Kataklò Athletic Dance Theatre al Castello delle Meraviglie
Sul palcoscenico del prato della Lizza nella rocca di Arco si tiene giovedì 5 luglio «Ready!», spettacolo di danza acrobatica di Kataklò Athletic Dance Theatre

Photo Franco Aresi.
La creatività e l’energia produttiva di Giulia Staccioli alimentano la produzione di Kataklò Athletic Dance Theatre, compagnia indipendente che da quasi vent’anni si esibisce con successo in Italia e all’estero, e che in questa occasione unisce in una alchimia inedita la meraviglia della danza acrobatica alla scenografia straordinaria del castello di Arco, dove la compagnia propone un mix di alcuni dei suoi più apprezzati spettacoli.
Il nome Kataklò viene dal greco antico e significa «io ballo piegandomi e contorcendomi».
Lo stile di Kataklò si basa sull’alta preparazione atletica e sulla notevole tecnica di danza di tutti gli interpreti, chiamati a mettere in campo versatilità e determinazione per sostenere l’impegnativo training fisico.
Il processo creativo di Giulia Staccioli si basa sul coinvolgimento attivo dei performer e lo sviluppo dell’idea artistica avviene attraverso sessioni d’improvvisazione che sollecitano la sperimentazione; Kataklò è un work in progress, un generatore di idee innovative, un catalizzatore di collaborazioni stimolanti.
La compagnia Kataklò è internazionalmente riconosciuta per l’alto valore artistico e per la sorprendente spettacolarità delle sue produzioni, facendosi portavoce della cultura italiana nel mondo grazie all’assidua collaborazione con gli istituti italiani di cultura e con il Ministero degli esteri per eventi, festival e manifestazioni fuori dai confini nazionali.
Grazie all’inconfondibile e spettacolare fusione di danza, atletismo acrobatico, mimica, humor, suoni, luci e costumi, la ricercatezza della scrittura coreografica e teatrale di Kataklò ha l’emozionante potere di comporre scenari surreali, di creare illusioni e sfidare l’immaginazione, superando ogni confine culturale, linguistico e generazionale.
Riferimenti
Il Castello delle Meraviglie è direttamente ideato e organizzato dal Comune di Arco, in collaborazione con Provincia autonoma di Trento, Regione autonoma Trentino-Alto Adige, Smag – Scuola Musicale Alto Garda, Garda Jazz Festival, Arco Sideout Festival, Corpo bandistico Riva del Garda, e altri soggetti privati.
La gestione progetto è in capo all’assessore alla cultura Stefano Miori, al consigliere comunale con delega alla valorizzazione del castello e dell’olivaia Roberto Zampiccoli, al dirigente dell’Area servizi alla persona Stefano Lavarini e alla responsabile dell’Ufficio attività culturali Giancarla Tognoni.
Il castello di Arco
Il castello sorge su una rupe assai aspra che si eleva a nord della città, e si staglia netto verso il cielo, visibile da ogni direzione.
Il nucleo più antico (costituito dalla torre sommitale) è precedente all’anno Mille e aveva uno scopo meramente difensivo per la città; nel corso dei secoli ha poi acquisito la fisionomia articolata e gigantesca del borgo fortificato che conosciamo dal dipinto di Albrecht Dürer, per cadere poi in rovina a partire dal XVIII secolo.
Originariamente «bene della comunità degli uomini liberi di Arco», dal XII secolo il nucleo fortificato diviene proprietà dei Conti d’Arco, che ne resteranno proprietario ininterrottamente fino al XX secolo, quando viene acquistato dal Comune di Arco.
Dal 1997, al termine di un lunghissimo intervento di restauro operato dalla Provincia autonoma di Trento, il castello ha mantenuto una apertura al pubblico durante le ore diurne (7 giorni la settimana, con orario continuato, ad esclusione dei mesi di gennaio) e ospitato innumerevoli eventi serali e notturni, specialmente sul prato della Lizza –un ampio pianoro che si affaccia verso sud e consente di abbracciare con la vista l’intera pianura del Basso Sarca, fino al lago di Garda.
Si tratta del monumento più visitato di tutto l’Alto Garda, che supera costantemente ormai da anni i 60 mila visitatori paganti l’anno e che, stimando i visitatori diurni che si fermano al prato della Lizza (il livello inferiore entro le mura) e il pubblico degli eventi serali, raggiunge costantemente i centomila ingressi annui.
Nel corso dei primi mesi del 2018 si prevedono alcuni interventi di manutenzione straordinaria e di miglioramento dell’accessibilità, soprattutto per quanto attiene alla parte superiore del maniero; il miglioramento della sede stradale sarà un importante miglioramento che potrà incrementare ulteriormente gli accessi, specialmente per le persone (anziani, gruppi familiari, ecc) con ridotta capacità di spostamento.