Caritas diocesana, riprende a Trento la raccolta di abiti usati

Possono essere portati, se in buono stato, dal 9 maggio nel magazzino di via Giusti

Da giovedì 9 maggio riprende la raccolta di abiti usati presso il magazzino della Caritas diocesana in via Giusti 11, a Trento.
Era stata sospesa nell’autunno scorso per esigenze di riorganizzazione.
D’ora in poi il servizio sarà attivo solo il giovedì dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.00.
Vengono raccolti vestiti, accessori e biancheria per la casa che devono essere consegnati in buono stato, lavati e piegati.
Devono essere in modica quantità (al massimo due borse o scatole).
Il materiale verrà visionato al momento della consegna alla presenza dei donatori e con l’aiuto dei volontari.
Non si raccolgono giocattoli per bambini e neppure mobili.
 
Fin dagli anni ’80 la Caritas trentina raccoglie dai cittadini abiti usati al fine di riutilizzarli a favore di chi è in difficoltà.
Questo servizio, che esprime un'attenzione alla persona, all’ambiente e al riciclo, si propone di educare all'acquisto responsabile, al riutilizzo consapevole e al rispetto della dignità delle persone che si vogliono aiutare.
 
Quanto donato viene riutilizzato e rimesso in circolo tramite tre principali canali:
Negozi Altr’Uso: dove vengono rivenduti a prezzi adeguati, con una particolare attenzione a chi fa più fatica.
Emergenze: situazioni particolari come persone senza dimora che necessitano di un cambio, persone in difficoltà appena ricoverate o dimesse dall’ospedale.
Carcere: per detenuti che non hanno disponibilità economiche o una rete all'esterno che li sostiene.
 
«Consegnare vestiti riusabili costituisce un preciso atto di responsabilità, attraverso la preparazione di materiali in buono stato e realmente riutilizzabili, sostenendo nel concreto la dignità di ogni persona, – dichiara Alessandro Martinelli, referente della Caritas diocesana. – Sono questi i motivi principali per cui abbiamo riorganizzato il servizio, per aiutare i donatori non tanto a sbarazzarsi dell’inutile quanto a vivere un’azione educativa.
«Ed è il motivo per cui ognuno sarà accolto da volontari che aiuteranno a visionare gli abiti per verificarne l’effettiva possibilità di riuso.»