Si è spento l’ex assessore Claudio Betta. Aveva 95 anni
Repubblicano di ferro, prima sindaco di Cavalese e poi figura di primo piano nella politica provinciale trentina
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Nella prossima seduta di Consiglio provinciale, la prossima settimana, il presidente chiederà all'aula di onorare con un minuto di silenzio la figura di Claudio Betta, scomparso ieri a 95 anni d'età.
Repubblicano di ferro, sindaco di Cavalese, presidente dell'Associazione Cacciatori, scrittore, Betta è stato davvero una colonna per Cavalese e la valle di Fiemme, ma poi figura di primo piano della vita politica e istituzionale trentina, per un lungo periodo della cosiddetta prima Repubblica, dagli anni Settanta agli inizi degli anni Novanta.
Consigliere provinciale nella VI, VII, VIII legislatura, si dimise nel 1983 ma cinque anni dopo si ripresentò alle elezioni, entrando in Consiglio per la quarta volta e rimanendoci fino a nuove dimissioni nel settembre 1993.
Gli subentrò in quell'occasione Giuseppe Agrimi, altro alfiere repubblicano deceduto di recente.
Oltre a ricoprire in quest'ultima legislatura il ruolo di vicepresidente del Consiglio, Betta in precedenza fu assessore provinciale al turismo nella prima Giunta Grigolli (1974-76), un esecutivo a tre Dc-Psdi-Pri.
Betta rappresentò l'edera anche nelle due prime Giunte Mengoni (dal marzo 1979 al novembre 1981), con deleghe a foreste, turismo e ambiente.
Il presidente del Consiglio provinciale esprime ora al figlio e ai nipoti le più sentite condoglianze.