Congresso PATT, ecco i tre candidati alla segreteria

Sono Carlo Pedergnana, Roberta Bergamo e Simone Marchiori

Congresso PATT, chiuse le candidature per la segreteria e gli sfidanti sono tre.
Oggi sono scaduti i termini e sono in corsa per la segreteria PATT: Carlo Pedergnana, Roberta Bergamo e Simone Marchiori. Presentati due documenti programmatici e due candidature alla Vicesegreteria.
Congresso PATTI giochi sono chiusi. I tempi per la presentazione delle candidature al Congresso PATT sono scaduti oggi e tutti i candidati in corsa hanno presentato la documentazione e le firme richieste.
Dunque, saranno tre gli sfidanti per la segreteria: Carlo Pedergnana, Roberta Bergamo e, in tandem con Lorenzo Conci candidato alla vicesegreteria, Simone Marchiori.
Insieme alle candidature ufficiali sono stati presentati due documenti programmatici, con lo scopo di dar vita ad un dibattito politico articolato e costruttivo dibattito politico.
Il primo è stato presentato dal Movimento Femminile del PATT e l’altro dall’assessore di Trento Roberto Stanchina con il Consigliere Provinciale Lorenzo Ossanna dal titolo: Il Futuro inizia oggi, non domani.
 
 I CANDIDATI 
Il primo a presentarsi nella sede del PATT per consegnare la Tesi congressuale è stato, nella giornata di venerdì 25 gennaio, Carlo Pedergnana, seguito, nella mattinata di lunedì 28 da Roberta Bergamo e, ultimo dal vicesegretario in carica Simone Marchiori.
 
Carlo Pedergnana con la tesi dal titolo «l’Identità che costruisce il futuro, amministrare per crescere» mette a disposizione del partito le sue competenze come amministratore, come uomo di partito e come lavoratore.
«Vorrei che il PATT – afferma Pedergnana – si riappropriasse della sua essenza di partito profondamente legato alla nostra gente e al nostro territorio, mantenendosi autonomo rispetto ai gruppi politici nazionali in virtù della sua unicità e specificità, coltivando un forte rapporto con la SVP e con i partiti autonomisti dell’arco alpino.
«D’altro canto, vorrei poter contribuire a costruire un partito che abbia il coraggio di garantire una maggiore autonomia alle nostre sezioni locali, senza eccessivi condizionamenti a livello provinciale, per permettere che le scelte partano sempre dalla conoscenza precisa dei territori, dei fatti e delle persone piuttosto che finiscano per essere il frutto di ideologie e preconcetti.
«Quei valori – conclude Pedergnana – che nel 1945 furono alla base dell’esperienza dell’A.S.A.R.»
 
Roberta Bergamo con la tesi «Un partito al servizio del Trentino e della sua Autonomia» presenta la candidatura sia alla Segreteria sia alla Vicesegreteria.
«Ho deciso di candidare – afferma Roberta Bergamo – per mettere a disposizione del partito la mia esperienza e le mie sensibilità.
«Gli elementi che intendo sviluppare sono dettati dalla volontà di contribuire al rilancio del Partito Autonomista soprattutto per garantire la salvaguardia della nostra Autonomia in un periodo in cui è messa continuamente in discussione.
«Viviamo un momento storico in cui prevale l’idea di chiusura con prospettive future a dir poco pericolose che non portano ad un rinnovamento ma piuttosto ad un’idea di chiusura.
«Dal congresso – conclude Bergamo – dovrà ripartire il nostro partito investendo in un radicale cambiamento, prefissandosi l’obiettivo di non chiudersi nella propria Heimat ma di aprirsi ai cittadini e sul territorio.»
 
Simone Marchiori, Vicesegretario in carica del PATT, ha presentato la tesi «Autonomia: la forza di chi può scegliere. Identità, passione, futuro?».
«Metto a disposizione del PATT – afferma Simone Marchiori – l’esperienza che ho maturato in questi anni da vicesegretario; il mio è un percorso naturale che mi porta a voler impegnarmi per il mio Partito e per l’ideale politico in cui credo. C’è la necessità per gli autonomisti di avviare una riflessione sul posizionamento del Partito nei prossimi anni.
«È questo il compito che spetterà al congresso del 24 marzo ed è su questi temi che si dovrà scegliere la nuova segreteria del partito. Un compito non semplice, né scontato, perché dovrà rispondere a una domanda ciclica in 71 anni di storia del partito: quale deve essere il ruolo del Partito Autonomista in un nuovo contesto politico?
«Serve, infatti, una nuova visione per il PATT che non rinneghi e non sminuisca la storia del movimento e i grandi risultati ottenuti soprattutto nelle ultime legislature, ma che, basandosi su questi elementi, vada oltre, rinnovando non solo i linguaggi, ma anche le proposte e l’approccio nei confronti delle altre forze politiche.
«Serve, inoltre, una profonda riflessione interna in grado di impostare la migliore struttura possibile per far sì che il nostro movimento sia sempre più il simbolo dell’Autonomia e delle scelte che bisognerà affrontare in futuro.
«Sarà importante inoltre – conclude Marchiori – rafforzare l’organizzazione del partito stesso, ampliare la presenza sul territorio, approfondire tematiche politiche e programmatiche e di elaborare proposte in grado di rispondere alle pressanti richieste di cambiamento provenienti dalla società.»
A sostegno della candidatura di Simone Marchiori e della sua tesi congressuale il Sindaco di Calliano Lorenzo Conci, candidato alla Vicesegreteria.
«Trovo rappresentato – afferma Lorenzo Conci – nella tesi di Marchiori tutto quello in cui credo. Per questo motivo ho voluto sottoscrivere la sua tesi, sottolineando e approfondendo soprattutto l’aspetto identitario.
«Noi autonomisti non dobbiamo dimenticarci delle nostre radici tirolesi. Per questo sono qui.
«Perché in un momento storico – conclude Conci – in cui il Partito Autonomista può e deve riprendersi un ruolo di primo piano nella difesa dell’autonomia oggi così in pericolo, sono qui per lavorare a fianco a un giovane candidato segretario che rappresenta con serietà i valori e la concretezza portata in seno al governo in questi ultimi anni e la necessità di tornare a lavorare fianco a fianco con la base, in mezzo alle comunità, fra la gente, che è il mio modo di fare politica.»
 
Soddisfatto il Presidente della Commissione Congresso Michele Dallapiccola.
«Tutti i candidati – afferma Michele Dallapiccola – hanno dichiarato di puntare ad un congresso che rafforzi la proposta politica del PATT, garantendo il massimo coinvolgimento e al contempo l’unità del Partito Autonomista.»