Credem, requisiti patrimoniali ampiamente superiori ai limiti

Risultato che esprime la sicurezza, l’affidabilità e la solidità dell’istituto nei confronti dei clienti e degli altri portatori di interessi

Il Gruppo Credem, in data 24 Dicembre 2015, ha ricevuto da Banca d’Italia la comunicazione sui requisiti patrimoniali da rispettare nell’ambito del processo di revisione prudenziale (SREP).
In particolare il CET1 Ratio minimo assegnato è pari a 7% ampiamente superato dal CET1 Ratio(1) registrato dal Gruppo a fine settembre pari a 13,64%.
Il margine di sicurezza di oltre 6,5 punti percentuali è il più elevato tra le banche italiane che hanno preso parte agli stress test della BCE dello scorso 2014, in cui Credem è inoltre risultata la migliore nello scenario «avverso».
Tale risultato esprime il livello di affidabilità e solidità del Gruppo Bancario Credem ed è tutela nei confronti di tutti coloro che hanno rapporti con l’istituto: clienti con depositi o investimenti, imprese, obbligazionisti, azionisti, dipendenti e più in generale tutti i portatori di interessi.
 

 
«Questo traguardo è un ulteriore motivo di orgoglio per tutti noi e giunge dopo i risultati degli stress test del 2014 in cui siamo risultati la migliore banca italiana nello scenario avverso e dopo l’autorizzazione ricevuta ad ottobre di quest’anno all’utilizzo del modello interno avanzato per il calcolo dei coefficienti patrimoniali, – ha dichiarato Adolfo Bizzocchi Direttore Generale di Credem. – Questo importante risultato conferma il nostro posizionamento tra le banche commerciali più patrimonializzate del sistema ed è il frutto della strategia di crescita sana che stiamo seguendo da anni, sempre con l’obiettivo di creare valore sostenibile nel tempo.
«La solidità patrimoniale da un lato conferma ai nostri clienti di aver affidato i propri risparmi ed i propri investimenti in mani sicure, dall’altro ci consente di avere risorse a disposizione per proseguire con decisione nella nostra strategia di crescita – ha concluso Bizzocchi – continuando a sostenere famiglie e imprese, ad assumere giovani, ad investire e a creare valore per noi e per il nostro Paese.»
 
La Banca d’Italia ha inoltre comunicato i livelli minimi di Tier1 Ratio a 8,5% e Total Capital Ratio a 10,5%. Anche in questo caso i coefficienti patrimoniali del Gruppo a fine settembre sono ampiamente superiori alle richieste, con un Tier 1 Ratio(1) a 13,64% ed un Total Capital Ratio(1) a 14,92%.
Tali margini confermano ulteriormente anche i giudizi delle tre principali agenzie di rating internazionali (Fitch, Moody’s e Standard & Poor’s) che pongono il Gruppo al livello dei titoli governativi italiani.