«Metti per ipotesi che il Movimento 5 Stelle vinca, cosa fate?»
Alcune domande ai Grillini per capire che cosa intenda Beppe con le sue filippiche
Abbiamo fatto alcune domande ai candidati del Movimento 5 Stelle per sapere che cosa intenda dire il loro leader quando esce con certe battute.
Cosa voleva dire Grillo a Milano, intimando la resa?
Cosa vuol dire Grillo quando dice «tutti a casa»? Chi sono quei «tutti»?
Metti per ipotesi che vinca, come fa a mandarli a casa?
E dopo, quando li ha mandati a casa, come intende governare?
Ecco che cosa ci ha risposto via email il Movimento
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«Quello che oggi viviamo sulla nostra pelle è il fallimento di un'intera classe politica. La partitocrazia si è insediata nelle istituzioni e non accetta il naturale ricambio della classe dirigente.
«Solite facce, soliti nomi e soliti programmi, proclamati con verve durante la campagna elettorale e puntualmente disattesi subito dopo le elezioni.
Questa situazione deve cambiare per il bene del Paese ed i cittadini infatti hanno deciso di sostituire a questi vecchi onnipresenti dinosauri dei giovani cittadini incensurati e liberi da legami con i partiti.
«I portavoce sono sentinelle che portano con loro la voce dei cittadini fin dentro le istituzioni, dove non arriva ormai da tempo. Visto che non sono in debito con nessuno, i portavoce avranno la libertà di fare le riforme utili alla Nazione ed ai suoi cittadini. I partiti o ciò che ne rimane potranno evolversi seguendo l'esempio oppure spariranno perché non reggeranno il confronto.»
Cosa voleva dire Grillo a Milano, intimando la resa?
Abbiamo riempito le piazze di tutta Italia, mentre i partiti tradizionali si riunivano in teatri ad invito privato. Abbiamo avuto centinaia di migliaia di contatti streaming su internet durante lo TsunamiTour quando loro devono piatire un passaggio sulle televisioni per essere visibili.
Si devono arrendere al fatto che i cittadini hanno girato le spalle ai tecnocrati e a coloro che hanno a cuore solo il rendiconto personale.
Cosa vuol dire Grillo quando dice «tutti a casa!»? Chi sono quei «tutti»?
Tutti a casa! vuol dire che dovranno andarsene dal Parlamento e dalle istituzioni, perché l'arrivo del Movimento 5 Stelle produrrà un rinnovamento totale della classe dirigente di questo paese.
Tutti sono tutti, da sinistra a destra. Da Ingroia, che non ha capito che non può rinnovarsi mettendosi capolista in mezza Italia e proponendo cariatidi trombate alle ultime elezioni, al PD che ha sconfessato le proprie primarie riservandosi i primi posti nelle liste della Camera.
Gli altri... Quali altri? Il PDL esiste più soltanto nell'idea berlusconiana di un fallimento unico, non un provvedimento utile portato a termine. I montiani schiacciati dal fallimento della Grecia, voluto dagli stessi tecnocrati che hanno imposto il suo governo.
Metti per ipotesi che vinca, come fa a mandarli a casa?
Grillo non manda a casa nessuno. Tutt’al più sarà il Movimento 5 Stelle a farlo. Ma non ce ne sarà bisogno, andranno a casa da soli.
E dopo, quando li ha mandati a casa, come intende governare?
Con la democrazia (anche diretta). Con la partecipazione e la trasparenza. Chiedendo ai cittadini di fornire ai propri portavoce le linee per la realizzazione di una nuova Italia.