James Patterson e David Ellis: Trappola di sangue

«Isaac, ho riesaminato gli omicidi al 7 di Ocean Drive, visto che adesso sono di nuovo irrisolti e... »

Titolo: Trappola di sangue
Autori: James Patterson e David Ellis
 
Traduttore: Massimo Gardella
Editore: TRE60, 2022
 
Pagine: 384, Rilegato
Prezzo di copertina: € 15,90
 
 Descrizione  
«Quando spalanca gli occhi fuori è ancora buio, l'aria fredda entra dalla finestra. Di solito resterebbe a letto per un'altra ora, ma non è quasi riuscito a dormire nell'attesa di questo giorno. O meglio, non è nemmeno sicuro di aver chiuso occhio.»
 
Hamptons. Tutti i residenti della zona conoscono la bellissima villa sul mare al numero 7 di Ocean Drive.
Non solo per la singolarità della sua struttura, ma per la macabra storia che la contraddistingue.
Dietro quelle mura, infatti, si sono consumati orribili fatti di sangue e da tempo la casa è disabitata.
Ma quando un giorno nella villa viene trovata una coppia brutalmente assassinata, la sua triste fama torna ancora una volta sotto i riflettori.

Per quale motivo un noto agente di star di Hollywood si trovava con la sua amante in quel luogo così temuto ed evitato da tutti?
A occuparsi del caso sarà la detective Jenna Murphy, trasferitasi da poco negli Hamptons per lasciarsi alle spalle un passato travagliato e per dare una svolta alla sua carriera.
Ma più le indagini si intensificano e più il mistero legato alla villa si infittisce, trascinando Jenna in una pericolosa corsa contro il tempo per scoprire la verità prima che sia troppo tardi...
 
«Isaac, ho riesaminato gli omicidi al 7 di Ocean Drive, visto che adesso sono di nuovo irrisolti e... »
«Non sono irrisolti. Sappiamo chi li ha commessi, e abbiamo rimesso l'assassino in libertà, giusto, Jenna Murphy?» la interrompe lui.
«Oltre al duplice omicidio, ci sono anche quello di mio zio e l'altro di cui ci stavamo occupando io e te, la prostituta impalata nel bosco.»
«Quindi?»
«Be', tutti e quattro gli omicidi hanno una caratteristica in comune: sono il risultato di una morte lenta, perpetrata con la tortura. Credo che significhi qualcosa...»