Luis Durnwalder lascia, si chiude un bellissimo libro di storia
Con lui i gruppi linguistici sono passati da «l'uno contro l'altro» a «l'uno accanto all'altro», quindi «stare assieme uno con l'altro» e infine « l'uno per l'altro»

Dopo 25 anni di presidenza della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder lascia.
Il suo nome sarà scolpito insieme con quello del suo grande predecessore Silvius Magnago.
Se Magnago ha potuto costruire la casa dell’Autonomia, Durnwalder è riuscito a riempirla nel migliore dei modi.
Prima di tracciare il suo operato ufficiale, che ha occupato per intero l’ultimo quarto di secolo, desideriamo esprimere alcune parole sul personaggio altoatesino.
Pochi uomini politici sono stati amati come lui, non solo dai suoi concittadini, ma anche dai vicini di casa, i Trentini e i Tirolesi. I nostri lettori commentano spesso gli articoli che lo riguardano con un «lo avessimo anche noi un presidente così…!»
Quando era giunto a Merano per incontrare il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e il Presidente della Repubblica Austriaca Heinz Fischer per festeggiare l’anniversario dell’Accordo De Gasperi Gruber, il pubblico applaudì entusiasta il suo presidente, Luis Durnwalder.
D’altronde, fu proprio in quell’occasione che Durnwalder pronunciò il discorso che fece di lui un uomo di stato, un presidente destinato a passare alla storia.
Consigliamo i lettori di rileggerlo oggi, attingendolo all’articolo pubblicato da noi il 5 settembre 2012, intitolato con una sua frase «L’accordo De Gasperi Gruber è stato per noi come la Magna Carta per l’Inghilterra». È apribile tramite questo link.
Dopo di allora siamo andati a trovarlo a casa sua a Ferragosto, all’incontro che tutti gli anni concede alla stampa.
Merita leggere anche quell’intervista, apribile tramite quest'altro link, perché le sue rivelazioni sono parte della storia che abbiamo avuto l’opportunità di vivere.
Ma chi era Luis Durnwalder? Lo vediamo anzitutto nel breve curriculum che segue.
Luis Durnwalder ![]() - Nasce a Falzes il 23 settembre 1941 quinto di undici figli di una famiglia di contadini di montagna. - Frequenta la scuola elementare a Hofern, la scuola media ed il ginnasio presso il Convento di Novacella, consegue il diploma di maturità nel 1962 a Bolzano. - Dal1962 al 1966 frequenta e consegue la laurea presso le facoltà di Agraria di Vienna ed in seguito di Firenze; compie poi studi di giurisprudenza presso le facoltà di Vienna ed Innsbruck. - In seguito insegna prima alla Scuola Media di Brunico, poi presso gli istituti professionale e commerciale di Bolzano. - Dal 1968 al 1979 è Direttore del Consorzio dei Coltivatori Diretti (Bauernbund) altoatesino, vicedirettore della rivista specializzata “Der Landwirt” (il contadino) e redattore responsabile della rivista “Freiwillige Feuerwehr” (il vigile del fuoco volontario). - Dal 1969 al 1973 sindaco del Comune di Falzes e Presidente della Cassa Malati degli Agricoltori. - Dal 1973 Consigliere Provinciale; dal 1973 al 1978 Assessore Regionale con competenza sul libro fondiario e Vicepresidente del Consiglio Provinciale di Bolzano; inoltre Presidente della commissione legislativa incaricata in materia di agricoltura, foreste, trasporti, ambiente, bacini montani ed elettrificazione. - Dal 1979 al 1989 Assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca e Presidente di tutte le commissioni in questi settori. - ViceObmann (Presidente) della Südtiroler Volkspartei (SVP) dal 1984 fino al 1994. - Nel 1990 è stato insignito con la Croce d’onore del Tirolo - Inoltre è stato insignito con l’ordine al merito dello Stato libero di Baviera ed è membro onorario del Consorzio dei Coltivatori Diretti dell’Alto Adige e del Tirolo. - Dal 17 marzo 1989 è Presidente della Giunta Provinciale di Bolzano. - Dal 1993 è membro della Commissione 137, chiamata a