In attesa dell’Università dell’Età libera a Rovereto

Il Comune e i Musei della Città insieme per un’offerta di incontro e approfondimento culturale in attesa che i corsi ripartano a febbraio

Sono oltre 1.400 le persone che ogni anno, a Rovereto, si iscrivono ai corsi dell’Università dell’Età libera, un luogo che è centro di formazione, ma soprattutto di relazione e scambio. Dopo lo stop forzato, a causa del Covid, i corsi riprenderanno dal mese di febbraio, ma nel frattempo il Comune di Rovereto, insieme ai Musei della Città, ha voluto offrire ai cittadini una occasione di incontro e scambio.
Fondazione Museo Civico, Museo Storico della Guerra e Mart hanno dunque programmato una serie di incontri culturali aperti a tutti che, a partire da mercoledì 10 novembre, permetteranno di conoscere le collezioni degli enti e di affrontare argomenti di interesse storico e artistico e di partecipare a laboratori.
 
«Quello che abbiamo attraversato – ha spiegato l’assessore al Benessere, Mauro Previdi – è stato un periodo di grande sofferenza. Soprattutto le persone anziane si sono trovate di fronte ad una perdita di relazioni che ha portato a problemi fisici e psicologici. Oggi abbiamo bisogno di trovare spazi per recuperare il contatto, il confronto. L’Università dell’Età libera è molto più che una occasione di crescita culturale, perché rappresenta anche quel luogo dove incontrarsi e creare socialità. Proprio per questo, in attesa che si possa riprendere con i corsi veri e propri, nel prossimo febbraio, grazie alla disponibilità dei Musei, abbiamo potuto programmare una serie di incontri che permetteranno di scoprire quel patrimonio che appartiene alla città e che spesso gli stessi roveretani non conoscono e avere occasione così di ritrovarsi.»
 
Sedici gli incontri programmati: si parte il 10 novembre con «Il Museo Civico di Rovereto: 170 anni di storia da raccontare»: insieme a Paola Pizzamano, Barbara Maurina, Filippo Prosser e Michela Canali, vi sarà la possibilità di scoprire la Donazione Carlo Fait, personaggi come Paolo Orsi e Federico Halbherr, Pietro Cristofori e Antonio Pischel. L’11 parte invece il ciclo di conferenze del Museo Storico della Guerra, con gli incontri con Camillo Zadra, Nicola Fontana, Anna Pisetti e Davide Zendri, che mostreranno una parte della vastissima collezione fotografica – il Museo possiede oltre 100 mila scatti – che racconta la storia racchiusa in alcuni album, indagando la vita dei protagonisti e degli autori nel corso del primo conflitto, nel periodo coloniale italiano e nella guerra civile spagnola.
 
Il «Piacere della scelta» è il titolo del programma scelto dal Museo d’arte contemporanea, che propone quattro incontri dedicati al tema delle collezioni d’arte e alla ricerca di connessioni, relazioni, assonanze tra le opere.
«In questi due anni – spiega Anna Pisetti, responsabile dell’area didattica del Museo della Guerra – abbiamo cercato di capire quale sia oggi la mission di un ente museale, riflettendo sulla reale identità dei musei stessi: questo programma si inserisce in quel percorso che mira a rinsaldare il rapporto con la popolazione, creando occasioni di crescita e scambio. È una occasione per indagare nel passato della nostra terra, ma anche per scoprire le motivazioni che hanno spinto gli autori a fare quelle fotografie e per ragionare sulle modalità di analisi lettura dei documenti fotografici.»
 
La brochure dell’iniziativa verrà recapitata a tutti coloro che erano iscritti all’Università dell’età libera dello scorso anno, ma tutti coloro che vorranno iscriversi ai tre percorsi, potranno farlo direttamente attraverso il sito del Museo, dove sarà possibile trovare tutte le informazioni.
Il costo è di 10 euro per Museo della Guerra e Fondazione Museo Civico e di 25 euro per il Mart, per l’intero ciclo.
«L’auspicio è che il maggior numero di persone possano usufruire di questa opportunità – spiega l’assessore Previdi – perché non è solo un modo per approfondire la conoscenza con queste realtà, ma soprattutto per ritrovare momenti di dialogo che aiutano il benessere psicofisico dell’individuo a qualsiasi età.»