Nave Trieste eccellenza della cantieristica italiana
Si prevede entri in servizio nel 2022, andando a sostituire il Giuseppe Garibaldi
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«Nave Trieste, unità anfibia multiruolo varata il 25 maggio 2019 a Castellammare di Stabia (NA), è espressione dell’eccellenza nel settore della cantieristica e dell’alta tecnologia di un Paese, l’Italia, che come pochi altri al mondo è in grado di progettare, costruire e impiegare con successo un assetto così articolato e complesso.» – Ha detto il Sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli (nella foto seguente) nel corso di una visita presso il cantiere navale del Muggiano, La Spezia.
«Nell’attuale contesto internazionale abbiamo bisogno di mari ben presidiati, non solo quelli contigui alle nostre coste, ma anche quelli lontani in cui il nostro Paese, oltre a contribuire alla stabilizzazione di aree di crisi, deve proteggere i suoi prioritari interessi, economici e commerciali.
«E questo cantiere navale, ricco di altissime competenze professionali, da sempre garanzia di un “made in Italy” che porta nei mari del mondo eccellenze italiane, sta contribuendo ad ampliare le capacità operative della Marina Militare, come dimostrano i lavori su questa unità anfibia multiruolo che sarà consegnata alla Forza Armata nel 2022.»
Nave Trieste, dotata anche di un ospedale di 700 mq. (il più grande ospedale presente a bordo delle unità navali della nostra Marina Militare), sarà in grado di proiettare assetti operativi ad elevata prontezza, militari e umanitari, per il concorso offerto dal Dicastero della Difesa ad attività di soccorso umanitario in occasione di eventi straordinari/calamità naturali (Dual-use), con spiccati requisiti di standardizzazione e interoperabilità nell’ambito della politica di difesa comune europea, in particolare per le capacità di imbarco, trasporto, rilascio, impiego e supporto di mezzi anfibi e aerei.
Facente parte delle unità previste con la legge navale 2014-2015, la nuova nave anfibia multiruolo/multifunzione ha un dislocamento a pieno carico di circa 33.000 tonnellate e una lunghezza, fuori tutto, di circa 245 metri, detenendo così il titolo di unità più grande della flotta.
Il progetto innovativo si rifà allo stile adottato anche dalle portaerei britanniche classe Queen Elizabeth. Infatti presenta due isole distinte, la prima (quella a proravia) per la navigazione, la seconda (a poppavia) per la gestione ed il controllo delle operazioni di volo.
Questo assetto ha una triplice funzione, garantendo infatti un maggior raggio visivo, più spazio sul ponte di volo e anche una gestione più fluida ed efficiente delle varie attività.
Il ponte di volo ha una lunghezza di 230 metri ed una larghezza di 36 metri, con un totale di 9 punti per mezzi aerei. È dotato di 2 elevatori per aeromobili (15 m x 15 m) con una portata massima di 42 tonnellate.
Secondo i dati dichiarati, la nave è dotata di un bacino di sbarco allagabile al di sotto dell'aviorimessa, che consente di utilizzare mezzi anfibi tipo LCM (Landing Craft Mechanized), gommoni a scafo rigido (RHIB), aeroscafi LCAC (noti comunemente come hovercraft), L-CAC e i più innovativi mezzi da sbarco anfibio rapido (L-CAT) in dotazione alle marine NATO ed europee.
A differenza della portaeromobili Cavour, che ha un'unica aviorimessa riconfigurabile in ponte veicoli non allagabile, questa unità dispone, al di sotto del ponte di volo, di due ulteriori ponti, di cui uno è un'aviorimessa di 2.300 m² (e 530 metri lineari di corsia per parcheggio mezzi) con paratie rimovibili come nel Cavour (in modo da raggiungere i 2.600 m²), collegata ad un ponte inferiore di 2.200 m², diviso in un'autorimessa da 700 m² con 253 metri lineari per parcheggio mezzi e in un bacino allagabile (55 m x 15 m), dimensionato per l'ingresso di 4 LCM-1E o 1 LCAC.
Come il Cavour e il Giuseppe Garibaldi, anche il Trieste, sul ponte di volo, è dotato di trampolino di lancio inclinato (ski-jump) per facilitare il decollo degli aerei STOVL F-35B, come riportato anche nella scheda tecnica, mantenendo una capacità aerea secondaria da utilizzare in caso di necessità qualora il Cavour non fosse disponibile.
Il gruppo motore ha due assi con eliche pentapala a passo variabile e due timoni compensati a spada, due pinne stabilizzatrici retrattili, due eliche di manovra prodiere e un'elica di manovra poppiera intubate, che garantiscono una maggiore manovrabilità in spazi ristretti rispetto alla sola accoppiata timoni/eliche.
Il taglio della prima lamiera è avvenuto il 12 luglio 2017 nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, mentre, poco più di 7 mesi dopo, il 20 febbraio 2018, ha avuto luogo l'impostazione della chiglia sullo scalo del cantiere navale stabiese, dando il via alla costruzione della nave.
Essa è stata varata, e contestualmente battezzata il 25 maggio 2019, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, cerimonia cui ha fatto da madrina la figlia.
Si prevede che nave Trieste entri in servizio nel 2022, andando a sostituire il Giuseppe Garibaldi e forse uno dei tre classe San Giorgio.