garantire il rispetto delle norme sull’autonomia anche dopo la chiusura del cosiddetto pacchetto. - Dallo stesso anno è anche membro del Comitato delle Regioni presso l’Unione Europea a Bruxelles. Lo è tuttora. - L’11 febbraio 1994 è stato nuovamente eletto Presidente della Giunta Provinciale di Bolzano. - Nel febbraio del 1994 è stato inoltre insignito con la Croce d’onore della Croce nera austriaca. - Il 4.10.1995 è stato insignito con il grande diploma d’oro onorario per meriti da parte della Repubblica Federale Austriaca. - Il 31 ottobre 1997 Luis Durnwalder è stato eletto Presidente del Consiglio di Amministrazione della neocostituita Libera università di Bolzano; dal 19 febbraio 2002 è Presidente Onorario. - Il 22 maggio 1999 riceve il Karlspreis della Sudetendeutschen Landmannschaft - L’11 maggio 2000 viene insignito della Gran Croce al merito con stella del Verdienstorden della Repubblica Federale di Germania. - Il 18 dicembre 2003 è stato eletto per la quarta volta Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano e il 18 marzo 2004 anche Presidente della Regione Trentino Alto Adige. - Il 18 febbraio 2004 viene eletto Presidente della Regione Trentino Alto Adige. - Il 7 gennaio 2005 viene insignito con l’Ordine della Libertà in Argento della Repubblica Slovena. - Dal 10 giugno 2005 al 30 maggio 2008 Presidente dell’AREV - Associazione europea delle Regioni viticole - Il 24 novembre 2005 viene insignito della Gran Croce al Merito dell’Ordine di Malta. - Il 30 maggio 2006: conferimento del premio “European Taxpayers’ Award” dall’Associazione europea dei contribuenti - Dal 30 maggio 2008: Presidente onorario dell’AREV – Associazione europea delle Regioni viticole - 21 giugno 2008: conferimento del titolo di senatore onorario della Università “Leopold Franzens” di Innsbruck - Il 18 dicembre 2008 è stato eletto per la quinta volta Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano - Il 17 febbraio 2009 viene eletto per la seconda volta Presidente della Regione Trentino Alto Adige. - 15/11/2010: conferimento del titolo di senatore onorario della Università di Medicina di Innsbruck - 27/09/2011: conferimento dell’Ordine della Carinzia in Oro - 23/03/2012: conferimento della medaglia d’onore in oro della Camera di Commercio Austriaca - 20/04/2012: conferimento dell’onorificenza della Grande croce in oro del Land della Stiria - 22/05/2012: conferimento della Grande onorificenza del Land Alta Austria - 28/09/2012: Conferimenfo della massima onorificenza del Land Bassa Austria denominata Goldenes Komturkreuz mit dem Stern des Ehrenzeichens für Verdienste um das Bundesland Niederösterreich - 12/06/2013: Conferimento della massima onorificenza del Land Vienna denominata «Großes Goldenes Ehrenzeichen für das Verdienste um das Land Wien mit dem Stern». |
Gli italiani del Sud Tirolo ricorderanno Luis Durnwalder come il presidente della distensione, quello che ha fatto scomparire qualsiasi tensione di origine etnica.
La sua avventura politica è cominciata nel lontano marzo 1989, quando fece in Consiglio provinciale di Bolzano le prime dichiarazioni programmatiche dell’aspirante presidente della Giunta: «Sarò il presidente di tutti gli altoatesini.»
Tra le sue prime uscite da Presidente, ricordiamo la visita in una scuola superiore italiana di Bolzano, incontro con gli studenti-adulti dell’UPAD.
In 24 anni la pacificazione tra i gruppi linguistici ha fatto passi enormi e le tensioni etniche sono azzerate. Alla popolazione italiana è sempre piaciuto il pragmatismo di Durnwalder, specie se confrontato con la politica indecisa e confusa dell’Italia.
La sua attività politica ha avuto 3 cardini. L’impegno per mettere in sicurezza e ampliare l’autonomia speciale; l’azione per recuperare i ritardi sul piano delle infrastrutture e dello sviluppo economico: la pacificazione tra i gruppi linguistici.
