperare e rileggere i significati del Natale, per essere, come ogni anno, ma in modo del tutto diverso dalle scorse edizioni, Città del Natale.
Il tema della nascita e della rinascita verrà esplorato quindi, soprattutto attraverso il riferimento alla luce ed ai temi tradizionali del Natale.
 
Il programma, frutto di partecipazione, co-progettazione tra i diversi attori cittadini, con una regia comunale, coinvolge la città e tante realtà, sarà presentato il 21 novembre in occasione dell’accensione delle luci in città.
Tra le proposte che saranno realizzate nelle prossime settimane, partirà a breve una campagna di crowdfunding per collocare in piazza Fiera Respiro 2020, un’installazione sonora e visiva promossa da Confeventi (Unione del Commercio), che attraverso l’accensione di colori intende riprodurre il mood dei cittadini.
I passanti potranno partecipare direttamente all’iniziativa attraverso una app e una piccola donazione.
 
La società è un tessuto composto da filamenti con diversi spessori, resistenze, elasticità: sono i sentimenti, le relazioni, le lingue che parliamo. Sono le nostre vite, ognuna parte della società così ciò che facciamo singolarmente, sommandosi a ciò che fanno gli altri, diventa collettività. L’installazione ci racconta questo respiro.
Respiro 2020 troverà il suo spazio al posto delle casette, puntando a riempire il vuoto lasciato dal mercatino senza colmarlo.
La proposta punta a mettere suono dove c’erano le persone, a riempire di colore gli spazi senza occuparli fisicamente.