Il settore Terziario in Trentino – Di Daniele M. Bornancin

Punto di vista dell’Associazione dei Giovani Imprenditori di Confcommercio

Il Direttivo Gruppo Giovani.
 
La categoria del Terziario e quella dei Servizi alle Imprese sono sempre state rilevanti nell’economia trentina assorbendo, negli ultimi anni, un buon numero di addetti con un ruolo importante nella diffusione dell’innovazione e del sostegno alle imprese.
In questo quadro, un incremento delle aziende del terziario avanzato e l’evento dell’università, hanno portato sempre di più un’offerta di tecnici molto qualificati, che hanno determinato un’efficace crescita dell’economia, in particolare nei comparti dell’informatica, delle nuove tecnologie e dell’informazione.
Nel settore del terziario tradizionale si è riscontrata un’evoluzione crescente nel turismo e nel settore alberghiero, per continuare con il commercio, i trasporti e i servizi.

Paolo Zanolli.

Quest’area vitale del Trentino ha come punto di riferimento la Confcommercio, che nel proprio sistema comprende associazioni così classificate: Commercio al dettaglio e all’ingrosso, Attività di servizi, Albergatori, Ristoratori, Panificatori, Pubblici esercizi, Organizzazioni turistico ricettive, Agenzie di viaggio, Mediatori immobiliari, e infine Amministratori di condomini e altre attività del sistema produttivo.
Appartiene a questa storica struttura il Gruppo «Giovani Imprenditori» del Terziario, di cui Paolo Zanolli ne è presidente. Lo abbiamo incontrato per uno scambio d’idee e per conoscere meglio questa realtà trentina, giunta al suo 25° anniversario.
Paolo Zanolli è un imprenditore del commercio al dettaglio e all’ingrosso nel settore dell’agrochimica e garden della Ortal sas, azienda storica con capannoni e negozio a marchio tuttoGIARDINO a Lavis.
Il nostro interlocutore, che conosce bene il settore e il pensiero degli altri giovani imprenditori, ci ha così rappresentato la situazione attuale e le prospettive future.
 
 
Presidente Zanolli, può esporre la storia e le caratteristiche di questo Gruppo Giovani Imprenditori e la sua esperienza in campo?
«Il nostro Gruppo Giovani, ha raggiunto 25 anni di attività nell’ambito di Confcommercio Trentino.
«Sono Presidente del Gruppo Trentino e Consigliere Nazionale di Confcommercio Giovani cui, come Associazione, facciamo parte.
«Un osservatorio, sia quello locale che quello nazionale, che mi ha permesso di incontrare molte delle realtà imprenditoriali del Terzo settore, avere dei confronti e momenti di verifica con visite guidate, sia in Trentino che nelle altre Regioni italiane, per così capire come si muovono i servizi e le attività produttive di questa importante area per l’economia. Le visite effettuate presso aziende, considerate eccellenze locali e nazionali dei settori dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura, da noi considerate molto importanti, hanno dato lo stimolo per creare sinergie tra imprenditori e impostare strategie commerciali e promozionali comuni.
«La base associativa, presente in tutte le Regioni italiane, è costituita da imprenditori under 42 e riunisce più di 130 categorie dei vari settori, dal commercio, ai servizi, turismo e piccole e medie imprese, oltre a liberi professionisti associati. È importante rilevare che la metà dei giovani imprenditori è di prima generazione ed ha fondato da sé, la propria azienda.
«Il Gruppo promuove la formazione imprenditoriale, rappresenta gli interessi degli associati e delle loro attività, favorisce lo sviluppo delle categorie economiche, anche attraverso percorsi di collaborazione tra imprese e soggetti diversi.
«Inoltre, si organizzano studi e ricerche, seminari in campo finanziario e sulle novità legislative del terziario, su temi economici e istituzionali d’interesse nazionale e locale.
«Il nostro gruppo territoriale ha dato molta importanza alla formazione dei giovani imprenditori, alla capacità decisionale dell’imprenditore, alle risorse umane. Allo scopo si sono programmati una serie d’incontri con imprenditori trentini senior, a cadenza annuale, per capire e conoscere i segreti del mestiere.
«Attualmente il Gruppo Giovani del Terziario trentino conta 300 iscritti, dislocati su tutto il territorio.
«Nel 2005, è stato costituito il PAE (Piano Ambito Economico): tavolo d’imprenditoria giovanile della Provincia di Trento , (grazie all’Assessore provinciale alle politiche giovanili Salvaterra) con un apposito tavolo di lavoro permanente. Ne fanno parte i rappresentanti dei giovani di tutte le categorie economiche, dove sono stati introdotti specifici progetti per la popolazione giovanile e per le imprese.
«Ho rivestito la carica di presidente di quest’organismo nel 2019 e nel 2020. Negli anni abbiamo sviluppato criteri nuovi, di dialogo e approfondimento, delle varie tematiche per tutti i settori, anche attraverso attività politiche istituzionali. Ad esempio abbiamo elaborato un piano di proposte per modificare e migliorare le norme di attuazione della L.P. 6/99 (incentivi all’economia), di seguito recepito dalla Provincia.
«Certo, dobbiamo essere tutti consapevoli che il settore terziario è importante per l’economia e per la qualità e lo sviluppo del nostro territorio e dell’intero sistema produttivo italiano. Anche in questo periodo di particolare difficoltà continuiamo ad operare insieme, per la crescita delle nostre aziende, non dimenticando il valore della comunità.»
 
