La pasta d’alta quota conquista Milano a «Identità Golose»

Felicetti di nuovo protagonista all’Allianz MiCo-Milano Congressi dal 28 al 30 gennaio

Tra masterclass stellate e showcooking nella cucina a vista, la pasta d’alta quota firmata Felicetti sarà ancora una volta protagonista di Identità Golose Milano, kermesse internazionale dedicata alla cultura del cibo, in programma dal 28 al 30 gennaio presso l’Allianz MiCo-Milano Congressi.

Ai fornelli dello stand Felicetti si alterneranno gli chef Massimo Piccolo del Rome Marriot Grand Hotel Flora (sabato 28 gennaio), Cristiano Tomei del ristorante L’Imbuto di Lucca (domenica 29) e Andrea Alfieri, executive chef del Da Noi In, Magna Pars Hotel à Parfum di Milano (lunedì 30).

Per tutti un tema comune: il legame sempre più simbiotico tra alta cucina e hôtellerie, che vede nella ristorazione uno dei punti di forza dell’offerta alberghiera del nostro Paese.
Su 385 ristoranti cui sono state attribuite stelle Michelin nell’ultima edizione dell’omonima Guida, oltre un terzo è ospitato all’interno di hotel; tra questi si contano 5 tristellati e ben 20 due stelle.
 
Le paste monovarietali della linea Monograno Felicetti saranno inoltre al centro del consueto appuntamento con Identità di Pasta (Sala Blu 1), in programma domenica 29 gennaio: otto chef per sette lezioni verticali dedicate al prodotto simbolo del made in Italy, per omaggiarne l’assoluta centralità nella cultura gastronomica moderna.
 
 Questo il programma completo  
11.00 Giuseppe Iannotti – Kresios (Telese, Benevento), due stelle Michelin
 
11.45 Marco Ambrosino – Collettivo Mediterraneo (Napoli)
 
13.30 Michele Lazzarini – Contrada Bricconi (Oltressenda Alta, Bergamo), una stella verde Michelin
 
14.15 Karime Lopez e Takahiko Kondo – Gucci Osteria da Massimo Bottura (Firenze), una stella Michelin
 
15.00 Dario Pandolfo – Cala Luna, Le Calette Hotel (Cefalù, Palermo)
 
15.45 Gianluca Gorini – Da Gorini (San Piero in Bagno, Forlì-Cesena), una stella Michelin
 
16.30 Cristiano Tomei – L'Imbuto (Lucca)
 
 Un pastificio tra le Dolomiti  
Fondato nel 1908, il Pastificio Felicetti è ancora saldamente nelle mani della famiglia del fondatore, che da quattro generazioni porta avanti una produzione di specializzazione nell’alta Val di Fiemme.
E se la montagna e i climi estremi sono ora ingredienti ricercati e apprezzati dai gourmet di tutto il mondo, non era lo stesso nei primi anni del Novecento, quando Valentino Felicetti ebbe l’intuizione che l’acqua di sorgente e l’aria d’alta quota potessero conferire alla pasta di grano duro un sapore distintivo.

Un esperimento imprenditoriale da cui è nata una dinastia di pastai tra le Dolomiti e un percorso produttivo di ricerca che, in oltre un secolo, ha conosciuto molti epigoni e aperto un nuovo segmento di mercato: quello delle paste di montagna.
Ancora oggi è l’unico pastificio in Europa situato sopra i 1.000 metri di altitudine.
 
 La ricchezza del monovarietale  
Il marchio Felicetti si caratterizza ancora oggi per la produzione mai convenzionale e per le sue scelte di campo.
In primis, il biologico come metodo di lavoro irrinunciabile e condiviso con una filiera italiana che pratica l’esclusione dei fertilizzanti chimici e l’uso responsabile di terreni e risorse, per evitare il depauperamento dell’ambiente.

L’azienda ha scelto di utilizzare esclusivamente semole di provenienza nazionale (con la sola eccezione delle linee Kamut® khorasan), a vantaggio del presidio della qualità e dell’ambiente.

Altro tratto distintivo sono le paste monovarietali, molto apprezzate nel canale horeca vocato alla cucina di ricerca; si tratta della linea Monograno Felicetti: solo semole biologiche monorigine, coltivate su terreni circoscritti che garantiscono una qualità superiore percepibile al palato, sempre più amata dagli chef e dagli appassionati di cucina.