Ombre di contestazione si addensano sul Festival dell’Economia
La visibilità che offre il Festival attira molte iniziative che nulla hanno a che vedere con la manifestazione
o ha detto il presidente Dellai al termine dalla conferenza stampa del venerdì: molti segnali indicano che il Festival dell’Economia potrebbe diventare palcoscenico per gruppi più o meno democratici che intendono manifestare il proprio dissenso approfittando della visibilità che il Festival dell’Economia porta con sé.
Si parla di molti messaggi che si intrecciano nei social network di Internet, intercettati dalle Forze dell’Ordine. Ma ci sono anche delle manifestazioni vere e proprie organizzate apposta a Trento per quel periodo.
«Quello che sto facendo – ha detto Dellai ai giornalisti, – non è un appello, è un auspicio. Sarebbe triste se il Festival dovesse essere messo in sicurezza con decine di sistemi di precauzione, quali i passi obbligatori, autorizzazioni, posti di controllo, e così via.
«Il Festival è nato come momento di pubblico dibattito e riflessione – ha aggiunto il Presidente, – proprio per facilitare la diffusione di un argomento che potrebbe essere riservato a pochi esperti. Il mio auspicio è che la gente sia lasciata a vivere in pace questi pochi ma preziosi giorni di diffusione di cultura di massa.»
In effetti, i carabinieri ci avevano espresso i propri timori per l’arrivo in città di persone di un certo rilievo, tra cui il presidente Mario Monti.
Il quale certamente è il più illustre testimone dell’economia del nostro tempo, ma proprio per questo, sde da una parte ospite particolarmente importante per la manifestazione, dall’altra è un obbiettivo fin troppo scontato dalle frange estremiste che di tanto in tanto fanno capolino sulla scena italiana.
Qualche illustre relatore ha già disdetto l’appuntamento a Trento proprio per motivi di sicurezza, per cui esprimiamo anche noi un auspicio affinché la paura di partecipare al Festival dell’Economia in un ambiente di contestazione latente non possa a sopraffare la buona volontà.