Dalmaso e Dellai promossi a scuola: passano i 50 minuti
Le scuole del secondo ciclo hanno deliberato sulla proposta: solo un istituto ha optato per i 60 minuti. Ora ci sarà lavoro per 200 precari
Diciotto istituti superiori su 25 hanno
deliberato a favore della proposta dell'Amministrazione provinciale
di adottare l'unità di lezione di 50 minuti, sei si sono astenuti
dal prendere ogni decisione (nel qual caso verrà adottata la
proposta provinciale), un solo istituto ha scelto l'unità di 60
minuti.
Questi i dati comunicati oggi dal Servizio Scuola dell'infanzia,
istruzione e formazione professionale del Dipartimento
Istruzione.
Di fatto si tratta di una promozione per la riforma della scuola
Dellai Dalmaso.
In questa maniera 200 precari avranno il lavoro assicurato, in un
mondo dove gli insegnanti di ruolo rappresentano il 92% della forza
lavoro.
Non era compito della riforma quello di creare lavoro per gli
insegnanti, ma tanto meglio se anziché recuperi ci saranno posti di
lavoro.
HANNO ADERITO 18 Istituti: Isa Vittoria Trento, I.T.C. Tambosi Trento, I.P.C. Battisti Trento, Liceo Prati Trento, Liceo Da Vinci, Liceo Galilei, Don Milani Rovereto, I.T.C.G. Fontana Rovereto, I.I. Tione, Liceo Maffei Riva, Istituto Floriani Riva, Istituto Ladino di Fassa, Istituto d'istruzione Borgo, ITI Marconi, Istituto Primiero, Liceo Rosmini Rovereto, Istituto Martini Mezzolombardo, I.T.C.G. Pilati Cles. |
NON HA ADERITO 1 Istituto: I.T.G. Pozzo Trento |
SI SONO ASTENUTI 6 Istituti: Istituto d'istruzione Rosmini Trento, ITI Buonarroti Trento, Istituto d'istruzione Pergine Valsugana, Istituto d'istruzione Cavalese, Liceo Russel Cles, Istituto Filzi Rovereto. |
Da parte dell'assessore provinciale all'istruzione e allo sport
della Provincia autonoma di Trento, questo primo commento.
«Esprimo soddisfazione - dice l'assessore - per il risultato finale
complessivo sulle decisioni dei consigli dell'istituzione del
secondo ciclo. Risultato che ci consente di passare ora ad una fase
operativa per l'avvio della riforma. Per quanto riguarda i collegi
docenti prendo atto di questo momento difficile e delicato vissuto
dalle scuole e di alcune criticità, segnate spesso da
incomprensioni, sulle quali comunque dovremo riflettere. Auspico
ora che ci sia lo stesso impegno nel trovare soluzioni
organizzative istituto per istituto, che mettano prioritariamente
al centro lo studente ed il suo diritto ad un
insegnamento/apprendimento all'altezza delle aspettative di una
scuola trentina da sempre ai migliori livelli nel panorama
nazionale.»
«Nel merito - continua precisa l'assessore in un comunjicato -
ricordo solo che in questa ultima fase ho scelto di non intervenire
per non influenzare i collegi e i consigli nelle loro decisioni;
che la delibera ipotizza come regola i 50 minuti e come eccezione i
60 minuti perché ad oggi praticamente quasi tutti gli istituti
superiori del Trentino fanno già i 50 minuti con obbligo di
ricuperare il tempo non lavorato; che evidentemente nella procedura
si sono inserite altre dinamiche, di natura politica e sindacale,
che vanno ascoltate e discusse nelle sedi opportune, così come
avvenuto finora; che la sperimentazione dura un anno e poi si farà
un bilancio; che non è vero che per il biennio si faranno meno ore
che nel resto d'Italia, ma anzi di più; che i piani di studio del
triennio andranno concordati col Ministero in vista della maturità
e della università; che con i 50 minuti la Provincia mette in campo
più risorse umane ed economiche. L'impegno prioritario adesso è
quello di lavorare sui piani di studio anche per il secondo ciclo,
ciò che l'Amministrazione è già impegnata a fare, così come
comunicato mercoledì scorso ai dirigenti scolastici, ai quali va
riconosciuto l'importante impegno diretto nella gestione di questa
fase delicata.»