Magnago aveva lasciato in eredità a Durnwalder le fasi finali del lavoro preparatorio per arrivare alla chiusura della controversia internazionale tra Italia e Austria sull’Alto Adige (con la firma della quietanza liberatoria del 1992) e gli ultimi dettagli sul Pacchetto.
A Durnwalder è toccato il compito di costruire su queste fondamenta una casa solida per l’Alto Adige, con un ampliamento delle competenze della Provincia.
Nel 1996 (governo Prodi) sono arrivate quindi le norme di attuazione importanti su scuola e finanze, nel 1999 sull’energia idroelettrica.
Nel 1997 un traguardo fortemente voluto dal presidente Durnwalder: il Governo autorizza la Provincia a istituire una università a Bolzano.
Il 31 ottobre 1997 viene inaugurata la Libera università di Bolzano, con insegnamento in tre lingue.
Nel 1998, il 1° aprile, un altro momento importante: l’eliminazione della barriera del confine italoaustriaco al Brennero in attuazione degli Accordi di Schengen, con l’allora Ministro dell’interno Giorgio Napolitano.
Nei primi vent’anni di Presidenza Durnwalder si colma il gap infrastrutturale dell’Alto Adige: migliorano i collegamenti tra centri urbani e periferia, si consolida la rete delle piccole e medie imprese, si sviluppa il turismo come locomotiva dell’economia locale: nel 2012 supera i 6 milioni di arrivi e i 29 milioni di pernottamenti.
La disoccupazione in Alto Adige si attesta su livelli fisiologici (mai sopra il 3%, al 4,2% nel periodo della crisi internazionale).
Nel 2009 Alto Adige, Tirolo e Trentino creano un’Euroregione per favorire la collaborazione transfrontaliera.
Nel 2011 viene assicurato un braccio operativo con la creazione del GECT Euregio, il Gruppo europeo di cooperazione territoriale riconosciuto da UE e Governo.
Sul piano della convivenza tra gruppi linguistici: quando nel 1989 Durnwalder diventa Presidente, in Alto Adige si registravano ancora attentati dinamitardi a sfondo etnico.
Poi accaddero alcuni eventi significativi:
Luglio 1995
- Il salvataggio delle Acciaierie. La Giunta acquista per 63 miliardi di lire i 19 ettari di terreno e capannoni delle Acciaierie Falck in zona industriale a Bolzano e poi li affitta alle Acciaierie Valbruna, che prosegue l’attività. Le condizioni: riassunzione di tutti i dipendenti e soluzione dell’impatto ambientale. Salvato il lavoro di 650 persone, quasi tutti italiane, e le loro famiglie.
Durnwalder ottiene il via libera della Commissione europea che aveva dubbi e parlava di salvataggio antieconomico. Una tappa importante per la pace sociale in Alto Adige.
- Convivenza e benessere in Alto Adige sono stati raggiunti negli ultimi 20 anni anche superando alcune rigidità nell’applicazione dello Statuto: in campo scolastico le sperimentazioni nella seconda lingua avvengono in diversi istituti, e con la cosiddetta «proporzionale morbida» prevale nelle amministrazioni l'esigenza di ricoprire un posto vacante non più secondo i numeri che spettano ai singoli gruppi linguistici (ad esempio nel caso dei primari ospedalieri).
- Alla convivenza tra i gruppi ha contribuito anche la politica della casa. Nel corso degli anni 80 l’Alto Adige era un cantiere: un nuovo programma della Giunta prevedeva la costruzione di alloggi sociali in quasi tutti i comuni dell’Alto Adige e non più solo a Bolzano.
Oggi in 111 dei 116 Comuni altoatesini sono state realizzate case IPES.
Negli ultimi 20 anni l’obiettivo dell’IPES è stato anche quello di incentivare costruzioni ecologiche e a risparmio energetico con vari progetti pilota e vari edifici CasaClima. Oggi la Provincia gestisce, attraverso l’IPES, 13.200 alloggi sociali. Il fabbisogno abitativo è quasi azzerato.
