Presidenziali in Austria, vincono i muri: Europa addio
Nessun candidato dei partiti al governo è riuscito ad arrivare al ballottaggio: al primo turno trionfa l’estrema destra anti-migranti – Il commento di Kompatscher
In Austria, al primo turno delle presidenziali, ha trionfato l’estrema destra anti-migranti. Il candidato del Partito della Libertà, Norbert Hofer, ha ottenuto al primo turno il 36,4% dei voti. Al secondo posto il candidato dei Verdi che ha ottenuto il 20,4% delle preferenze. I popolari e i socialisti sono fuori dal ballottaggio. In buona sostanza, la maggioranza degli austriaci che sono andati alle urne preferisce che venga eretto un muro anti migranti. Da questa pragmatica lettura del risultato si ha la cattiva sensazione che l’Europa si stia allontanando perché sono i cittadini a volerlo. |
Tra le reazioni al voto, riportiamo il commento diramato in un comunicato per la stampa dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher.
«È sicuramente un unicum nella storia della Repubblica di Austria il fatto che nessuno dei candidati dei partiti al governo sia riuscito ad arrivare al ballottaggio.»
Secondo il presidente della Provincia Arno Kompatscher, da un lato questo risultato è imputabile al fatto che generalmente le grandi coalizioni perdono il favore dell'elettorato e quindi provocano ripercussioni negative sui partiti di governo.
Kompatscher parla inoltre di una «crisi di fiducia generalizzata verso la politica che porta i cittadini a non voler votare i partiti al governo, quindi a penalizzarli, e a privilegiare i messaggi semplici in un mondo sempre più complesso.»
«L'esito del primo turno delle presidenziali in Austria – continua Kompatscher, – va visto sullo sfondo della questione dei profughi e può essere interpretato anche come il segnale di buona parte degli elettori austriaci di volere un Capo dello Stato che faccia da contrappeso all'attuale governo SPÖ-ÖVP.
«Il buon risultato del candidato della FPÖ Norbert Hofer e della sua linea politica è sicuramente da mettere in diretta relazione con la particolare situazione dei migranti, – aggiunge Kompatscher. – Nella scelta del candidato presidente, l'esponente FPÖ è evidentemente riuscito a ispirare maggiore fiducia rispetto agli altri nomi in lizza.»
L'appuntamento è ora con il ballottaggio del 22 aprile tra lo stesso Hofer e il candidato indipendente ed ex rappresentante dei Verdi Alexander Van der Bellen.