Anche per il ministro Riccardi «L’autonomia è ineluttabile»
Lo ha dichiarato alla Convention UDC di Chianciano, dove ha anche sottolineato come l’Italia abbia «bisogno di Centro e di idee»
Il segretario Lorenzo Cesa ha aperto il congresso Udc a Chianciano davanti a più di 2.000 persone.
Nel suo discorso di apertura ha ringraziato Napolitano per il coraggio dimostrato nonostante gli attacchi subiti nell’estate (ieri l’ultima bravata), e ha esaltato l'operato di Mario Draghi per il salvataggio dell’euro.
Ha ringraziato poi il presidente Casini, che con coraggio ha rinunciato al suo nome sul simbolo del partito.
Come abbiamo anticipato in un articolo precedente (vedi), il nuovo simbolo dell'Udc presenta un simbolo e una lista per l'Italia.
Un segnale che secondo gli osservatori indica l’apertura verso altre formazioni di Centro.
«L'Udc ha fatto il primo passo – ha sottolineato Cesa. – Adesso ci aspettiamo le reazioni degli altri partiti.»
Cesa ha anche presentato la posizione del partito sulla prossima legge elettorale, insistendo sull’importanza delle preferenze.
«Noi vogliamo le preferenze – dice tra gli applausi. – La gente lo vuole e noi lotteremo per questo.»
Molto seguiti anche gli interventi del segretario del CISL Bonanni e del ministro dei beni culturali Ornaghi.
Ma il più apprezzato dalla delegazione di Trentini presente è stato l’intervento del ministro per l’integrazione Andrea Riccardi (). n e l l a f o t o , i n m e s s o a l l a d e l e g a z i o n e t r e n t i n a
«Bisogna avere coraggio di aprire un cantiere delle idee, – Ha ribatito. – Tra le idee la questione delle autonomie resta un caposaldo di questo Paese: il tema dell’autonomia è ineludibile!»
Il ministro ricorda come il Paese cerchi di una nuova politica di centro perché «la politica ha bisogno del centro».
«Non per rendita di posizione – precisa, – ma bisogna avere il coraggio di ripartire dalle idee: non demonizzare l’avversario, non fare la politica delle emozioni che bruciano, ma una politica posata e non personalistica. La cultura e la politica sono stati divorziati per troppo tempo.»
Il ministro in partenza per Roma ha incontrato la delegazione trentina che lo ha salutato con un buon bicchiere di succo di mela e tanta allegria.