Il salmerino alpino portato a ripopolare il lago Gelato (Presanella)

Grazie ai 2.388 metri di quota, è ideale per la semina perché privo di fauna ittica ma con condizioni idonee alla specie

Sta proseguendo l'annuale attività di ripopolamento dei laghi d'alta quota del Trentino con il salmerino alpino a cura del Servizio Foreste e Fauna della Provincia.
Oggi, in collaborazione coll'Ente Parco Naturale Adamello Brenta e con l'Associazione Pescatori Alto Sarca, il Servizio Foreste e Fauna ha ripopolato il lago Gelato, nel gruppo della Presanella, a quota 2.388 metri.

I 3.000 salmerini sono arrivati verso mezzogiorno, con l'elicottero, provenienti da Molveno e accompagnati dai tecnici del Servizio, fra cui il dott. Fabrizio Baldessari.
Sul posto i vertici del Parco, il presidente Antonello Zulberti con il direttore Claudio Ferrari, il sindaco del comune di Molveno Ruggero Franchi e una ventina di bambini con gli accompagnatori.

Sono stati proprio i bambini a eseguire la semina, con l'aiuto degli operatori del Parco e di accompagnatori e guide alpine, nonché dei tecnici del Servizio Foreste e Fauna.

Gli avannotti, trasportati in un apposito contenitore con acqua e ossigeno, si sono ambientati nel nuovo spazio in pochi minuti, senza nessuna mortalità.
Nei giorni scorsi i bambini erano stati formati dal personale del Parco Adamello Brenta, inoltre l'evento odierno era stato preceduto da serate naturalistiche e dall'inaugurazione ufficiale, due giorni fa, del Centro Ittiogenico, organizzata in collaborazione con il Comune di Molveno.

I 3.000 salmerini provenivano dall'allevamento del Centro Ittiogenico di Molveno, gestito dall'Associazione Dilettanti Pesca Sportiva Molveno in collaborazione con il Servizio provinciale Foreste e Fauna.
La semina segue ad una fase di monitoraggio della popolazione e di indagine conoscitiva dei laghi d'alta quota condotta tra il 2007 e il 2008.

Si tratta della prima immissione nel lago Gelato, situato a 2.388 metri di altitudine lungo l'anfiteatro montuoso che divide la val Nambrone dai ghiacciai della Presanella, specchio d'acqua privo di fauna ittica ma con caratteristiche ambientali, morfologiche e produttive idonee a ospitare una popolazione di salmerino.
Un passo importante, preludio ad altre immissioni che potranno essere realizzate nel prossimo futuro.

Nell'ambito della fauna ittica alpina, le popolazioni originarie di questo salmonide (Salvelinus alpinus L.) costituiscono una componente di grande valore e interesse naturalistico.
Rispetto alla trota, il salmerino è presente in quantità più limitata e difficilmente accessibile, ma è localmente molto ricercato dai pescatori sportivi. Necessita perciò di una gestione particolarmente attenta, con adeguata tutela delle popolazioni.
In molti laghi, le originarie popolazioni di salmerino alpino si sono ridotte o addirittura estinte, a causa dell'utilizzo idroelettrico e, soprattutto, per effetto di ripetute immissioni di trote o altre specie alloctone.

In seguito all'approvazione, nel settembre 2001, della Carta ittica provinciale, il Servizio Foreste e fauna ha attivato il «Piano speciale per il Salmerino alpino», un progetto di recupero, conservazione e diffusione di questa specie.
Il percorso è iniziato con le indagini per conoscere la reale distribuzione e consistenza del salmerino in provincia di Trento.
Il salmerino è risultato presente in circa una trentina di laghi sugli oltre cento adatti e, in seguito alle indagini genetiche condotte dall'Istituto di San Michele all'Adige, si è potuto stabilire un'origine alloctona di queste popolazioni nella maggior parte dei laghi.

Per questo si è reso più che mai necessario intervenire per il recupero e la diffusione delle popolazioni locali. Il Servizio Foreste e Fauna ha quindi sostenuto la realizzazione di un impianto ittiogenico in cui poter produrre gli avannotti necessari alle semine.
Realizzato a Molveno dalla locale Associazione pescatori negli anni 2004-2005 e recentemente inaugurato, esso viene gestito in collaborazione fra l'Associazione stessa e i tecnici del Servizio Foreste e Fauna.
Il salmerino prodotto in questo impianto deriva dai riproduttori selvatici pescati nei pochi laghi trentini in cui la sua presenza è ancora abbondante.

Nel 2008, il Servizio Foreste e Fauna ha avviato l'attività di ripopolamento, che ha interessato alcuni laghi del bacino del Chiese (Campo e Avolo) e del Brenta (7 laghi del plesso di Cima d'Asta).
Significativa la semina di 16.000 esemplari effettuata nel lago di Molveno nel luglio di quest'anno, dove il salmerino, storicamente presente, era stato portato all'estinzione per la trasformazione del lago in bacino idroelettrico negli anni 50.

Contestualmente sono stati avviati, a cura del Parco Naturale Adamello Brenta in collaborazione con il Servizio Foreste e Fauna, e l'Associazione Pescatori Alto Sarca, una serie di approfondimenti per implementare le conoscenze sulla specie all'interno del territorio tutelato.

Per meglio comprendere la distribuzione del salmonide all'interno dell'area protetta sono state raccolte una serie di informazioni bibliografiche e sono stati condotti incontri con le associazioni pescatori locali per orientare i monitoraggi su quei bacini lacustri che, per motivi ecologici, ambientali e sulla base delle notizie raccolte, risultavano più idonei per ospitare salmerini.

È stato quindi redatto un Piano di lavoro per la conservazione del salmerino alpino nel Parco che, dopo le indagini condotte su 9 laghi (Lago di Garzonè, di San Giuliano, delle Malghette, di Cornisello Superiore ed Inferiore, Nero di Cornisello, di Valbona Superiore, di Valagola e Gelato), ha portato all'individuazione del lago Gelato.

Lo specchio d'acqua è stato confermato (come previsto nella Carta ittica provinciale) come luogo ideale per la semina, proprio perché in alta quota, e per questo privo di fauna ittica ma con condizioni ecologico-ambientali idonee alla specie.
In seguito alle immissioni di salmerini verrà attuata una specifica attività di monitoraggio del lago Gelato che nel prossimo biennio, permetterà di verificare l'efficacia dell'operazione condotta.