La crisi economica e la pandemia quali conseguenze hanno portato al settore?
«L’emergenza sanitaria attuale, non prevista, ha portato una crisi economica e finanziaria che non ha precedenti nella storia dell’economia italiana.
«La crisi economica che aveva visto un avvio della ripresa nel 2018, non era così impattante per il terziario. Oggi, si riscontrano costantemente chiusure di attività, molto più numerose rispetto a dieci anni fa.
«È da un anno che le aziende chiudono e aprono solo per poche ore. Gli effetti negativi di questa economia sospesa, che colpisce sempre di più i comparti del terziario, se continua a persistere, si potranno vedere alla fine del 2021 e con ogni probabilità avranno ripercussioni anche nel 2022. Certo, la salute è fondamentale per ognuno, ma non si può dimenticare anche la salute delle aziende, che producono lavoro, migliorano la qualità della vita e creano sviluppo e crescita dei territori. Continuare con l’incognita di non conoscere quando si potranno riaprire le attività, non ci permette di impostare nuove azioni per il futuro.
«Il Gruppo dei Giovani imprenditori, attraverso uno specifico questionario, nel periodo aprile e maggio 2020, ha elaborato un’indagine finalizzata a capire gli effetti del COVID 19 sulle giovani imprese del territorio trentino, nelle aree d’interesse del terziario: commercio, turismo, servizi.
«Questa rilevazione ha interessato 250 imprenditori under 42. Il quadro che ne è emerso evidenzia che: l’87,3% delle aziende ne è stato colpito, il 71,6% ha attivato programmi di lavoro alternativi anche rispetto agli orari e ai periodi intervallati con la cassa integrazione. Un impatto disastroso, dove è stato percepito che il 46,7% degli imprenditori non ritiene di riuscire a superare la crisi e quindi si prevede una chiusura delle attività, pari al 50% del numero delle imprese.
«In Trentino un buon numero di aziende a gestione giovanile, inoltre, aveva con molto coraggio avviato la propria attività nel 2019 e nei primi sei mesi del 2020, accendendo mutui, prestiti e con la sospensione dei propri negozi o esercizi pubblici si sono trovati a subire la diminuzione delle entrate, con debiti anche verso i collaboratori, e con grossi rischi per il futuro. Una situazione che colpisce in modo significativo anche la crescita dell’imprenditoria giovanile in Trentino, che si era accentuata negli ultimi anni e che faceva ben sperare in questi anni.»
 
Per quanto riguarda la formazione del personale nel terziario, cosa mi può dire?
Il giovane imprenditore ha sempre messo al centro della propria azienda il personale o, meglio, i propri collaboratori. Certo la formazione continua dopo la scuola è molto importante. Le aziende vanno avanti se hanno collaboratori preparati e pronti alle novità, alle sperimentazioni. Oggi sono necessarie competenze trasversali, basate sulla disponibilità dei lavoratori a imparare, a fare, a provare anche nuovi sistemi. Pensiamo come esempio all’e-commerce, nuovo forma di vendita che ha trasformato i criteri di acquisto del dettaglio e dell’ ingrosso. Prendiamo come esempio la crescita dei consulenti informatici che realizzano siti web per la commercializzazione e sviluppo dei prodotti in Internet, per la creazione di sistemi per portare ovunque le produzioni e la consegna a domicilio in breve tempo.

A proposito di questo sistema di vendita, quale sarà il futuro?
«Certamente il fenomeno è in crescita ed anche il periodo di lockdown ne ha favorito un incremento complessivo. La strada è tracciata, la gente si collega ad internet tutti i giorni e con le limitazioni dettate dai decreti Covid, rimanendo a casa è più propensa a conoscere ed acquistare i prodotti online.
«Oggi è indispensabile che ogni attività commerciale o di servizi abbia una vetrina online per essere competitiva, in linea con le tecnologie, incontrando in rete i clienti e i turisti. Nella gestione aziendale devono necessariamente essere presenti sia il negozio fisico, sia quello virtuale.
«L’e-commerce è un’opportunità che però deve essere disciplinata a livello europeo, anche perché è necessario combattere, ad armi pari con i colossi del nuovo sistema di vendita.»
 
E il futuro del Trentino?
«Il Trentino istituzionale ha fatto molto per la nostra imprenditoria locale, anche con la predisposizione di specifiche leggi per favorirne lo sviluppo e la qualificazione.
«Il Trentino è oggi più di sempre un attrattore di nuovi imprenditori, un catalizzatore di cervelli che non è facile riscontrare in altri territori. L’imprenditore deve però saper vedere il domani, capirlo e cercare di adeguarsi alle novità per essere determinante nel futuro che non sarà come prima, anche perché quando usciremo da questa seconda ondata della pandemia cambierà il modo di fare impresa, sotto ogni punto di vista (organizzativo, produttivo e gestionale). Per questo la nostra categoria deve essere pronta.
«Gli imprenditori giovani e senior di tutte le categorie devono essere ottimisti e avere fiducia nelle proprie aziende per una ripartenza di qualità, consapevoli che dopo la crisi, la storia insegna ci sarà sempre una ripresa.»
 
Presidente, grazie e buona continuazione.
 
A cura di Bornancin Daniele Maurizio
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