Religion Today, un Festival lungo lungo… da Trento a Roma

L'abbraccio di due grandi viaggiatrici: Lia Beltrami, anima di questo festival, autrice di «Arte del picnic» e Luciana Grillo con la sua «Insalata mista di pranzi e ricordi»

Foto di Sabrina Santorum.

Dura più di un mese - da mercoledì 1 settembre a lunedì 8 novembre - il Film Festival Religion Today 2021 che coniuga cinema, letteratura, viaggi, storia, cibo e percorre una lunga strada che da Trento, passando per Rovereto, Arco, Lavarone, Oies in Val Badia, Bolzano, Baselga di Pinè, Madonna di Campiglio, Borgo Valsugana e Pergine, approda a Roma, dove si concluderà con un Seminario presso l’Università Pontificia Salesiana.
A Trento si svolge la maggior parte delle attività, in luoghi significativi come il Castello del Buonconsiglio, il Vigilianum, la Sala Conferenze Caritro, il teatro San Marco, il supercinema Vittoria, il parco Santa Chiara.
Saranno proiettati lungometraggi, documentari, cortometraggi e film di animazione che avranno come temi l’archeologia, la religione e la montagna.
 
Alle scolaresche saranno dedicate alcune matinées.
Ma il centro pulsante di questo Festival è la grande Tenda di Abramo, in piazza Fiera, dove si parlerà di arte e di libri.
Si potrà accedere secondo le prescrizioni anti-covid e si potranno visitare luoghi lontani sia soffermandosi davanti alle foto esposte che durante le presentazioni di libri e autori: dopo l’inaugurazione ufficiale sotto la Tenda, lunedì 20 settembre hanno iniziato il viaggio attraverso cibi, ricordi, profumi, luoghi lontani e vicini due grandi viaggiatrici, Lia Beltrami, anima di questo festival, regista e scrittrice, autrice dell’agile volume «Arte del picnic» e Luciana Grillo, giornalista e scrittrice, con la sua «Insalata mista di pranzi e ricordi».
 
Se il picnic evoca pranzi veloci, spuntini fatti in piedi o seduti su un plaid, l’arte di cui scrive l’autrice è quella di renderli speciali, è far rivivere ricordi di luoghi lontani, di persone amate, di odori speziati, di tradizioni che hanno il sapore di un tempo passato.
Quindi Beltrami considera il cibo come veicolo di sentimenti, come nutrimento non solo del corpo ma anche dell’anima.
Per un picnic ben riuscito servono fantasia, semplicità, soprattutto amore, sia che si possa svolgere dietro l’angolo, sia che rievochi il lontano Oriente, o il vivace mondo brasiliano, o ancora la Persia affascinante o il Messico chiassoso.
 

 
Non mancano naturalmente le merende all’italiana, che l’autrice passa in rassegna con passione - dalla Toscana alla Sicilia, dalla Basilicata all’Umbria eccetera - suggerendo anche un’ambientazione adeguata come per la Campania, ad esempio, quando scrive:
Pensando alle bellezze del posto, preparate:
•    Una caraffa di limonata fresca;
•    Una bottiglia di limoncello, solo per i maggiorenni;
•    Una bella torta soffice al limone di Amalfi.
(Subito dopo, segue la ricetta).
 
Luciana Grillo scrive ricordi familiari, spesso legati a grandi tavolate, illuminati a volte dal bagliore di un camino.
Si è coinvolti nelle complicate e affettuose parentele dell’autrice, negli incontri con persone importanti della scrittrice bambina, nel riciclaggio - come si usava una volta - degli abiti per Carnevale o di quelli che si ereditavano dai cugini più grandi.
Anche in questo piccolo libro si respira l’amore che legava genitori, figli, zii e cugini - insomma una affollata tribù - che si ritrovano a tavola, viaggiano insieme, sperimentano una «crociera di gruppo», seguono le gare automobilistiche.
E i pranzi ripetono antiche ricette, tramandate da nonne e zie e recuperate dall’autrice, che aggiunge anche quelle conosciute nella sua vita da adulta e che quindi accompagna lettrici e lettori dalla Basilicata al Friuli Venezia Giulia, alla Campania, fino al Trentino il cui zelten, esportato nel sud, si integra perfettamente con struffoli e grispelle.

Lia Beltrami, Arte del picnic, Del Faro 2021.
Luciana Grillo, Insalata mista di pranzi e ricordi.