L’intera Unione Europea trova l’accordo sul Patto di stabilità

Tutti i Paesi dicono sì ai «tre anni di flessibilità». Entusiasti anche il ministro spagnolo Calviño e quello italiano Giorgetti. La Meloni approva

I leader degli stati che compongono l’Unione Europea hanno ragionato sull’accordo raggiunto ieri notte dai ministri dell’economia francese Le Maire e quello tedesco Lindner e alla fine tutti hanno valutato positivamente le risultanze.
È passato il compromesso franco-tedesco, a cui ha contribuito però anche l’Italia e con la mediazione spagnola che ha la presidenza di turno dell’Ue.
La Germania, capofila degli stati «Frugali», voleva parametri comuni a tutti sulla riduzione del debito pubblico e del deficit.
 
La Francia, insieme all’Italia e agli stati sul Mediterraneo, voleva una maggiore elasticità di cassa per non compromettere la crescita che sta faticosamente cercando di riprendere quota dopo la pandemia, le guerre e l'inflazione..
Alla fine è stato raggiunto un compromesso tra le due posizioni, in grado di soddisfare tutti. Resta valido in principio di ridurre i deficit di bilancio e dei debiti pubblici, ma con tra anni di «flessibilità».

Anche per la Meloni si tratta di un «compromesso di buonsenso».
Per la Schlein, al contrario, si tratta di un «cattivo compromesso per l’Italia», ma questo di sapeva a priori.
Ora resta aperta la partita del Mes, la cui ratifica oggi torna in aula alla Camera.

GdM