«Una ricchezza culturale e una sfida per ampliare gli orizzonti»

Questo il commento dell’assessore provinciale Mirko Bisesti su Oriente Occidente

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Presentato oggi a Rovereto l’Oriente Occidente Dance Festival, una realtà ormai consolidata nel panorama culturale e una delle più importanti rassegne di danza contemporanea italiana, conosciuta in tutto il mondo.
Al Festival si affianca un’attività di produzione, formazione e diffusione della cultura della danza, il cui valore per il territorio è stato sottolineato anche dall’assessore all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, che è intervenuto nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, anche il sindaco di Rovereto Francesco Valduga e il presidente di Oriente Occidente Paolo Baldessari.
 
«La presentazione di oggi mostra tutto il valore delle idee e della progettualità di Oriente Occidente e il grande lavoro fatto per una programmazione di alto livello, sia nazionale che internazionale, che da anni è il vanto di questa istituzione, – ha detto l’assessore. – L’importanza delle relazioni artistiche e l’apertura oltre i nostri confini hanno una ricaduta efficace non solo per la città di Rovereto, ma per tutto il Trentino.
«Rappresentano, infatti, un’opportunità per i nostri giovani, che intendiamo coinvolgere non solo per far conoscere loro la ricchezza culturale dell’offerta del Festival Oriente Occidente, ma anche in una crescita artistica personale e di comunità, attraverso proposte lungo tutto l’arco dell’anno.
«Per questo, per la prima volta da quest’anno, abbiamo cercato di coordinare le azioni e i progetti regionali attraverso specifiche borse di studio, – ha detto ancora Bisesti. – Si tratta di una sfida che aiuterà ad ampliare i nostri orizzonti anche in ambito culturale.»
 
Nel corso della presentazione sono intervenuti anche, per Oriente Occidente, la direttrice generale Anna Consolati, il direttore artistico Lanfranco Cis e la drammaturga Gaia Clotilde Chernetich, curatrice studio.
In video collegamento Nadia Casamassimo e Andrea Santantonio del Centro arti integrate, che hanno presentato un progetto di laboratorio teatrale rivolto a giovani tra 14 e 22 anni.