Cartoline di Bruno Lucchi: Ezio Bosso al teatro Verdi di Busseto

Per ovvie ragioni, impossibile fotografare l’evento… Non all’Antiruggine di Castelfranco Veneto qualche tempo fa.

«Come il pioppo sta nel pioppeto, così Bosso sta a Busseto.»
Ezio ironizza in questo modo la sua presenza nel paese che – nella frazione di Roncole – diede i natali a Giuseppe Verdi.
Ho avuto il privilegio di essere fra i pochissimi fortunati che hanno potuto assistere alle registrazioni del programma Rai «Che storia è la musica», con Ezio Bosso e la Europe Philarmonic Orchestra.
La location?
Teatro Verdi di Busseto, (nella Rocca, già Castello dei Pallavicini), inaugurato nel 1868.
Cuore della musica Italiana e non solo.
 
Due giorni intensi di musica ed emozioni.
Il podio e l’orchestra posizionati nella platea.
Io spettatore, seduto nel palco di questo piccolo teatro, godevo del suono di ogni singolo strumento.
Mi sentivo parte dell’orchestra.
«Il musicista in più» – come dice sempre Ezio.
 
Uno spettacolo memorabile.
Protagonista la Musica:
la «Quinta» e la «Settima» di Beethoven.
E un omaggio al padrone di casa con il preludio della Traviata.
Musica Libera svelata, raccontata, diretta come mai prima.
 
Porterò nel cuore la magia di questo straordinario evento in attesa di poterlo rivedere su RaiTre, anche se, penso non sarà la stessa emozione…
 

 
E l’abbiamo fatto
E Tutti insieme
Come sempre
È la storia Un’altra ancora
dei nostri giorni
È una storia di ognuno di noi
Che la gratitudine è una moltitudine
Di credere
Con tutto l’affetto
Che si svela ascoltando
E si, e raccontando la storia
Forse abbiamo cambiato il destino della storia
Perché la storia dei nostri giorni si arricchisce ad ogni sguardo
E resta tutto
Perché i giorni sono tutti preziosi
In ogni minuto che passa
Ma alcuni brillano in eterno
E ti dicono di continuare
No, non è finita la storia...

Ezio Bosso