Maggio 2005
Il Consiglio dei ministri approva la riforma della dichiarazione di appartenenza o aggregazione linguistica, resa in forma anonima (la dichiarazione nominale del cittadino invece può essere resa in qualsiasi momento in caso di bisogno).
L’accordo tra Governo e Provincia sul censimento linguistico si è dimostrato un buon compromesso, nell’applicazione pratica delle nuove disposizioni non si sono registrati problemi particolari.
Il compromesso corrisponde alle indicazioni UE e non lascia spazio alle dichiarazioni di comodo, inoltre è positiva la validità a tempo indeterminato della dichiarazione.
Conferma arriva dal censimento dell’ottobre 2011, con dichiarazione per la prima volta a fini puramente statistici: gli spostamenti nella consistenza dei gruppi sono lievi (entro lo 0,5%): questa stabilità dei dati del censimento linguistico rispetto al 2001 dimostra che le dichiarazioni sono ed erano veritiere e che quelle di comodo non erano rilevanti.
Gennaio 2012
Firmato l’Accordo di programma Stato-Provincia-Comune per realizzare un Centro di documentazione nei sotterranei del Monumento alla Vittoria di Bolzano, con un percorso espositivo.
Nel 2014 la fine dei lavori. Il Monumento verrà storicizzato e aperto ai cittadini. Oltre un milione di euro investiti.
Maggio 2012
Adunata nazionale alpini a Bolzano. Tre giorni di festa, senza incidenti, con la partecipazione di 160mila persone giunte da fuori Bolzano.
Gli alpini hanno trovato un Alto Adige cambiato, aperto e moderno, senza più le tensioni dei passati decenni.
Tutti hanno dimostrato di saper festeggiare nel rispetto delle tradizioni altrui. Nessuna provocazione, una festa del rispetto, senza spazio alle ideologie.
5 settembre 2012
Onorificenza della Provincia a Napolitano e Fischer [ne abbiamo parlato sopra - NdR].
A Merano cerimonia di grande valore simbolico: per la prima volta i Presidenti di Italia e Austria sono assieme in Alto Adige, a celebrare i 40 anni del secondo Statuto di autonomia e i 20 anni della quietanza liberatoria.
Con l’onorificenza la Provincia ringrazia Italia e Austria per aver contribuito alla costruzione di un’autonomia oggi riconosciuta come modello europeo di convivenza.
In Alto Adige, in questi anni tedeschi, italiani e ladini hanno imparato a conoscersi meglio: i gruppi linguistici sono passati dal «gegeneinander», l'uno contro l'altro, al «nebeneinander», l'uno accanto all'altro. Poi è arrivato il «miteinander», lo stare assieme uno con l'altro.
La speranza è di raggiungere presto il «füreinander», l'uno per l'altro.
Settembre 2012
Approvata nel settembre 2012 la nuova legge provinciale sulla toponomastica che disciplina il bilinguismo nei toponimi in Alto Adige.
È considerata un buon compromesso, elaborato sulla base dell’intesa raggiunta sulla segnaletica di montagna tra il presidente Durnwalder e il ministro per le Regioni Raffele Fitto.
Ma a novembre il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge. La Provincia resiste in giudizio: l'introduzione dei toponimi italiani nel 1923 non fu affatto legittima e democratica.
Non vanno salvate tutte le invenzioni fasciste che non possono avere la precedenza sui nomi storici e che falsificano la storia.
20 novembre 2012
Libro di storia comune. Presentata la nuova pubblicazione sulla storia dell'Euroregione, «Tirolo Alto Adige Trentino. Uno sguardo storico», frutto del lavoro di un gruppo di storici delle tre province. Si tratta di un'opera bilingue di 260 pagine che descrive la storia dell'Euregio dall'età preistorica fino alla costituzione del GECT Euregio nell'età moderna.
Il libro invita per la prima volta ad approfondire le radici storiche comuni e i rapporti tra Bolzano, Trento e Innsbruck fino alle attuali forme di autonomia, convivenza e collaborazione transfrontaliera.