Una storia che va dal 25 gennaio 1961 al 25 gennaio 2022
Il Coro Bianche Zime di Rovereto compie 61 splendidi anni
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Oggi, martedì 25 gennaio 2022, il Coro Bianche Zime di Rovereto festeggia i propri 61 anni di gloriosa e meritoria attività.
Già nel corso del 1960 alcuni ferrovieri, Lodovico Zoara, addetto alla biglietteria, Fausto Poggi, capostazione, Dino Festi, responsabile della gestione merci, e Giuseppe Vinante, brigadiere della polizia ferroviaria, avevano fatto propria con entusiasmo la volontà di fondare un coro di montagna all’interno del Dopolavoro Ferroviario di Rovereto.
In loro prevaleva l’amicizia, l’amore per la montagna e per il canto. Le prime necessità furono quelle di trovare un Maestro e una sede per le prove.
Il primo fu individuato in Remo Manica, giovane di Nogaredo e già capace vice Maestro del Coro locale Castelnuovo.
Lo spazio per le prove fu individuato presso il Dopolavoro ferroviario in via Abetone.
Così il 25 gennaio 1961 fu formalmente fondato il «Coro Sociale Bianche Zime del Dopolavoro Ferroviario di Rovereto».
Il primo Presidente fu Fausto Poggi. Nel tempo necessario di quasi due anni il Coro selezionò ben 32 ottimi coristi. Per il ruolo di presentatore ufficiale fu scelto l’impareggiabile Enzo Pancheri e in sua assenza la brava Carla Moiola.
Sotto la direzione dell’indimenticabile Maestro Remo Manica ha inizio così una vera e propria epopea corale, musicale e culturale, che ancora oggi è più che mai viva e propositiva.
Sin dalle prime esibizioni pubbliche il Coro acquistò simpatia e successo. Tra i Coristi le ambizioni e la bravura crescono.
Così nel 1963 il Maestro Remo Manica porta il Coro Bianche Zime al prestigioso Concorso Corale Regionale di Bolzano, dove ottiene meritatamente il 2° posto tra i cori di primo livello e il 1° posto per la miglior divisa folkloristica, in cui spiccavano le braghe alla zuava(!).
Nel 1964 il Coro roveretano vince il suddetto Concorso bolzanino e la sua notorietà cresce velocemente nel panorama delle corali italiane.
Numerosi sono i concerti in varie regioni, sempre con un apprezzamento unanime del pubblico. Memorabile è rimasta l’esibizione presso la Sala Bossi del Conservatorio di Bologna.
Nel 1966 il Coro dà il via alla prima Rassegna di Cori Alpini presso il Teatro «Riccardo Zandonai», iniziativa che via via negli anni portò in città i migliori Cori italiani e non solo.
Nascono molti gemellaggi con importanti Corali straniere, che permettono al Coro Bianche Zime di farsi conoscere in varie città e Stati europei.
«La Marmolada», «L’Orghen de Perzen», «Ninna nanna» e «la Montanara» cantate dai ragazzi del Maestro Remo Manica sono esecuzioni che per la loro originalità e per il loro calore raccolgono applausi in moltissimi prestigiosi teatri.
Il Coro segue una strada assai ardita, anche attraverso difficili trame armoniche di brani composti da Maestri di valore universale quali Renato Dionisi, Arturo Benedetti Michelangeli e di Giancarlo Cardini.
Nel 1977 il Coro Bianche Zime dà vita al suo primo disco LP dal titolo «Katzenau».
L’incisione, sotto la capace regia del fonico Ermanno Ferretti, avviene all’interno del Teatro «Zandonai».
La grafica della copertina del disco è realizzata abilmente dal Corista Pio Belli.
Le capacità del Maestro Remo Manica fanno delle Bianche Zime un Coro di assoluto riferimento nelle melodie della montagna, come pure della tradizione popolare più diversa. Questo conferma la raggiunta maturità e polivalenza del Coro.
I decenni corrono, tra moltissime altre proposte canore e innumerevoli successi.
