Il senatore Panizza a Washington ricorda Padre Kino

Padre Eusebio Chini, originario della Val di Non, è stato un grande missionario, un cartografo e uno dei fondatori dello Stato dell’Arizona.

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Il 14 febbraio 1965 venne ufficialmente scoperta nel famedio del Campidoglio a Washington la statua dedicata a Padre Kino, considerato uno dei fondatori degli Stati Uniti d'America.
Il senatore Panizza, a Washington per partecipare come membro della delegazione italiana al vertice parlamentare dei paesi NATO, ha voluto ricordare il 50mo anniversario dell'inaugurazione della statua con una significativa cerimonia.
Alla cerimonia hanno preso parte i deputati Bruno Censore e Luca Frusone, anch’essi membri della delegazione italiana NATO, le delegazioni della fondazione Kino e dello Stato dell’Arizona, diversi rappresentanti trentini che operano nelle istituzioni statunitensi, il Primo Consigliere dell’Ambasciata italiana Fabrizio Saggio, i rappresentanti dei circoli trentini in USA, un rappresentante dei gesuiti, ordine al quale apparteneva padre Francesco Eusebio Chini, Antonella Giordani, in rappresentanza della Provincia Autonoma di Trento e i figli di Dennis de Concini, senatore degli Stati Uniti e originario di Sanzeno in Val di Non.
 
«Questo – ha detto Panizza nel suo intervento – è un momento particolarmente emozionante. È bello vedere qui rappresentanti di diverse realtà, che giungono da luoghi molto lontani per celebrare una figura originaria della nostra terra e celebrata con una statua nel Campidoglio di Washington.»
Padre Kino, originario della Val di Non è stato un grande missionario, un cartografo e uno dei fondatori dello Stato dell’Arizona.
«Ogni Stato – ha spiegato Panizza – può avere nel Campidoglio due statue. Il fatto che una sia per Padre Kino, dimostra l’assoluta centralità della sua figura.»
Per questo è importante che l’associazione che porta il suo nome e presieduta da Alberto Chini continui a svolgere in Trentino e in Italia la sua opera di valorizzazione storica, anche attraverso importanti contatti internazionali, come l’incontro la scorsa settimana con la console del Messico in Italia.
 
«I trentini – ha continuato Panizza – sono riusciti a farsi valere e apprezzare anche negli Stati Uniti così come in tutti i paesi d’America dove forte è stata la nostra emigrazione.
«Ha un significato speciale ricordare la figura di Padre Kino in concomitanza con un vertice NATO che ci richiama alla necessità di costruire relazioni e favorire la convivenza, proprio come lui seppe fare con gli indios.
«La sua resta una lezione importante in un momento come questo in cui il mondo è attraversato da difficoltà e conflitti: la minaccia dell’ISIS, le guerre, gli sbarchi e le tragedie del Mediterraneo.»
 
Altro importante incontro a margine del vertice NATO, quello che Panizza ha avuto coi rappresentanti dei circoli trentini d’America, in cui ha espresso la necessità di rendere ancora più saldi i legami, pensando a nuove e sempre più frequenti forme di collaborazione.
Prima di partire per New York, dove continua il vertice NATO per concentrarsi sul ruolo e sulla funzione dell’ONU e dove sono previsti incontri con alcuni alti rappresentanti delle Nazioni Unite, Panizza, assieme alla delegazione italiana, è stato ricevuto dall'Ambasciatore Claudio Bisogniero.
I lavori del vertice NATO si concluderanno nella giornata di venerdì.