Singolare interrogazione quella
presentata dal consigliere provinciale della Lega Nord Alessandro
Savoi sui 95 licenziamenti della Whirlpool, il cui testo viene
riportato per esteso a pié di pagina.
Ovviamente ha diritto di vedere il bicchiere mezzo vuoto, anziché
solo per il 14% (95 licenziamenti su 670 addetti corrispondono al
13,86%). E ha diritto anche di difendere il risparmio della
Provincia piuttosto che il posto di lavoro di 670 persone. E ha
ragione anche a considerare ininfluente la crisi che è piombata sul
mondo da quando la Provincia ha acquistato l'immobile dell'azienda
di Gardolo ad oggi. Tutti diritti sacrosanti, perché è giusto che
conosca i contorni del contratto di cartolarizzazione sottoscritto
a suo tempo tra Provincia e Whirlpool.
Quello che all'apparenza non è comprensibile è il perché non abbia
saputo attendere la proclamazione dei consiglieri eletti,
la nomina della Giunta, la formazione dei gruppi
consiliari, l'elezione dei capigruppo e infine la
convalida dei consiglieri. Ma lo spieghiamo subito. E'
solo un eccesso di zelo: alla fine vuole solo portarsi avanti coi
lavori.
La Talpa*
[email protected]
*La Talpa è il nostro delatore introdotto negli
ambienti solitamente ben informati.
Licenziamenti Whirlpool: Dellai non
aveva garantito il contrario quando ha acquistato i muri della
fabbrica?
Era nell'aria ed ora è ufficiale: complice la crisi mondiale, anche
la Whrilpool Italia taglierà il proprio personale e presso lo
stabilimento di Trento ci saranno 95 licenziamenti e tagli alla
produzione, già peraltro ridotta sensibilmente nel corso degli
ultimi tempi.
L'annuncio dei licenziamenti avviene a pochi mesi dall'intervento
fatto dalla provincia di Trento attraverso le proprie finanziarie
con cui l'ente pubblico ha acquistato gli immobili dove opera la
Whirlpool di Trento. Dellai argomentò questa decisione con il fatto
che l'azienda con l'iniezione di capitali freschi erogati dalla
Provincia a fronte dell'acquisto degli immobili girati in locazione
alla stessa, quest'ultima non avrebbe provveduto a licenziamenti
presso lo stabilimento trentino. Ma ora, incassati fior di milioni
pubblici, i licenziamenti ci sono e tanti, con buona pace dei
sindacati e di tutti coloro che hanno votato Dellai solo pochi
giorni fa.
Come Lega Nord Trentino abbiamo sempre criticato l'eccessivo
interventismo nell'economia da parte della Provincia, perché
avrebbe distolto importanti risorse pubbliche da altre finalità ben
più urgenti e avrebbe finito per distorcere il mercato e la libera
concorrenza. Dellai assicurò che tutto ciò nel "suo" Trentino non
sarebbe mai avvenuto. I fatti ora lo smentiscono platealmente. Ma
Dellai, non pago di ciò, pare pure intenzionato ad acquistare gli
impianti di risalita in crisi che il buon senso consiglia di
chiudere. Chi ha ragione, allora? La Lega Nord che predica
oculatezza nella gestione dei soldi pubblici o la cicala Dellai che
spende e spande risorse difficilmente ripetibili?
Tutto ciò premesso,
il sottoscritto Consigliere interroga il Presidente della Giunta
per sapere:
1) se la Provincia è al corrente di quanto spiegato in
premessa;
2) quanto aveva speso per intervenire sul caso Whrilpool nei mesi
precedenti;
3) quali garanzie aveva dato la Provincia alla Whrilpool sui
livelli di occupazione che avrebbero mantenuto.
4) per quale motivo la Whrilpool licenzia dopo l'intervento
finanziario della Provincia la quale doveva garantire
l'occupazione.
A norma di Regolamento, si richiede risposta scritta.
Lega Nord Trentino
Il Capogruppo in Consiglio provinciale
Alessandro Savoi
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(La nostra Talpa è disegnata da
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