Si affiancano al Coro Maestri quali Silvio Deflorian, Ezio Michelotti e Gianni Caracristi, come pure il poeta dialettale Corrado Visintainer e personalità di spicco della coralità trentina quali Camillo Moser.
Nel 1981, per festeggiare i vent’anni dalla fondazione del Coro, nel corso della XV Rassegna di Rovereto, il Bianche Zime incide il suo nuovo disco LP, che avrà un grande successo.
Il Coro miete successi in Germania, dove canta a Stoccarda, a Reutlingen, a Denkendorf, a Forchheim, a Colonia, a Mannheim, a Heidelberg, in Austria a Zwett, e persino in Gran Bretagna, dove nel 1986 partecipa al «Cleveland Inter Tie», Festival mondiale di musica corale e polifonica di Stockton, accanto a ben 1500 artisti di oltre 50 Nazioni.
Negli anni a seguire il Coro Bianche Zime si esibisce più volte a Roma, canta «Il Signore delle Cime» in mondo visione all’Angelus di Papa Giovanni Paolo II, e quindi nella Basilica Inferiore di San Francesco ad Assisi accompagna con le sue canzoni la Santa Messa. Per non dimenticare l’emozinante concerto tenuto a Firenze nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio.
Gli Anni ’90 sono importanti per il Coro per più motivi. Innanzitutto le Bianche Zime si spostano nella nuova e attuale sede, sita in un bel palazzo del Settecento al numero civico 40 di via della Terra, nel cuore storico di Rovereto, strada tante volte percorsa e tanto amata da don Antonio Rosmini.
Il nome del Coro cambia in «Associazione Culturale Coro Bianche Zime di Rovereto».
Nel 1997 il Coro incide il suo primo CD, dal titolo «Ricordi». Un momento importante, una premessa per il futuro, sia nella scelta del repertorio che nella direzione unica e intramontabile del Maestro Remo Manica.
«Un’opportunità irripetibile per crescere insieme nella musica e nell’amicizia» – la definisce l’allora Presidente del Coro Mario Sguario.
Nel 2000 si affianca allo storico Maestro Remo Manica il più giovane Andrea Schelfi, che gli subentrerà più che egregiamente a partire dal 2001, a quarant’anni dalla fondazione del Coro.
Nel primo ventennio degli Anni 2000 il Coro Bianche Zime conosce più cambi generazionali tra i validi coristi, molti giovani si avvicinano a questo gruppo con rispetto e entusiasmo.
Per il ruolo di Maestro viene scelto Stefano Balter, anima e fondatore di più corali della Vallagarina, dal Coro Sant’Ilario al Coro di Mori e di altri ancora.
La vocazione corale non cambia, i valori dell’amore per il canto e per la vera amicizia sono tuttora molto saldi, le colonne portanti del Coro Bianche Zime sono ben solide e inalterate da oltre 60 anni, ovvero da quel lontano 25 gennaio 1961 fino ai nostri giorni.
La pandemia provocata dal Covid-19 ha certamente condizionato l’attività del Coro. Ma dalla fine dell’estate 2021 il Maestro Stefano Balter e i suoi bravi Coristi, con la giusta necessaria prudenza e con il massimo rispetto della normativa vigente, si sono ritrovati e si sono riproposti con grande successo e nuovi unanimi apprezzamenti al pubblico di Rovereto e di molti borghi della Vallagarina.
«El Nadal dei nossi paesi» è stato uno spettacolo – concerto molto applaudito nelle settimane a cavallo dell’ultimo Natale.
Il Coro Bianche Zime, in conclusione, è ripartito con irriducibile volontà, con grande coesione, con rinnovato entusiasmo, con validissimi nuovi progetti.
Nel corso del 2022 vi sarà occasione, pur a distanza di un anno, di festeggiare degnamente i 60 anni di attività.
Il Coro Bianche Zime ha sempre onorato le aspettative, la città di Rovereto lo sa.
Tutte e tutti assieme torneremo a cantare, ad emozionarci, a sorridere, a fare cultura, a costruire felicemente comunità.
Paolo Farinati
Presidente del Coro Bianche Zime di Rovereto