Mercato immobiliare Trentino, 2° quadrimestre ancora in crescita
Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, le compravendite sono cresciute del 21,63%
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Prosegue l’andamento positivo delle compravendite immobiliari in provincia di Trento: anche nel secondo quadrimestre del 2016 sono cresciute del 21,63%, secondo i dati presentati oggi dall’Agenzia delle Entrate durante la conferenza stampa indetta da Fimaa Trentino.
Tale aumento, tuttavia, non fornisce una lettura precisa della situazione del mercato immobiliare che continua a evidenziare alcune criticità.
Fimaa Trentino, la federazione degli agenti e mediatori d’affari, ha presentato stamattina un report sull’andamento del mercato immobiliare trentino nel secondo quadrimestre del 2016.
All’incontro hanno partecipato Severino Rigotti, presidente di Fimaa Trentino, gli operatori Fimaa che rappresentano l’intero territorio provinciale sia per quanto riguarda il mercato residenziale, turistico e commerciale, Paolo Borzaga e Luigi Del Rosso, funzionari dell’Agenzia delle Entrate della provincia di Trento, e Giovanna Zanolini, notaio dello Studio Notai Associati di Trento.
L’Agenzia delle Entrate ha rilevato, nel periodo giugno-agosto 2016, un aumento delle compravendite di immobili residenziali pari al 21,63%, rispetto al periodo precedente. Prosegue quindi un trend positivo già rilevato nel primo quadrimestre dell’anno.
Anche il confronto tra i primi otto mesi dell’anno segna un +19,59% rispetto al medesimo periodo del 2015.
I dati forniti dal notaio Zanolini, riferiti al numero di atti seguiti dallo studio associato, sono in linea con quanto evidenziato dall’Agenzia: nel secondo quadrimestre 2016 in Trentino gli atti di trasferimento sono cresciuti del 5,3% (+5,6% a livello regionale, +9,7% a livello nazionale).
In totale lo studio ha affrontato 261 pratiche, 241 delle quali riferite al mercato residenziale, 4 per uffici, 14 per immobili commerciali e artigianali, 2 per multiproprietà.
Rimane ancora nettamente preponderante il numero di atti tra privati che rappresentano, rispetto a quelli che vedono coinvolte imprese, all’incirca il 95% del totale.
Un dato che riflette il momento ancora difficile del settore edile e la conseguente carenza di immobili nuovi da immettere sul mercato.
Nel secondo quadrimestre crescono anche i mutui richiesti dai trentini che crescono del 23,20% rispetto al primo quadrimestre e che, al netto delle surroghe, sono stati 240.
Un aspetto allarmante, invece, arriva dalla crescita di compravendite legate a procedure fallimentari, che crescono del 6,5%.
«Non sono dati particolarmente entusiasmanti – spiega il presidente Rigotti – poiché il mercato presenta ancora una forte componente di instabilità.
«Il mercato del nuovo è ancora stagnante e sull’usato prosegue la contrazione dei prezzi che mediamente si attesta tra un 20 ed un 50%. L’edilizia soffre ancora e le nuove costruzioni sono molto poche.
«Un altro aspetto negativo è la forte polarizzazione delle compravendite che si orientano tra due estremi: da un lato l’acquisto per la prima casa che rimane comunque entro i 250 mila euro come soglia massima e dall’altro le compravendite di lusso, sopra al milione di euro.
«La classe intermedia, quella sulla quale tradizionalmente le agenzie riescono a fare affidamento per le loro politiche di sviluppo, è quasi completamente scomparsa.
«Il calo del costo del denaro, seppur deciso, non riesce ad invertire questa tendenza ed a crescere sono gli acquisti di immobili usati, soprattutto destinati a prima casa e nella fascia inferiore del mercato.»