Insetti d'alta quota: il 9 marzo al Museo di Scienze Naturali

Gli insetti alpini, i pericoli e come si adattano al cambiamento climatico: questo è il tema di un colloquio organizzato dalla Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige

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Sono diversi i meccanismi di adattamento che gli insetti adottano per il cambiamento climatico e per il ritiro dei ghiacciai: alcune specie espandono la loro area di distribuzione, altre la riducono, quelle dei climi caldi si spostano ad altitudini più elevate e quelle dei climi freddi possono riuscire ad adattarsi alle nuove condizioni microclimatiche più miti.
Il cambiamento climatico e il ritiro dei ghiacciai comunque rappresentano le maggiori minacce per gli insetti alpini ed alcune specie dei climi freddi che, in alcuni casi, possono anche estinguersi localmente. In ogni caso gli insetti sono sentinelle dei cambiamenti climatici e il loro studio aiuta a comprendere gli effetti del riscaldamento globale sulla biodiversità alpina.
 
Nel colloquio organizzato dalla Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige «Va’ dove ti porta il… ghiaccio: storie di insetti in ambienti d’alta quota», che si terrà mercoledì, 9 marzo alle ore 18 al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Mauro Gobbi spiega come alcuni insetti glaciali resistono bene al calore grazie a meccanismi di difesa molecolari che potrebbero, almeno sul breve termine, consentire loro di adattarsi a leggeri e graduali incrementi della temperatura ambientale.
Mauro Gobbi è un ricercatore presso il MUSE - Museo delle Scienze di Trento. Da quasi vent’anni studia gli insetti che vivono ai margini dei ghiacciai Alpini ed extra-Alpini. Ha compiuto spedizioni sulle Alpi, sui Pirenei, sulle Ande e in Scandinavia.
 
È necessaria la prenotazione online sul sito del museo al link https://app.no-q.info/naturmuseum-sudtirol/calendar#/event/93342. L’ingresso è libero. La conferenza è visibile anche online sul canale YouTube del museo al link https://www.youtube.com/watch?v=Ks5RXc18pb0.
La Piattaforma Biodiversità dell'Alto Adige è nata nel 2020 su iniziativa del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, dalla Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio della Provincia autonoma di Bolzano e dal team di monitoraggio della biodiversità di Eurac Research. L’obiettivo è quello di costruire una rete che coinvolga tutti gli attori e le istituzioni attive nel campo della biodiversità.