L’agenda del Governo al Festival dell’Economia

Con Giuseppe Conte dall’immigrazione al reddito di cittadinanza, dal Recovery fund alla situazione della pandemia al piano sul cashback

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«Nessuno può pensare che la gestione dei flussi migratori, un fenomeno così complesso e da gestire con approccio multilivello, possa essere risolto da un mese all'altro – ha detto Conte. È un percorso che stiamo facendo e che già ha segnato una prima tappa nell'estate 2018 quando maturò la consapevolezza che Dublino dovesse essere superato. La proposta della Commissione europea è un passaggio non trascurabile, ma sicuramente non è l'approdo di una politica europea efficace di gestione dei flussi migratori, che deve fondarsi sul principio di solidarietà.»
Parlando del Recovery fund il premier ha evidenziato che «non risulta ci siano paesi più avanti di noi sul Recovery fund. È l'Unione europea ci ha chiesto per il 15 ottobre delle linee guida e non dei progetti, che arriveranno a gennaio. Non possiamo consentirci progetti parcellizzati, aggregheremo i singoli progetti che saranno in numero molto più ridotto e forniranno una visione di Paese, in linea con le indicazioni Ue.»
 
«Meno male – ha aggiunto Conte parlando del reddito di cittadinanza – che avevamo una misura di protezione sociale come il reddito di cittadinanza a cui abbiamo aggiunto il reddito di emergenza. Certo si possono sempre migliorare in fase di attuazione. In due anni introdurre una misura così complessa in un tessuto sociale che presenta criticità strutturali, non era affatto semplice. Il progetto di inserimento nel mondo del lavoro collegato al reddito di cittadinanza ci vede ancora indietro. Ho già avuto alcuni incontri con i ministri competenti: dobbiamo completare quest'altro polo e dobbiamo riorganizzare anche una sorta di network per offrire un processo di formazione e riqualificazione ai lavoratori. Dobbiamo cercare di costruire un percorso coordinato. È nostra intenzione, nei primi mesi del 2021, presentare l'altro progetto, quello che incrocia l'attuazione del reddito di cittadinanza con l'inserimento nel mondo del lavoro.»
«Tra le riforme che ci aspettano – ha proseguito – possiamo anche lavorare su quella delle pensioni. Dobbiamo metterci attorno a un tavolo: ad esempio fare una lista dei lavori usuranti mi sembra la prospettiva migliore.»
 
In merito al Covid, «io escludo pubblicamente un nuovo lockdown nazionale – ha ribadito il presidente – perché siamo in una situazione diversa rispetto a quella di inizio anno. Se si svilupperanno dei cluster potremo intervenire in modo circoscritto, perché abbiamo un sistema sofisticatissimo per incrociare i dati. Ai cittadini dico: riprendiamo la vita sociale con cautela, ma con fiducia. Se dovesse interrompersi il rispetto di minime regole è chiaro che i numeri potrebbero salire, ma se continueremo come adesso sono molto fiducioso.»
Infine in merito al piano sul «cashback», «è l'occasione per un mutamento delle abitudini degli italiani – ha sottolineato Conte. Passando ai pagamenti digitali contrastiamo il sommerso, creiamo le premesse per recuperare denaro e per far e pagare meno tasse. Inoltre, in tempi di pandemia da Covid-19, se non tocchiamo il denaro c’è meno occasione di contagio. Dal 1° dicembre chi pagherà in tutte le modalità elettroniche e digitali, se farà almeno 50 transazioni in 6 mesi potrà recuperare il 10% - ha spiegato il presidente. Ma abbiamo anche creato un meccanismo a premi in cui ci sarà solo da guadagnare con tanti incentivi. Stiamo ragionando inoltre con gli operatori del settore per ottenere l'abbassamento delle commissioni agli esercenti.»